venerdì 8 aprile 2022

Se i condizionatori non raffreddano.

dal web


Ancorché io sia un grande estimatore di Draghi e delle sue capacità, non mi è piaciuta per niente la sua battuta grillesca sui condizionatori. Ovviamente mi sono fatto persuaso che, come sempre le sue parole non erano frutto di uno sfogo così tanto per dire, ma una uscita perfettamente meditata che voleva esternare un ben preciso messaggio. Cari ragazzi, in questa guerra, che di guerra a tutti gli effetti si tratta anche per noi, ci siamo dentro con tutti i piedi e le conseguenze, bisogna pagarle, questo deve essere chiaro, anche se non ancora col sangue dei nostri ragazzi o dei nostri civili, perché adesso le guerre ammazzano prevalentemente questi ultimi, ma di certo col sangue dei nostri portafogli. Appare chiaro a chiunque voglia capirlo, che le sanzioni prodotte fin ora non sono in grado di scalfire se non di striscio, il nostro attuale nemico, anzi in diversi casi fanno più male a noi, che siamo il paese maggiormente sotto schiaffo assieme alla Germania. Per questo sono richieste e sostenute a gran voce da parte dei paesi che poco o nulla vengono danneggiati, anzi in alcuni casi, come per gli USA e l'Inghilterra, ne sono addirittura avvantaggiati, per lo meno a breve. Dunque se è stata scelta questa strada bisognerà pagare e molto. E questo non significa certo rinunciare ai condizionatori (io quantomeno ho solamente un vecchio Pinguino fuori uso, che non funziona più e mi occupa solo spazio). No, vuol dire centinaia se non migliaia di aziende costrette a chiudere i battenti e milioni di lavoratori a casa, licenziamenti a catena e caduta delle esportazioni, vitali per il nostro paese. Insomma pesante recessione, accoppiata a robusta svalutazione. Insomma sapevatelo, e quei partitastri che la menano con gli scostamenti di bilancio, no tasse e non nominate la parola catasto, sono solo interessati al razzolamento dei voti per i prossimi appuntamenti elettorali, posto sempre che ci si arrivi. 

La guerra, bisogna rendersene finalmente conto, è sangue e lacrime, stragi, stupri e torture, violenza indicibile, bambini infilzati sulle baionette e volti sfigurati dai gas, senza parlar di atomi e radiazioni, non fatevi illusioni e poi distruzione del tessuto economico, per la gran parte della popolazione, prevalentemente quelli che gridano in piazza (oggi prevalentemente virtuale): Guerra, Guerra, come nel coro dell'Aida. Al di là di ogni considerazione etica, in quanto dire di essere favorevoli a qualunque tipo di guerra è un abominio assoluto, e qui non si può essere che con Francesco. Esserne fautori e partecipanti, se sei un paese che tiene il coltello dalla parte della lama, è semplicemente stupido perché l'unica cosa certa è che ti taglierai anche se dovessi vincere, molti di più se perderai. E comunque per la gente normale, soprattutto per quelli che non hanno ancora capito in che merda siamo finiti, sarà sempre un disastro, con un pesantissimo conto da pagare, mentre l'unico atteggiamento vincente, invece di favorire una continua escalation, gettando benzina sul fuoco, sarebbe stato quello di convincere le due parti, che sono le prime a voler smettere, se solo potessero dichiarare di aver vinto, al di là delle roboanti dichiarazioni di facciata dell'attore e dell'aspirante zar, era quello di togliere loro ossigeno (tutti, Cina per prima) e facendoglielo capire, anche sotto traccia e non ufficialmente. Invece si sta facendo tutto il contrario, rinfocolando, ad ogni dichiarazione, i tizzoni se appena sembrano vicini a spegnersi e incitando la propria parte al sacrificio supremo, tanto noi vi siamo vicini. Brutta scelta, brutto errore, che ripeto, dovremo pagare e molto, l'importante che la gente lo capisca, anche se non ha il condizionatore.



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