lunedì 20 gennaio 2020

Cina 35 - Il lago Lugu


L'isola del monastero


Le colline intorno al lago
Insomma, al di là dell'affollamento turistico locale, non si può certo dire che il lago Lugu sia un brutto posto, anzi. D'altra parte la gente vuole andare appunto a vedere i posti più belli, per quello c'è tanta folla a Venezia, non vi pare? Mica vengono ad Alessandria a mangiare pane e nebbia! Quindi se vuoi vedere questi luoghi devi accettare anche di fare a gomitate con gli altri ed è giusto così. Tanto per etichettare, comunque per rendere l'idea, assimilerei questo ad uno dei nostri laghi del centro Italia, Bolsena o Bracciano o il Trasimeno. Qui, in più, c'è l'aggiunta della quota e l'esotismo dell'architettura locale e tibetana, insomma il posto certamente non offende ed ecco spiegato come mai è diventata una delle mete agognate per i turisti cinesi. Scendiamo quindi sino al bordo lago dove il primo paesino che incontri è 下落水- Xialuoshui (che sarebbe Acqua nascosta di sotto, perché c'è anche un'Acqua nascosta di sopra, Shang Luoshui come a Bergamo), su un promontorio che si protende sull'acqua dal colore del piombo, tipica di tutti i laghi. L'agglomerato deve essere più recente perché le costruzioni, benché conservino lo stile locale appaiono piuttosto nuove ed occupate completamente da attività turistiche, locali, negozietti, bar e ristorantini. Ci fiondiamo subito in una noodles house, dove fanno gli spaghetti al momento e li servono espressi. E' una attività manuale che attira l'occhio, quella di fare gli spaghetti a mano, l'ho già vista più volte ma attira sempre, perché gustarsi la vista di questa manualità un po' da giocoliere è sempre affascinante. 

La spiaggetta
L'addetto prende un pezzo di pasta, particolarmente morbida e scivolosa, dopo aver sparso un po' di farina sul tavolo, la lavora un po', poi la tira allungandola e la riavvolge più volte a treccia. Quando la consistenza gli appare idonea comincia a tirarla molto avvicinandone poi i due capi estremi che vengono raccolti in una mano mentre l'altra si infila nel cappio formatosi, si tira di nuovo e si raccoglie, ripetendo l'operazione di continuo. Ad ogni raccolta il numero degli spaghetti che si formano raddoppia; prima 2 poi 4, 8, 16, 32, 64, mentre il diametro degli stessi diventa sempre più sottile. A questo punto, se sei stato bravo e la pasta non si è rotta, tolta la quantità in eccesso che ti rimane nella mano di raccolta hai i tuoi spaghetti, tutti lunghi uguali, all'incirca mezzo metro che vengono buttati nel brodo, per qualche minuto e quindi serviti in uno scodellone con l'apposito condimento. Molto buoni. Poi a stomaco pieno si ragiona meglio e ti puoi fare una passeggiata sul lungo lago a vedere gli alberi della riva, i cespugli ancora fioriti, le coppie che si fanno le foto ricordo, le barchette che portano la gente a fare un giro sull'acqua placida, fino a qualcuno degli isolotti che spuntano al centro del lago stesso. Un'atmosfera placida e piacevolissima, da viaggio di nozze insomma. I fiori viola, le foglie secche giallo oro, un'isola lontana su cui indovini le torri di un monastero. Un grande mulino di preghiera, le barche gialle alla fonda in attesa di coppie innamorate, i gabbiani che svolazzano in cerca di cibo, le nuvole, ciuffi bianchi alti nel cielo, i salici che si specchiano nell'acqua colore del piombo, quella che invita gli amanti del lago al suicidio. 

Donna Moshuo
Qualche anziana in costume Moshuo, la spessa giacca nera o blu con l'aggiunta di perline ed i capelli raccolti in grandi chignon sulla testa con qualche ornamento colorato, passa tra la gente e sparisce nei vicoli retrostanti. Questa è una cultura molto interessante di cui hanno parlato in molti, soprattutto per la sua caratteristica matrilineare e assai nota presso i cinesi per le sue trasgressive forme di libertà sessuali delle quali si mormora dandosi di gomito. Comunque ne parla anche Marco Polo mandato da queste parti a raccogliere tributi. Ecco cosa racconta il nostro: "Nessun uomo qui piglia una pulcella per moglie e dicono che non vagliono nulla s'ella non è accostumata con molti uomeni. E quando gli mercanti passano, le vecchie tengono loro figliole sulle istrade e fannole giacere con questi e poscia le maritano; e quando il mercatante ha fatto il suo volere, conviene che le doni qualche gioia, acciocché possa mostrare come altri ha avuto affare seco e quella c'ha più gioie è segno che più uomeni son giaciuti con essa e più tosto si marita e dicono che è più graziosa delle altre". E poi ancora: "E sì vi dico che in questa contrada ha un bel costume, che non si tengono a vergogna se uno forestiere giace con la moglie o con la figliuola o con alcuna femmina ch'egli abbiano in casa e questo tengono a bene...". Insomma di questa usanza si parla e si straparla assai da secoli, così che oramai le donne Moshuo, che negli effetti tengono ben stretta la direzione famigliare, hanno la fama di avere costumi molto liberi, non scelgono un uomo fisso con cui contrarre matrimonio, ma le ragazze uscirebbero liberamente ogni sera scegliendosi il partner che più loro aggrada, invitandolo a casa di volta in volta.

