Viole in Val Chisone |
La montagna è verde e bellissima; quest'anno che piove senza interruzioni ogni pomeriggio da un mese, ancor di più. L'aria è ancora frizzante e fuori dal sole, senti qualche piccolo brivido lungo la schieda, ma forse non è solamente la temperatura. Lo so la lamentela fa parte dell'uomo, fa sempre o troppo caldo o troppo freddo, piove sempre troppo o troppo poco, a volte le due cose contemeporaneamente. Ricoldo un agricoltore che si lamentava con me continuamente sacramentando che non pioveva a sufficienza per la vigna e per l'orto, ma che però pioveva troppo per le altre colture. A tutto questo naturalmente seguiva il continuo rimarcare la necessità di contributi dallo stato, dall'Europa sempre maledetta, salvo poi succhiarla il più possibile, e avanti con la litania costante, madre di tutte le truffe comunctarie. Ma non divaghiamo, ripeto la monagna è verdissima, colore che aiuta il rigenerarsi di buone sensazioni, quelle che noi ragazzi chiamavamo good vibrations, quando le corde delle chitarre elettriche venivano stimolate da zazzeruti creatori del nuovo che avanzava, guardati male dalle generazioni precedenti, come d'uso, roba da brontosauri, vista oggi, ma va bene così.
Le buone sensazioni fanno bene al corpo ed allo spirito tanto quanto almeno al civet di cervo con la polenta che va giù proprio bene, insomma un viatico di belle promesse per un estate incipiente che tarda un poco a manifestarsi, ma che prima o poi dispiegherà i suoi calori consueti. Tranquilli insomma, che alla fine nulla cambia e lasciamoci trasportare dalla corrente. Panta rei. Anche noi se riusciamo a non opporci troppo al flusso che ci trasciana a valle, tanto è inutile, se questo è il mood non c'è niente da fare. Opporsi significa solamente farsi del male da soli. Le specie che sopravvivono sono quelle che si sanno adattare meglio ai cambiamenti, quelli che vi ci si oppongono, si spaccano le ossa e scompaiono poi anche velocemente dai libri di storia. Tanto per almeno un decennio o due andrà avanti così. Facciamocene una ragione. Sediamoci sulla riva del fiume, teniamoci fuori dalla corrente più violenta e guardiamo la merda che è uscita dalla fogna, che passa, certo puzza e sporca tutto, ma che ci volete fare, fermarla con le mani? Non solo non si può, ma si fa ancora più danno. Cercate di turarvi il naso e guardatela scorrere davanti a voi cercando almeno di non farvene inzaccherare. La bellezza del mondo la potrete ritrovare anche in un narciso che sta sfiorendo dopo aver terminato di spandere il suo profumo forte e penetrante, che sa ugualmente lasciare un ricordo di sé nella vostra mente.
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1 commento:
C est la sagesse même...
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