mercoledì 13 giugno 2018

Moldova 14 - Il monastero di Saharna

La cascata Groapa Tiganolui


Alveari
Per raggiungere il villaggio di Saharna, che disterebbe solo dieci km a nord di Tipova se si potessero percorrere le rive del Nistru, occorre invece fare un lungo giro di una quarantina di km passando per Rezina oppure si può decidere, se conosci bene la zona, di prendere le vie secondarie che attraversano la campagna. Sono viottoli anonimi che però ti conducono attraverso un territorio bellissimo e verdeggiante, proprio quello che fa definire questo come il paese delle dolci colline. Qui puoi vedere davvero la realtà agricola moldava, i grandi campi a cereali, le estensioni preparate per il girasole e le altre coltre estive, i boschi fitti e selvatici che formano una fascia continua attorno alla capitale. I paesini di case sparse con gli orti familiari, le fattorie isolate si alternano lungo larghi spazi di terra grassa e nera che confluiscono al convergere delle valli in depressioni occupate da laghetti che fungono da serbatoio idrico per vincere la lunga sete estiva. Ai margini dei prati polifiti dove c'è stato già il primo taglio e le andane di fieno ad asciugare formano lunghi disegni ondulati sui fianchi delle colline, gruppi di arnie colorate mostrano un'altra delle produzioni famose della Moldavia, un miele millefiori molto utilizzato nella cucina tradizionale. 

Un monaco
Poi se sei riuscito ad orientarti tra le carrarecce fangose ed i viottoli percorsi da carri trainati da cavalli, ritorni al fiume, l'unico polo riconoscibile tra questi spazi sempre uguali e sempre diversi come le dune maestose di un deserto verde. Appena fuori del villaggio, un complesso monastico molto famoso che attira continuamente, anche al di fuori delle feste classiche, folle di pellegrini e di credenti che giungono qui attirate dalla devozione e dalla bellezza del luogo. Il monastero Sfinta Treime (delle SS. Trinità) è detto anche il monastero degli uccelli perché i monaci amano allevare molte specie di volatili di razze strane e curiose che fanno mostra di sé negli spazi posteriori alla chiesa. Il resto delle costruzioni recenti è sparsa sulfianco della collina dove siaggirano monaci imponenti con lunghe barbe, alcuni dei quali accompagnano gruppetti di fedeli che sono qui per la visita e per le devozioni. Sulla scalinata che sale verso l'alto un pavone allarga la sua enorme ruota per ingolosire una femmina vicina; nel giardino antistante le abitazioni delle monache. Bisogna dire che questo è un monastero misto, ma alla sera, il cancelletto che divide gli spazi femminili viene chiuso a chiave, una misura simbolica certamente, così, ufficialmente tanto per evitare le tentazioni, che non si sa mai. 

La piscina miracolosa
Molti invece vengono per la fonte miracolosa, una sorgente che riempie una sorta di piscina in una costruzione nascosta dal bosco. E' una sorta di Lourdes de noantri, dove, fatte le opportune devozioni, la gente si immerge fino al collo per purificarsi dai peccati, ma soprattutto per chiedere la guarigione dalle varie malattie. Questo, anche d'inverno e con qualunque temperatura, cosa assai curiosa,anche se sappiamo che questi bagni circondati da ghiacci e e neve sono molto amati dai popoli dell'est. Per la verità, da quanto ho visto, è sufficiente anche solo mettersi davanti al getto d'acqua che sgorga dalla montagna e bagnarsi la testa e basta. Insomma la devozione è tanta ma non esageriamo, le malattie vogliamo guarirle, mica farle venire. A questo punto però, me la lavo anche io la faccia, che non si sa mai. Comun quell'afflusso di visitatori è continuo e questo è quello che conta. Nella parete di tenera roccia vicina un sentiero scavato continua fino ad arrivare all'antico monastero rupestre, del quale sopravvivono alcune celle minuscole ancora attrezzate di oggetti sacri. I monaci si erano insediati in questo sito fin dal XII secolo. Un monaco appollaiato in fondo alla grotta che funge  da chiesetta, distribuisce in silenzio candele da accendere davanti alle immagini sacre. All'esterno il bosco fitto. 

