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La cantina di Sergiu |
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Sulle rive del Nistru |
Il corso del Nistru continua placido verso sud fino a raggiungere il mar Nero. E' davvero uno di quegli ambienti naturalistici che vorresti esplorare a lungo e qui non hai a disposizione una piccola oasi circondata a qualche chilometro dalla vita turbinosa della nostra civiltà invasiva, ma puoi percorrerne i bordi seguendo spazi senza limiti, quelli di una Sarmazia di cui non sai immaginare la fine, tra campi di terra nera e fertile, senza i timori di ricapitare nel chiasso della nostra civiltà amata ed odiata, da cui vogliamo sempre scappare per poi rimpiangerla non appena la perdiamo di vista. Le rive del fiume sono la vera occasione per passare qualche momento nella natura pacifica e solitaria che forse i più anziani tra di noi ricordano, quando bambini, i corsi d'acqua attorno alle nostre città o vicino ai quei paesi in cui si trascorreva dai nonni la "villeggiatura", rappresentavano un luogo di svago estivo, fatto di bagni pericolosi tra i canneti, di pescatori solitari, di lugli torridi stesi sotto i salici a guardare le pulci d'acqua in equilibrio sulla superficie immobile. Lungo il Nistru puoi ancora ritrovare queste sensazioni, ancora di più se arrivi in un luogo magico, L'agriturismo di Sergiu è a una decina di chilometri dal monastero di Tipova, seguendo il fiume verso sud in un paesaggio sereno popolato solo di egrette bianche, aironi cinerini dal lungo becco e paperelle che nuotano nell'acqua calma seguite dalla fila dei piccoli appena schiusi.
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Una camera |
Non è facile arrivarci se non lo conosci, ma adesso gli stanno terminandola strada, forse avrà qualche conoscenza in alto loco o forse è solamente il buon senso di rendere più accessibile al nuovo turismo questo luogo magnifico. L'idea gli è nata qualche anno fa, quando forse si è reso conto che un posto così perfetto sarebbe potuto piacere a molti che oggi vanno in cerca della pace e della tranquillità che possono dare i luoghi di campagna intonsa, ai tanti che sono affascinati dal tempo antico e dai suoi ritmi, a quelli che vogliono trascorrere un po' di tempo a rigenerarsi lontano dalla frenesia della città. Così sfruttando dei fondi europei e di una associazione svedese, Sergiu ha partecipato ad un concorso internazionale per soluzioni turistiche che valorizzassero i luoghi naturalistici. La cosa è piaciuta, i fondi sono arrivati e così sulla vecchia casa di campagna della famiglia sulla riva del Nistru è nato questo agriturismo molto particolare che offre soluzioni che non dubito, se conosciute, affascinerebbero un sacco di gente. Tutti gli ambienti, dalle camere alle sale di uso comune, sono stati costruiti in modo tradizionale, a partire dei mobili, molti dei quali realizzati dallo stesso Sergiu, in legni grezzi e massicci, così pesanti da non poterli spostare.
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La slitta da neve |
Qualche camera, arredata coi kilim locali, ha persino i letti costruiti sulle famose stufe in muratura che si alimentano dall'esterno chiamate basca o lejanka. Durante le diverse stagioni si organizzano escursioni naturalistiche, in barca sul fiume o nei boschi circostanti e non manca la slitta da neve tirata dai cavalli per correre lungo i sentieri dei boschi e sui campi spogli durante l'inverno. Dice un vecchio proverbio russo: cento verste non sono una grande distanza e cento anni non sono un lungo tempo e davvero qui il tempo sembra essersi fermato. Ma la parte più interessante viene, guarda caso, dalla cucina. La maggior parte degli alimenti che vi arriveranno in tavola, provengono dalle coltivazioni della sua campagna e del suo orto, la carne dai suoi maiali e dagli animali da cortile che alleva con cura. Infine trascorrerete anche un certo tempo nella sua cantina, dove oltre al vino troverete una serie sterminata di barattoli riempiti con le famose composte di ortaggi e frutta di ogni tipo che la moglie mette via per l'inverno secondo la ben nota tradizione dei paesi dell'est e poi il miele, le marmellate, ma soprattutto, cosa a cui dedicherete certamente una consistente porzione del vostro tempo, la serie di distillati che lui stesso produce con cura certosina.
