sabato 13 luglio 2019

Central India 25 - Scene da un matrimonio

 
Invitati al matrimonio

Tramonto sul Narmada
La giovane Rupmati 600 anni fa, guardava il nastro d'argento del fiume Narmada che i raggi della sera facevano brillare in fondo alla pianura lontana e che forse le ispiravano versi delicati. Questa è una terra di poeti, che l'hanno cantata per millenni descrivendo battaglie di dei e di demoni, di fanciulle che si bagnano tra le acque e di principi che le spiano tra i canneti. Anche Maheswar, la piccola cittadina sul fiume che stiamo per raggiungere e che è stata capitale per qualche decina di anni del regno Malwa, è stata cantata nei maggiori poemi epici indiani ed oggi rimane importante meta di pellegrinaggio per l'hinduismo praticante. Ma la sua dimensione minuta, non più di20.000 abitanti, lontano dai flussi del grande turismo, la rendono un piacevole cameo, una piccola gemma preziosa, piena di genuina religiosità durante le feste, tranquilla e assolutamente bucolica nei periodi in cui la calca delle manifestazioni la abbandona e ne consente il godimento solitario. Ci arriviamo che è ormai calata la sera e nelle strade cittadine la gente è ormai rientrata nelle proprie case. Il nostro albergo, in questo periodo di bassa stagione sarà di certo semi deserto. Sarà sicuramente una serata morta in cui faticheremo a mangiare qualcosa nel ristorante semichiuso. Siamo comunque sul fiume ed il tramonto lo colorerà di sfumature rosso pastello. Prepariamoci ad una solitaria serata di meditazione davanti al lento flusso della corrente. 

Parenti
La sorella
In verità ci sono diversi capannelli di persone davanti all'entrata dell'albergo e alla fine si fa anche un po' di fatica a passare per arrivare nel grande cortile davanti alla reception. Tutto intorno festoni colorati, archi verdi  e vasi con piante e fiori. Alla porta una banda vestita di tutto punto con alamari e giacche rosse di ordinanza, sotto turbanti piumati, scatena una marcetta di benvenuto. Non è che aspettavano noi? Non sembra perché continuano a suonare anche dopo il nostro ingresso. Appena scaricati i bagagli emergono i dettagli della situazione. L'intero albergo è stato prenotato per un grande matrimonio e qui si svolgerà l'intera cerimonia con conseguente banchetto nuziale. Altro che serata tranquilla, ci sistemiamo velocemente in camera, doccetta e appena rassettati cerchiamo di fare capolino per dare un'occhiata senza dare troppo nell'occhio o sembrare invadenti. