sabato 10 dicembre 2011

L'insostenibile leggerezza della manovra.

Bisogna stare attenti a passeggiare per le strade in questi giorni. Se non si cammina rasente al muro, si rischia di essere inondati dagli scrosci di lacrime e dagli schizzi di sangue dei feriti gravissimi che si aggirano per le strade con le aorte squarciate, contornati da vedove e figli gementi che li  piangono, con geremiadi configurate su mantra classici (equità, ben altro, chi non ha mai pagato, ecc.). La famigerata manovra  che tutti concordavano, dovesse essere fatta, non ha ancora dispiegato la sua ala nera e caliginosa e già le piazze si riempiono per l'assalto ai forni. La folla, lo aveva già bene dipinto il mio collega Alessandro, è come un mostro acefalo, pronto a farsi guidare dal primo arruffapopolo disponibile, si sa, ma qui per scegliere i Masaniello, bisognerà fare un casting peggio che al Grande Fratello. Ma possibile che nessuno si ricordi che stiamo per precipitare in un burrone che significherebbe, per la parte debole della popolazione, almeno una buona metà, finire alle mense dei poveri, posto che ancora ci fossero o a dormire nei cartoni, come è accaduto nei paesi che hanno fatto default e che qualunque misura presa per tentare, ripeto, ho detto tentare di evitare ciò, è infinitamente preferibile? L'intelligente  strada scelta, di mettere a prendere le decisioni qualcuno che non avesse interesse al consenso, è di per sé garanzia che quantomeno si tenti di salvare il cucuzzaro ed i sacrifici richiesti, per quanto possano apparire dolorosi, sono sempre enormemente meno gravi del quasi inevitabile crollo. 

Fosse stata fatta qualche mese fa, questa scelta, tutto sarebbe stato più facile, ma forse le resistenze sarebbero state ancora più forti; adesso che siamo davvero alla fine, l'inevitabilità delle scelte dovrebbe essere chiara. I provvedimenti proposti sono gli stessi che chiedevano, un po' da destra e un po' da sinistra, gli stessi che adesso mettono pelosi steccati, tutti fasulli naturalmente, ma eretti al solo fine che i propri elettori se ne ricordino tra un anno e mezzo. Ognuno fa il suo miserabile gioco delle parti di facciata, dai sindacati, agli oppositori schierati dentro e fuori al parlamento, a quelli che invece sostengono nei fatti il governo, tutti tesi solo a guadagnare consensi futuri. I giornalisti, poi sono i peggiori, perché, bisognosi di avere un po' di litigiosità da presentare, danno spazio proprio al peggio ed alle tesi più strampalate, ai vari coccodrilli che popolano le fogne di tutto il mondo, ma che i meno preparati prendono poi per buone e possibili. Comincia così l'assalto alla diligenza da parte di chi, se sa fare bene i conti, spera alla fine che le sue grida non saranno accolte, così da poter poi dire a suo tempo al popolo bue "vedete io vi ho difeso fino alla fine, ma non ho potuto fare di più, votate per me!". Vedete, io, se si esclude l'innalzamento dell'età pensionabile e le barche e gli aerei, sono colpito pesantemente da tutti gli altri provvedimenti, ma cerco di riflettere sul fatto che il non pagare quelli che comunque sarebbero spiccioli se rapportati alla perdita quasi completa dei risparmi, del proprio reddito (pensioni o lavoro che sia) e di tutto il resto, sarà comunque assai meno pesante. 

Al limite posso mandare le mille maledizioni a chi nei decenni ci ha condotto a tutto questo, me incluso, anche se sarebbe molto più facile dare la colpa ai "banchieri", agli "speculatori", ai "burocrati", tutti utili uomini neri da mitizzare e su cui far convergere le colpe da parte dei milioni di vecchiette che si rallegravano quando i BOT in cui mettevano i loro piccoli risparmi davano il 15% di interesse o di quando sono andate in pensione a 14 anni 6 mesi e 1 giorno. E badate bene, in fondo anche ai politici, che hanno fatto niente altro che quello che la gente chiedeva loro per votarli; se poi nelle pieghe hanno anche pensato soprattutto a sé stessi, come non capirli, eheheheh.  In realtà tutti sarebbero d'accordo, pur che non venissero toccati personalmente, ma che i colpiti fossero gli altri, anzi ben altri, quelli che non hanno mai pagato, ecc. quando qualunque studentello di economia del primo anno sa bene che se non colpisci nel mucchio e tutti, di soldi veri e tanti e subito, non riesci a portarne a casa. Ma non turbatevi, non sono gli italiani i soli a guardare solo alle loro tasche, in Europa è la stessa cosa. 

