martedì 22 maggio 2018

Santena, la terra dell'asparago

Festa dell'asparago


La villa Benso
La IX giornata di istruzione, organizzata dal Museo di Agricoltura del Piemonte, era partita ieri con previsioni di pioggia e le nuvole nere che giravano in quel di Santena, facevano temere il peggio, invece ancora una volta l'abbiamo scampata. Programma vario e ghiottissimo che intendeva unire con un fil rouge temporale una realtà modernissima, legata alla produzione agricola, quella dei Molini Bongiovanni a Cambiano, alla storia dell'agricoltura locale, che è stata alla base della agricoltura italiana moderna, con la visita alla Villa dei Benso. Il primo appuntamento è stato di particolare interesse ed ha permesso di conoscere da vicino l'attività molitoria nei più minuti particolari dell'intera filiera produttiva. Questa azienda in forte espansione, ha evidentemente saputo adattarsi molto bene alle esigenze di un mercato sempre più difficile e competitivo ed il suo evidente successo è nato dalla capacità che ha avuto nel comprenderne le necessità, seguendone le richieste e cercando costantemente l'innovazione e la tecnologia di avanguardia, senza mancare di dare qualche strizzatina d'occhi alle tendenze oggi così di moda nella clientela retail. 

Il parco
Il proprietario stesso ci ha illustrato con molta precisione i segreti della tecnica molitoria e della materia prima trattata in azienda, che grazie ad un impiantistica che abbiamo potuto visitare nei particolari, viene offerta alla clientela in diverse tipologie, farine su misura per soddisfare tutti i segmenti del mercato, dall'industria, che rappresenta la parte maggiore della produzione, ai maestri artigiani dei panifici di alta qualità.  Vedere il lavoro di macchine ottiche che selezionano il frumento fotografando chicco per chicco alla velocità di 150 ql/h è davvero impressionante, un tuffo nel mio vecchio mondo lavorativo, dove di queste tecnologie si parlava come di un futuro prossimo ma non ancora certo. Mi sono trovato un po' a casa insomma col mio passato di sementiero e ammassatore di cereali. Tuttavia il secondo appuntamento premeva e l'allontanarsi dai giganteschi silos granari si è reso necessario per accedere per tempo ad una ricca degustazione di tutto rispetto riguardante il re della zona, l'asparago, che ci aspettava alla Locanda del Cont guidata e patrocinata da Gino Anchisi,, Presidente dell'Associazione produttori dell'asparago di Santena e delle terre del Pianalto. 

L'ufficio del Conte
In questo bel locale della tradizione che normalmente offre menù strettamente piemontesi, siamo partiti da un piatto di asparagi in due diverse taglie, carnosi i più grandi e più sapidi i piccoli, bolliti con tre differenti salse, seguito da un delicato flan con fonduta e dal classico involtino di asparagi al prosciutto e formaggio fuso con salsa di cipolla. I gustosi turioni l'hanno poi fatta da padrone in un sontuoso risotto e in un ghiottissimo assaggio di agnolotti di asparagi con nocciole e miele. Il piatto forte è stato un duetto di asparagi alla Bismark e in spiedino impanato. Classico bunèt e caffè per disnausiare la bocca. Diciamo una gradevolissima seduta gastronomica per apprezzare questo fantastico ortaggio che proprio in questi giorni si stava festeggiando per le vie del paese. Nel pomeriggio, visita ai luoghi cavouriani di Santena, la splendida villa della famiglia del 1712 (ingresso 4 €), il parco creato da Kurten con una sfilata di platani secolari di dimensioni colossali, alti fino a trenta metri, veri e propri monumenti verdi, il piccolo museo con l'ufficio di Cavour, padre della moderna agricoltura industriale italiana, la cascina con l'asparagiaia didattica, che ricorda il suo impegno nello sviluppo agronomico e la tomba di famiglia del Conte, dove ha voluto essere seppellito.  Insomma all'insegna dell'asparago che alligna a Santena da secoli, una bella giornata che dobbiamo alla nostra instancabile organizzatrice Dr.ssa Giacomina Caligaris a cui va un doveroso ringraziamento. Alla prossima.

Risotto e agnolotti



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