Paesino
I figli sono di pertinenza materna e ne prendono il nome, mentre la paternità non viene punto considerata anzi rimane nel vago. Ricordo bene il mio amico e collega Chen, una ventina di anni fa quando percorrevo il nord della Cina per vendere impianti (quanta acqua è passata sotto i ponti) che mi diceva sogghignando, quando gli manifestavo il desiderio, un giorno, di visitare lo Yunnan, "Eh, signor Bo, se andrai laggiù e una bella ragazza vorrà dormire la notte con te, non potrai rifiutare, sarebbe grande vergogna per lei". Per la verità credo che sebbene la vulgata punti molto su questo aspetto, la realtà odierna sia molto diversa e di certo lo sarà già stata anche allora, ma prendiamola tuttavia per buona, l'ente del turismo ci gioca assai per propagandare la zona ed i cinesi, dato che è ufficiale e accettata dall'autorità e quindi automaticamente inclusa nei comportamenti permessi, ne possono tranquillamente parlare, pur con le dovute circonlocuzioni. Dovete sapere infatti che i cinesi sono molto puritani nei comportamenti espliciti e soprattutto nel linguaggio. Non sono accettabili assolutamente parole od espressioni volgari, sostituite con arzigogolate circonlocuzioni che però sono poi considerate a loro volta volgari e non pronunciabili apertamente. Ad esempio è impensabile dare a qualcuno dello "stronzo, ma si dovrebbe usare l'accezione: Uovo di tartaruga (王八蛋 Wáng Bā Dàn), che vuol dire la stessa cosa in maniera più gentile, ma a questo punto anche questo modo è diventato troppo volgare per essere accettabile e si riesce a pronunciarlo solo a mezza bocca se ad esempio un'auto ti taglia la strada improvvisamente, ma solo con qualcuno con il quale hai una certa confidenza, diversamente meglio soprassedere. 

Barcaiola Moshuo
La pornografia è considerata inaccettabile ma poi si guardano con una certa attenzione e con occhio lubrico i dipinti di donne discinte. "Ma quella è arte" si giustificavano i miei amici locali. Ma noi intanto godiamoci questo bel lago. Ci siamo spostati più a nord nel paesino di Li Gen (里根 - Alla base) che infatti sta proprio sotto la grande montagna la cui cima è raggiunta da una funivia. Qui c'è una deliziosa ansa sul lago circondata da un parco e più dietro una fila di case, locali ed alberghetti. Molta meno gente, la massa si è fermata prima. Andiamo a fare un giro in barca, che qui è d'obbligo. Dopo una lunga trattativa sulla riva con una vecchiotta che tiene il mazzo dei soldi in mano, qui comandano loro evidentemente e aveva anche la luna storta, evidentemente non le era andato bene l'appuntamento per la serata, ci imbarchiamo con una coppia e due ragazzi, uno dei quali palesemente brillo che brandisce una bottiglia dal contenuto incerto e cammina con una certa difficoltà. La coppia invece ci fa un sacco di salamelecchi, vuol sapere da dove veniamo e si profonde in inchini e in ripetuti benvenuti in Cina. I ragazzi hanno l'occhio più smorto, più che altro, uno cerca di fare in modo che l'altro non caschi giù dalla barca. Il barcaiolo, qui si può navigare soltanto a remi, capirà l'ecologia è il nostro punto di riferimento, rema con calma e più che altro attacca a parlare senza sosta. Continuerà per tutta l'ora e mezza del giro che procede intorno alla penisola con bei punti di vista e scorci che la luce calante regala ad ogni pagaiata. L'isolotto col tempio è lontano ma spicca verde scuro sullo specchio dell'acqua che riflette le nuvole bianche. Ma sì è un bel posto, non si può negare. 

Le rive

SURVIVAL KIT

La montagna
Lugu Lake - Ligen - Purtroppo ho perso il biglietto dell'albergo, che comunque è il primo della fila entrando in paese, mi sembra che sia Shi Guan Hotel. Molto carino, nuovo, bagno nuovo e pulito, TV gigante, free wifi, letto monumentale. Nel parco alla spiaggetta, i giri in barca costano 50 Y a coppia per 1,5 h (100 Y se volete la barca da soli). E' a remi quindi non si fa molta strada ma è un bel punto di vista. Fate poi il giro della penisoletta vicina che ha dei begli scorci sul lago. Alla sera in un paesotto vicino (bisogna arrivarci in macchina) tutte le sere, festa popolare con canti e balli in costume. Ingresso 40 Y. Una escursione classica consiste nel prendere la funivia che parte sulla strada dietro a Ligen e raggiungere la cima della montagna che sta alle spalle fino a circa 4000 metri, visitare il tempio tibetano e scendere lungo un percorso facile di scale fino ad una grande caverna. Bei panorami sul lago dall'alto. Spesso la montagna è avvolta dalla nebbia e allora non vale la pena salire. Più turistico e popolato invece il primo paese che si incontra scendendo dal belvedere,  Xialuoshui, con una bella passeggiata sul lungo lago. Qui si può fare il giro in barca che arriva sull'isola al centro del lago. In paese c'è anche un museo della cultura Moshuo.

Lugu Lake



Fioritura sul lago
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