Il monastero nella roccia
Tuttavia questi luoghi, proprio per la loro conformazione favorevole erano abitati fin da tempi molto antichi come testimoniano le due necropoli del VII secolo a.C. ritrovate nei dintorni, o l'acropoli dei Geti del V secolo che era sorta su una vicina collina. Non parliamo ovviamente dei molti resti medioevali che in queste zone hanno visto passare eserciti di ogni provenienza in arrivo da nord e da su, dalle orde tatare agli ottomani dei vari sultani succedutisi alla Sublime Porta. Ma la bellezza del sito non è soltanto data dall'ambiente monastico di Saharna. Tutto il sito è immerso in una bellissima foresta di latifoglie attraversata da sentieri a volte impervi, che consentono lunghe passeggiate nella natura. Il corso di un torrentello a cui si accede attraverso un lungo ponte a passerella, permette di penetrare in un lungo canon scavato in epoche remote dalla forza dell'acqua che adesso scorre sul fondo di un greto inoffensivo raccogliendosi in una serie di stagni e laghetti minuscoli collegati da cascatelle.

La chiesa  del monastero di Saharna
Una delle più suggestive è la Groapa Tiganolui, un piccolo salto di pochi metri, ma che ha creato nei secoli un elegante arco a ferro di cavallo che si può percorrere per intero passando dietro il getto d'acqua, anche imponente in certi periodi dell'anno, che piomba nel vortice sottostante formando una fora profonda una decina di metri. C'è un senso di mistero e di pace se ci arrivi da solo. Forse ti aspetti che tra gli alberi facciano capolino fauni prestanti e ninfe curiose, invece magari sono solo giapponesi in cerca di mistero e di paesaggi per loro esotici; forse tu invece sei in cerca soltanto di un posto interessante per preparare un barbecue, che qui è sempre una motivazione valida; in ogni caso hai una sensazione di tranquillo benessere. Insomma un altro motivo per trascorrere una piacevole giornata tra boschi e colline. A questo punto, visto che non siamo attrezzati per la grigliata, andiamocene fino a Rezina a berci una birra buttando un'occhiata al ponte che attraversa il Nistru fino alla transnistriana Ribnita, che esibisce ben visibile sulle rive, secondo il più classico stile vecchia URSS, un quartiere di palazzi multicolori per cercare di mostrare al mondo di qua la sua efficiente modernità. Intanto è scesa la sera e bisogna ritornare in città per riposare un po' e domani sarà l'ultimo giorno.

Le case di Ribnita


SURVIVAL KIT

Casa fiorita
Hotel Mazen - Str. Mitropolit Varlaam 74 - Chisinau - Ottima posizione centralissima (parallela al corso centrale), ma è in un cortile e l'insegna esterna può essere difficile da notare. Camere molto spaziose, nuove e bene arredate. La doppia sui 20 €. Free wifi. Possibilità di colazione. Direi ottima soluzione per rapporto qualità/prezzo. Dovete tuttavia tenere conto che questo è anche un albergo a ore (come scritto anche nella sua insegna), quindi mettete in conto una certa rumorosità e frequentazione se la cosa vi da fastidio.

Andys pizza - 45 strada Armeneasca - Catena moderna e piacevole (che ha anche la linea più lussuosa Andi's restaurant sulla Stefan cel Mare, con lo stesso menù un poco ampliato e un pochino più caro). Piatti tradizionali e internazionali e ovviamente pizze. Qualità buona e prezzi cari per il paese, ma bassi per noi. Piatti principali e pizze 70/90 Lei. Birra Chisinau 0,5 a 22 lei. Pulito e gradevole.

La piccionaia



Cascatelle
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