Così tutti i politici europei, che nell'intimo sono ferocemente antieuropeisti, perché alla fine Europa significa perdita di potere, proni alla necessità di non perdere consenso dai propri elettori, non accettano misure necessarie e salvifiche o le introducono a metà, quando non se ne può più fare a meno, presi per il collo ed in misura comunque insufficiente, quando ad esempio, se si fosse intervenuti subito e con decisione sulla Grecia, si sarebbe forse risolto il problema con quattro soldi. Alla fine qualcosa fanno, ma  a rischio, che non essendo interventi decisi e completi, potrebbero non convincere e si sa che quello che conta è la sensazione. Chi, ancora più miope, come la perfida Albione, si chiama fuori, tra il plauso globale dei suoi stessi sudditi ciechi (non cechi, che quelli hanno capito), che ieri sera alzavano le pinte nei bar, mostra in effetti una debolezza ancora maggiore, quella che ti spinge a chiuderti a riccio, nell'egoismo folle di chi pensa di poter fare tutto da solo, mentre nella realtà si indebolisce sempre di più, come ben sottolinea l'Economist, che già sul nostro simpatico ex ci vedeva lungo. Ma si sa che già all'inizio si diceva che gli inglesi erano disposti ad entrare nell'Unione Europea a patto che tutti gli altri ne uscissero. Ragazzi, date retta a uno che non se ne intende, paghiamo quel che c'è da pagare, lanciamo qualche maledizione (ma ragionando, indirizzata a chi ha preceduto, non a chi ci fa pagare) e speriamo solo che questo e quelle cose che ancora dovrà fare il serio Monti, le faccia e soprattutto che bastino ad evitare il disastro. Sarò pure afflitto dalla sindrome di Stoccolma, ma frustaci Monti, frustaci senza pietà.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Tagli orizzontali.
l'introduzione del ticket.
Elezioni.
Moralità assoluta.
La manovra.
Economia politica 1.

11 commenti:

Dottordivago ha detto...

Dispostissimo a farmi frustare, se prima frustano gli altri.
Cazzo ridi? Intendevo quelli più ricchi: te la ricordi l'IVA al 38% sui generi di lusso? Rivoglio quella, e la voglio al 50% sull'iPhone, tanto il mio amico che li vende dice che il cliente tipo è o una zoccola o un cretino che lavora un mese per comperarlo.

Enrico Bo ha detto...

@Doc - dai che lo sai anche tu, l'unica cosa che porta a casa i dindini che servono è l'ICI e le pensioni.

Anonimo ha detto...

Caro Enrico,che piacere leggerti come analista economico senza incolpare di tutto e sempre Berlusconi.Ti sarai mica dimenticato di qualche cosa? GLM

nina ha detto...

Questa manovra è l'ennesima batosta alle mie aspettative "di vita".
Per l'ennesima volta sposta ancora un po' l'asticella del mio traguardo: andare in pensione.
Poco male, dirai, cosa sarà aspettare un altro po'? Il fatto è che già 15 fa ci ero quasi... mi sta venendo il panico. Adesso mancano ancora 3 anni, ma cosa mi garantisce che non ci saranno in questo frattempo altri correttivi, altri rinvii?
L'ICI mi punirà, l'aumento della benzina mi punirà, l'IVA e le decuratazioni dopo il quarantunesimo anno di contributi mi salasseranno. I quarant'anni di contributi già sono acostati una cifra enorme che mi impegna per i prossimi 10 anni, avendo riscattato gli anni di università per raggiungere l'agognato traguardo.
Eppure se dovrò titare la cinghia lo farò: il mio patriottismo me lo impone. Ma vi prego, lasciatemi andare in pensione!

