S. Silvestro |
Ecco che ci siamo arrivati, anche questa volta l'anno è finito! Verrebbe da dire finalmente, ma non so, ogni anno, almeno da un po' di tempo a questa parte, ci sembra che sia stato un anno tremendo, un altro annus horribilis che peggio di così non potesse andare e invece, accidenti, l'anno che è arrivato è ancora, se possibile, peggiore di quello precedente. Questo 2022 poi sembra proprio che le abbia avute tutte, le disgrazie possibili, per il mondo almeno, il virus, che non solo non demorde affatto, ma riprende con vigoria proprio dal punto dove è nato e non mostra di finire il suo nefasto effetto, poi la guerra, non che il mondo fosse prima in pace, ma erano cosa lontane da noi e alla fin fine, da queste parti non importava un fico secco a nessuno e invece adesso la guerra ce l'abbiamo praticamente in casa e i suoi effetti nefasti, oltre all'orrore che si scatenano nei luoghi dove si dispiega effettivamente, devastano l'economia europea come mai è avvenuto prima. Vorrei aggiungere la carestia, che nei tempi moderni significa più prosaicamente la devastazione economica che accentua la povertà e il gap tra le classi sociali e ancora l'inflazione, mostro dimenticato da decenni che riappare potente con la sua livella che erode stipendi, pensioni e risparmi. Della situazione politica non dico perché qui ognuno avrà il suo punto di vista. Può andare peggio di così? Sembrerebbe impossibile eppure ricordatevi che al peggio non c'è mai limite e che quindi non si può stare tranquilli disegnando un anno che verrà di certo migliore di questo che se ne va. Possiamo solo sperare. Dunque a te, caro 2022 che te ne fuggi finalmente via, un saluto non certo nostalgico, che di nostalgie ce ne sono anche troppe, vai pure, lasciaci, che ne abbiamo avuto abbastanza, anche se a me personalmente non hai dato particolari danni, ma soprattutto per la ricaduta psicologica che tutte le cose che ho elencato hanno provocato nel sentimento generale. E a questo punto non dico neppure Benvenuto Anno Nuovo, come di norma ho fatto ogni volta, se lo sarà lo vedremo cammin facendo e gli auguri. allora, ce li facciamo tra di noi.
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