venerdì 25 marzo 2022

Sullo scivolo

dal web

 Eccomi qua con un nuovo PC e quindi piuttosto maldisposto col mondo in quanto, sistemare tutti i settaggi e capire le varie novità, innervosirebbe un giovane virgulto, immaginiamoci un vecchio malmostoso al quale i cambiamenti rovinano sempre la giornata. Cominciamo comunque col fare il punto della situazione al di là delle emozioni, degli orrori, della svendita delle immagini dei morti e delle distruzioni. A mio parere i comportamenti di molti degli attori sul palco non sono molto in linea con lo stato dell'arte e della logica. Tralasciamo per un momento i milioni di disgraziati che stanno pagando con la vita o con la distruzione di tutto quanto hanno, ma capisco perfettamente i due contendenti, l'uno, il più fesso che dopo essersi cacciato in una grana in cui rischia tutto, in cambio di molto poco, non sa più come uscirne e aspetta solo che gli diano una via di sgancio in cui possa dire di aver vinto e di aver raggiunto gli obiettivi a cui voleva arrivare, l'altro sempre più lanciato nella sua recita di martire destinato al sacrificio supremo per il sacro suolo della patria, che spero abbia capito che lo Zar non vuole ancora dispiegare davvero le sue possibilità di offesa e non vorrei si illudesse davvero di vincere e cacciare il nemico dal sacro suolo della patria o peggio che qualcuno glielo stia facendo credere, impedendogli di sedere al tavolo della trattativa. Allo stato dell'arte appare chiarissimo che invece agli USA e all'Inghilterra questo conflitto conviene a tal punto da sperare che continui almeno per un bel po', continuando ad indebolire sempre di più l'orso russo sul fronte interno e dissanguandolo il più possibile e ottenendo allo stesso tempo un indebolimento dell'Europa nel suo insieme e dell'Euro, cosa da sempre perseguita senza successo. 

Il ricorso alle sanzioni infatti sembra danneggiare più l'UE che il colpito, senza contare poi che alcuni furbacchioni, Johnson in testa, tuonano molto e poi non applicano un fico secco, visto che mezza Londra era in mano agli oligarchi russi e ben poco (o nulla) è stato bloccato fino ad ora. Insomma due piccioni con una fava. Si vede ogni giorno come questi due figuri, alzino l'asticella delle minacce di ritorsioni e delle dichiarazioni bellicistiche, esattamente il contrario di chi volesse portare invece i due al tavolo di discussione. E' davvero strano poi l'entusiasmo con cui l'UE, (quasi) al completo si sia buttata nella crociata di aiuti, soprattutto in armi e dichiarazioni di sfacelo. Sembra che tutti abbiano perso il barlume del ragionamento ed in giro è pieno, media in testa, di un interventismo della peggiore specie, di richiami a quanto è bello morire per la patria e a quanto merito ci sia nel correre a difendere il debole. Chi richiama alla realtà e al pragmatismo, viene preso per amico dell'aggressore. Ma benedetti ragazzi volete sedervi un attimo, spegnere la TV e ragionare un momento! Qui nessuno sta dicendo di dar ragione a Putin e arrendersi alla bestia crudele di stampo hitleriano. Facciamo delle considerazioni. Per quanti torti abbia l'uomo, bisogna sempre ricordare che comunque ha in mano il pulsante atomico e pensare che, se stretto in un angolo, capisse di avere perduto tutto, lo schiaccerà quel maledetto bottone. 

Quindi ogni ragionamento deve tenere conto di questa situazione, non dargli ragione per forza, oppure dargliela come si fa con i coglioni per fregarlo successivamente. tenendo conto poi, soprattutto noi, UE, che siamo il vaso di coccio che più ha da perdere in questa situazione di merda, che comunque i governi di oltre 4 miliardi di persone, o se ne sbattono o sono addirittura a lui favorevoli, quindi gli daranno comunque una mano a minimizzare i danni delle sanzioni che rimarranno dannose solo per noi, godendo oltretutto della situazione economica dell'esplosione dei prezzi delle commodities. Dunque il nostro fine ultimo e precipuo dovrebbe essere quello di far sedere i due al tavolo, convincendo uno che ha vinto e l'altro che non può vincere, magari piano e in un orecchio, e non dandogli ragione e mandandogli armi e invitandolo a resistere il più possibile facendo morire i suoi. Tutti e due hanno detto che sarebbero d'accordo sulle stesse cose, neutralità teorica e indipendenza di Donbass e Crimea, ci sono solo sfumature da limare. Capisco che ci sono 500 miliardi da investire in armi e che queste imprese stanno gongolando, era da un po' che non c'era più una vigna come questa, ma adesso la gente dovrebbe dire basta, invece c'è un interventismo da far girare la testa, tutti alle armi e andate a morire per la patria. Una roba da far spavento al buon senso. Solo il Papa ha parlato e mi sembra incredibile che mi debba schierare con Lui, ma se lo meriterebbe davvero che qualcuno finalmente lo ascolti. Gli altri, partiti e giornalai addirittura lo irridono, che vergogna! Mi ha deluso anche Draghi, lui aveva una posizione che gli poteva permettere di mettere un bastone in mezzo alle ruote di questa follia e invece non sembra avere nessuna intenzione di farlo. E piano piano ci stanno tutti trascinando verso un finale di scena che potrebbe davvero diventare tragico.


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