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São Tomé - Nina e Maria |
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Al mercato |
E' una cosa che mi piace fare in tutti luoghi dove vado. Qualche giro al supermercato. Credo che sia un posto comunque interessante per interpretare meglio la situazione di un posto. Quindi eccoci qui penetrare all'interno di uno dei pochi edifici ragionevolmente nuovi della città, grandi finestroni di vetro e struttura piuttosto recente. Davanti una grande scalinata, più lussuosa di quella della vicina chiesa da Conceiçao, come per sottolineare che questo deve diventare davvero il nuovo tempio, quello della santificazione dei consumi, il parco giochi rutilante di luci e di colori dove trovare tutte le cose più belle e desiderabili al mondo, il credo della nuova religione, a patto che tu disponga dei soldi necessari a comprarle, se no datti da fare per procurarteli e contribuisci a far girare la giostra. Intanto all'ingresso ci sono un paio di guardie della security, il che vorrà pur dire qualche cosa, all'interno ci sono cose preziose, come in una banca, che vanno difese anche con le armi tanto per capirci. All'interno invece c'è solo un grande stanzone al piano terreno con tutta la serie di scaffali, ma non c'è la fantasmagoria di colori che mi aspettavo e anche le luci sono scarsine. Comunque a parte l'acqua minerale Bom Suceso, la maggior parte delle cose esposte sono di importazione e lo vedi subito dai prezzi che mi sembrano piuttosto pesanti per i redditi isolani, anzi direi che poche persone possono permettersi di venire a comprare qui, quindi se l'investimento potrà dare i frutti sperati è tutto da vedere. L'acqua costa quasi il doppio che in Italia, tanto per dire e tutto il resto gli va dietro.
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Centrocittà |
Le uniche cose accessibili sono appunto il cacao e il caffè in polvere e ci mancherebbe che non fosse così. Per il resto a partire dai polli surgelati o ai vestitini e le scarpe, di certo cinesi o in arrivo da produttori del vicino continente, nigeriani o angolani, penso che anche i cittadini debbano fare qualche sacrifici per accedervi. Infatti tra gli scaffali non circola molta gente, qualche ragazza giovane e ben vestita, che evidentemente arriva da qualche famiglia abbiente e viene qui a fare una specie di lista dei desideri e qualche cliente agghindato a segnalare il censo a cui appartiene. Anche alla cassa a porgere alle distratte e bistrate commesse i prodotti levati dal vesto, sono in pochi e la cassiera ti porge il sacchetto con molta degnazione, come ormai ritenesse di appartenere anch'essa a una fascia di reddito superiore. Esci dalla porta e precipiti subito nel girone del mercato africano, chiassoso e popolato, con le merci alla portata di tutti. Così la gente si riprende il suo ruolo di appartenenza pur cercando di scimmiottare la classe più abbiente. Compro ancora un po' di banane per i momenti di carestia, d'altra parte qui nella parte ricca della città trovi anche quelle rosse, il top assoluto, me ne vengono una manita da cinque per 10 dobra, quasi il doppio di quelle gialle, ma ne vale assolutamente la pena, quasi quasi aggiungo anche una bella papaya da delibarci stasera nel segreto della nostra cameretta. Traversiamo il mercato per tornare con calma all'albergo che è piazzato appena fuori dal centro nel tranquillo quartiere di Vila Dolores.
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Mototaxi |
Anche quando cala la sera i negozietti che al mattino faticano a risvegliarsi e a riempire le scansie esterne dei prodotti da offrire ai passanti, rimangono vivacemente in attività, sembra che ci sia decisamente più movimento. Nella pasteleria che dispone di una vetrina piena di tutti i suoi dolcini più appetitosi è tutto un vai e vieni di gente che esce col pacchettino in mano, segno che sta avendo un discreto successo. Sulla strada poi, noti subito diverse insegne che rimandano a sedicenti chiese dei più vari credi cristiano-simili, specialmente nel barrio a destra uscendo dalla città, dove si stende una serie di baracche piuttosto malandate. Questa densità di chiese varie, dalle meno conosciute a quelle più note, è sempre alta, specialmente in luoghi dove avverti maggiore povertà. Infatti è normale che sia più facile carpire la buona fede della gente e l'ammontare totale delle offerte è sempre più ricco nelle aree più povere, di certo i miseri sono quelli che maggiormente abbisognano di assistenza spirituale e quindi è proprio qui che è più facile mietere sostentamenti, in quanto chi è più bisognoso è quasi sempre disposto a dare anche quel poco che ha in cambio di parole di fede. E questo è assolutamente normale, d'altro canto da noi non è comunissimo vedere stuoli di gente che si rivolge a maghi, veggenti e santoni vari? La necessità di guardare al soprannaturale per trovare conforto è caratteristica comune a tutto il genere umano, ma è dove la gente ha meno che di solito la mietitura è più abbondante. Comunque sia di gente ne rimane in giro parecchio anche quando viene buio, così quando è ora di cena decidiamo di optare per lo Zima Bar, un locale che al passarci accanto mi era parso piuttosto vivace e affollato e anche il hotel me lo avevano consigliato come molto di moda.
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Mercato |
In effetti l'ambiente ha uno stile moderno e giovanile come certo mi si addice. Alle sette è già gremito di ragazzi che bevono birra, alla staccionata sull'angolo, un grande schermo proietta video di youtube con musica afrorap a palla. Anche qui Omah Lay va per la maggiore (date un'occhiata al suo sito ufficiale), evidentemente è uno dei più seguiti cantanti africani, anche se durante un suo concerto nel dicembre 2020 in Uganda, è stato arrestato per violazione del lockdown anticovid.. Ordiniamo del pesce alla griglia e un polpo. Arrivano due piatti sontuosi, ma il profumo di aglio si sente ancor prima che escano dalla cucina. Il secondo problema è che non si vede neanche il piatto dove ficcare la forchetta. Quindi chiedo a Fernando, gentilissimo, un paio di candele tanto per non piantare il coltello nel legno del tavolo e così meglio illuminati riusciamo a mangiare. Certo la luce è sempre un problema in Africa, poca, costosa e spesso tagliata via sul più bello. Comunque intorno ci sono tanti giovani e belle ragazze, in fondo potremmo tranquillamente essere in un qualunque locale di qualche isola vacanziera europea, magliette con le scritte in inglese, pettinature bizzarre, extension di tutti i colori, treccine complicate, una grande voglia di ballare, mancano solo i tatuaggi, ma forse è perché sulla pelle scura si vedono poco. Evidentemente il divertimento dei giovani è simile dappertutto, penso, scucchiaiandomi una spettacolare mousse au chocolat, anche piuttosto abbondante che mi riconcilia col mondo e chi se ne frega se il cioccolato dà problemi ad addormentarsi, dormirò quando saremo a casa, adesso godiamoci la scarica di dopamina e domani sarà un altro giorno.
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La piazza centrale |
SURVIVAL KIT
Bar - Rua de Angola - Moderno locale in centro, bar ristorante, ritrovo di giovani con musica. Dispone anche di un vasto spazio all'aperto con tavolini rustici, servizio giovane e informale. Potrete bere ottimi succhi di frutta fresca (40 dobra) o vari piatti locali e griglia (pesce, polpo, pollo, maiale). Per un piatto e un dessert e una birra Nacional spenderete attorno ai 300 dobra. Alla sera ottimo posto per sentire musica ed eventualmente comunicare con la gente locale.
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La passeggiata |
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