Molti probabilmente già lo sanno e non vorrei tediarli oltre, ma se vi verrà in mente di misurarvi con la lingua cinese scritta, magari per cercare di orientarvi nel corso di un viaggio da quelle parti, vi troverete di fronte all'ennesima difficoltà, infatti, come se non bastasse il fatto che i caratteri cinesi, sono all'incirca 90.000, da quanto risulterebbe da un ultimo censimento che comprende tutti i vari neologismi che saltano fuori di anno in anno, ma rallegratevi, nessun cinese li conosce tutti e con circa 3/4000 potrete leggere tranquillamente il giornale, verso la fine degli anni 50, Mao ha avuto una grande idea. Poiché in effetti moltissimi caratteri tra quelli di uso più comune sono piuttosto complicati e difficili da scrivere, la genialata è stata questa: proviamo a semplificarli un po'. Così da allora, oltre 2000 caratteri tra i più complessi ma anche tra i più usati, hanno subito una trasformazione che effettivamente li semplifica nei tratti, ma che però complica anche un pochino le cose. Intanto obbliga a conoscerne un paio di migliaia in più ed inoltre nei nuovi ci sono maggiori difficoltà a riconoscere la parte "radicale" del carattere, quello che serve in pratica per la ricerca sul vocabolario (anche questo è un bel problema) oltre a renderli meno intuibili quando si tratti di pittogrammi.
Ma c'è di più. In molti territori che erano rimasti per motivi politici al di fuori dell'area della Repubblica Popolare Cinese, si è mantenuta la vecchia grafia, come ad esempio a Taiwan o ad Hong Kong, cosicché se dovete battere entrambe le zone, dovrete avere una infarinatura per così dire del vecchio e del nuovo. Invece per quelli che la prendono come un divertimento sarà un piacevolissimo banco di prova dove misurare le proprie capacità intuitive. Facciamo subito qualche esempio tanto per capirci, soprattutto in quelli che sono appunto pittogrammi che si richiamano al tentativo di descrivere con un segno quello che si vuole appunto denominare. Il carattere che significa cavallo nella grafia tradizionale si scrive 馬 - mǎ, dove se prestate un po' di attenzione potrete scorgere facilmente l'animale che va al passo verso sinistra con la criniera al vento e la coda che pende ed i quattro zoccoli che battono la terra, per scrivere il quale occorrono tuttavia ben 9 tratti.Questo è stato quindi sostituito dal semplificato 马 - mǎ , tracciabile con soli 3 segni di pennello, in cui gli zoccoli si sono ridotti ad una misera linea orizzontale e anche la criniera è sparita. Prendiamo invece l'ideogramma Carro (che serve come già detto per formare tutte le parole che identificano i mezzi che si muovono con le ruote come auto, treno, bicicletta, autobus, ecc.).
Nel tradizionale avevamo 車 - chē, dove potevate vedere bene lo schema di un carro visto dall'alto con le due ruote sopra e sotto, unite dal mozzo centrale con sopra il cassone, mentre la sua trasformazione semplificata è oggi: 车 - chē, dove per la verità non si riconosce proprio un bel niente. Qualche vocabolo che si forma con carro, se aveste bisogno: Unito a "Bara" si ha 柩车 - jiù chē, (Carro funebre); con "cavallo" appunto si ha 马车 - mǎ chē - Carrozza; con "Aprire, aperto" abbiamo 敞车 - chǎng chē - Spider decapottabile; con Ferro e Corazza, abbiamo: 铁甲车 - tiě jiǎ chē - Carro armato; con Rifiuti abbiamo: 垃圾车 - lā jī chē - Camion dell'immondizia. Un altro bel vocabolo molto usato è Vento che nella scrittura tradizionale era 風- fēng ed ora è diventato sbrigativamente 风- fēng. Insomma la fretta della vita moderna ha ridotto l'elegante grafia che tracciava ben 6 tratti all'interno di quella specie di tettuccio, ad una X sbrigativa, non abbiamo insomma tanto tempo da perdere e da gingillarci. Quindi preparatevi a studiare un po' di più per non rimanere appesi al soffitto se arriverete all'aeroporto di Taipei e non saprete più riconoscere le scritte che vi siete vergate a mano su un foglietto per ritrovare il vostro albergo.
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