Enrico Bo ha detto...

@Gian - Quel personaggio ha la maggiore responsabilità in assoluto del degrado morale e materiale di questo paese. Siamo riusciti a liberarcene e purtroppo non è detto ancora per sempre e sono certo che dentro di te la tua onestà intellettuale ti fa concordare con me.

@Nina - Ti capisco molto bene. Niente di peggio che essere costretti in una gabbia da cui si vorrebbe uscire (vedi il mio post di oggi). Se ti può essere di consolazione parziale, c'è che mia pare di aver letto che la prosecuzione oltre i 62 è su base volontaria e che comunque tu appartieni a quella generazione che la pensione la prenderà, al contrario delle prossime. Inoltre se cadiamo nel precipizio come forse qualcuno auspica perché per molte forze politiche ditomediste e non solo, tanto peggio tanto meglio, tutto il discorso verrà superato, non ci saranno più né stipendi, né pensioni, né risparmi per nessuno.

Anonimo ha detto...

Caro Enrico,ti appelli alla mia supposta onestà intellettuale per cui mi prendo la libertà di fare altrettanto.Il degrado morale e la decadenza del paese sono cominciati alla fine degli anni settanta quando si concedevano pensioni ai trentacinquenni,invalidità a go-go a personaggi sani come pesci e punendo ovunque la meritocrazia a scapito di fannulloni patentati. in tutto questo il nostro non ha alcuna colpa.

Enrico Bo ha detto...

@Gian - Concordo assolutamente con te. Ha colpa solo in tutto il resto.

laura ha detto...

Beh, come diceva Gramellini qualche giorno fa c'erano anche altre cose da fare che non fosse il solito aumento della benzina (che peraltro a me va benissimo dato che giro in bici). Ma se uno potesse scaricare l'idraulico o l'elettricista, ci sarebbe un vantaggio nel chiedere la fattura. Comunque consoliamoci, è così ovunque. Mio figlio che vive in Inghilterra (dove da sempre parlano dell'Europa come di un altro continente, non c'è da stupirsi se poi si "isolano", perfino weather.yahoo non inserisce il Regno Unito nella lista dei paesi europei!...) ha avuto dei seri problemi a farsi fare le fatture per i lavori in casa, lo guardavano tutti come se fosse un marziano e non riuscivano a capire perchè ci tenesse tanto a pagare l'Iva senza alcun apparente vantaggio. Quanto all'ICI che un provvedimento demagogico aveva eliminato per molti (io l'ho sempre pagata, comunque) è ovvio che andasse rimessa, certo aumenterà per tutti con l'aggiornamento catastale. Mala tempora currunt. Il triste non è avere meno soldi, ma una stagnazione economica che non promette nulla di buono per le nuove generazioni; e anche tenere la gente a lavorare più a lungo non sembra utilissimo a chi cerca un posto di lavoro. Eliminare fisicamente gli anziani? provvedimento alquanto drastico, ma si potrebbe chiedere aiuto agli svizzeri...

Enrico Bo ha detto...

@laura - concordo in pieno!

massimo ha detto...

io sono a favore dei sacrifici, purchè tocchino agli altri. Anzi, io ho già prelevato tutto il contante dal conto corrente e l'ho messo in cassetta di sicurezza perchè non sono mica scemo. Così io, ed io solo, mi salverò quando tornerà la lira, eh eh, alla faccia di Monti che peraltro vuole farci pagare l'ICI (roba da matti, non si è mai visto prima)che poi non è neanche stato eletto dal Popolo, come invece quel sant'uomo costretto ad andarsene dalla stampa straniera (madonna quanti comunisti da quando è finito il comunismo!). Perchè forse tu, caro Enrico, non lo sai, ma in Italia eleggiamo direttamente il governo. Tu pensi di eleggere un parlamento. Sbagliato. Ce lo ha detto tante volte lui, oltre che avrebbe abbassato le tasse, domani (e perchè solo le tasse, le imposte no?).

Enrico Bo ha detto...

@Max - anch'io, invece mi ha pestato con la mazza di ferro. E poi le imposte le han già tirate su tutte, non vedi che buio? o sono le persiane che si son messe il chador? ;)))

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!