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Distillati e composte |
Occorrerà tempo per assaporare le differenze tra la sua grappa di ciliege a 58 gradi o la più morbida alle mele cotogne, quella di albicocche o quella di prugne o le cento altre che fanno mostra di sé sugli scaffali di legno duro nei grandi boccioni di vetro che si riempiono lentamente dal lungo becco dell'alambicco antico. Datevi tempo, così potrete a poco a poco assaggiarle tutte mentre Sergiu ammicca di gusto al vedere la vostra faccia che cerca di arginare l'aggessività dei 46 gradi della sua slivoviza. Quando gli chiedi del vino e dei vitigni usati, ride di gusto e poi ti dice che ne fa solo due tipi: bianco e rosso, vedi un po' tu e come viene viene. Nel bianco ovviamente non ricercare profumi o finezze da lavorazioni moderne, qui la qualità dipende soprattutto dall'andamento climatico dell'annata e nel tino ci finisce l'uva pigiata e niente altro, neppure il metabisolfito per la conservazione, tanto va via tutto prima che arrivi quello dell'anno dopo, così saranno contenti anche i nemici della solforosa. Il rosso è più ricco di sapori del bosco, di frutti rossi, di corposità piena e sapida, insomma va giù bene, soprattutto quando ti siedi a tavola, dove trovi un altro dei punti di forza dell'offerta.
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Pranzo |
Qui infatti ti puoi gustare tutta la più classica cucina tradizionale moldava, preparata dalla moglie di Sergiu che evidentemente ha mani sapienti e scuola antica. Io ho potuto assaggiare solo i due piatti più famosi della cucina locale, la zeama de gaina cu taiatei, un denso brodo di pollo con spaghetti spezzati fatti in casa, seguita dalla immancabile torchitura moldoveneasca cu mamalyga, una polenta di grana grossa ben soda da tagliare a fette col classico filo e ricoperta con stracciatella di uova (si scrob), burro e brynza, il gustoso formaggio di pecora grattugiato ed eventualmente una spessa smietana, poi gustosi e tenerissimi bocconcini di maiale arrosto, il tutto seguita dall'insalata dell'orto e di sottaceti, tutto al 100% maison. Una vera delizia, vi assicuro. Te ne vai dispiaciuto di non poter rimanere più a lungo a provare altre proposte della casa, dal classico borsch, alla ciorba, alla solianka, perché i moldavi amano le minestre di cui hanno una grande varietà o ai gustosi vareniki o più propriamente coltunasi, i ravioli locali e le placinte, focacce di pasta sfoglia leggerissime ripiene di erbe e di formaggi. Dappertutto i profumi delle erbe dell'orto che arricchiscono i piatti di sapori di campagna e di passato. Ce ne andiamo, la giornata non è ancora finita. Sergiu e la moglie vengono a salutarci sulla porta, a fianco della quale comincia ad ammucchiarsi la scorta di ceppi per l'inverno. Odore di legno appena tagliato, di funghi e di tempi andati.
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Kilim |
SURVIVAL KIT
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Alcuni prodotti |
Hanul lui Hanganu - Lalova - Agriturismo tradizionale, ma con tutti i confort a circa 100 km da Chisinau. 7 camere arredate come un tempo. Dai 44 € in su con colazione. Si organizzano anche feste per cerimonie e matrimoni. Piscina e attività naturalistiche varie a disposizione, come la pesca sul fiume. In vendita naturalmente miele, marmellate, composte e tutti gli altri prodotti della fattoria. Un tuffo nel passato dal quale fa dispiacere riemergere.
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L'ingresso dell'agriturismo |
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In cantina |
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