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La terra dei mille laghi |
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Mezzanotte a Rovaniemi |
Dopo aver raggiunto la meta, l'estremo nord europeo, uno dei confini del nostro mondo, da tempo sognato, si trattava di procedere lungo la via del ritorno, che avevo progettato secondo una rotta circolare che tentava di ricongiungersi alla strada dell'andata attraverso un percorso più politicamente, almeno allora, complicato. Facemmo quindi rotta verso sud e qui scoprimmo di stare traversando un territorio di una bellezza inattesa e credo unica per la sua solitaria vastità. Lasciataci alle spalle Rovaniemi e la casa di Babbo Natale, si procedeva in una landa spettacolare che per centinaia di chilometri fino a Koupio ed oltre, fino all'estremo su del paese, alternava laghi e foreste, boschi e specchi d'acqua di ogni forma e dimensione. Le strade secondarie si perdevano su terrapieni tutte curve che si insinuavano tra pozze isolate da quinte di betulle o vasti laghetti bordeggiati da boschi di conifere. In ogni caso non riuscivi a non fermarti per godere dei punti di vista sempre differenti ed ogni punto successivo ti pareva più bello e scenografico del precedente. Ci fermammo molto sfruttando le varie piazzole per mangiare sulla riva e semplicemente guardare quello che ci circondava. A Kuopio poi, c'erano delle basse colline con punti di vista che consentivano di ammirare il panorama con un arco maggiorato.
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Il bosco |
Finimmo in un locale a mangiare bistecche di renna e salsa di mirtilli. Al tavolo vicino c'era una famigliola di napoletani, lui e lei piccolini e rotondetti con ragazzino sovrappeso al seguito che sprizzavano felicità da tutti i pori (noi allora lo notavamo in negativo essendo magri come stecchi, bei tempi!). Quella vacanza se la stavano davvero godendo e ci manifestarono la loro meraviglia soprattutto per la pulizia e l'ordine che avevano riscontrato in tutta la Scandinavia, oltre naturalmente all'assenza di persone, cosa che mi sembra molto condizionante per queste situazioni. E' inutile calcare la mano, ma secondo me è la folla che crea il problema piuttosto che le abitudini di una popolazione, che in ogni caso vengono condizionate definitivamente proprio dalla densità abitativa. I nostri amici, tra l'altro avevano scoperto anche la catena dei McDonald, che evidentemente allora non era ancora arrivata in Italia e ne erano entusiasti assolutamente, cibo gustoso e prezzi assolutamente abbordabili, cosa rara da quelle parti. Ancora oggi penso a quello che avranno raccontato a casa al loro ritorno, di quel mondo fatato dove la vita è meravigliosa. Che poi sarà proprio vero? Certo un luogo dove puoi dormire tranquillo nei boschi, orsi a parte. Dall'esterno tutti sembrano sempre i paesi della felicità, poi scopri che la Scandinavia ha il più alto tasso di suicidi e ti consoli. Forse la lunga notte polare, forse la solitudine dei grandi spazi non rende poi così felici e l'alcool non aiuta più di tanto.
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Un bungalow nel bosco |
Ricordo, un pomeriggio verso le cinque in una cittadina lungo la strada. Vedemmo una signora piuttosto anziana, almeno allora mi appariva tale, elegantissima, con cappello e veletta, uscire da un bar. Aveva un passo malfermo e barcollante e più volte si fermò lungo la strada appoggiandosi agli angoli per non cascare per terra. Credevo stesse male, ma vista da più vicino si capiva bene che era ubriaca fradicia. Faticò parecchio a raggiungere l'ultima casa della via, ma alla fine riuscì anche a infilare la chiave nella toppa ed a rifugiarsi nella sua villetta, linda, ordinata, solitaria, come forse la sua vita. Almeno questo è il film che mi ero fatto allora. Un breve tratto in battello su uno dei laghi più grandi ci regalò un altra giornata di intensi panorami, anche se una parte del pomeriggio lo passammo sbocconcellando l'infame kalakukko, servito sul traghetto, specialità tipica della terra dei laghi costituita da una specie di pasta sfoglia farcita di pesce, strutto e bacon, servito freddo, che terminammo di digerire verso la fine del viaggio. La sterminata distesa dei laghi tuttavia rimane una delle più belle cose che ho visto lassù, in particolare grazie anche al clima che divenne improvvisamente favorevole ed invece della pioggia continua dei giorni precedenti, ci accompagnò fino al confine russo con un bel sole piacevole che faceva risplendere la superficie dei laghi e le foreste, con colori intensi sempre in equilibrio tra le tonalità verdi e blu.
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I laghi di notte |
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renne selvatiche |
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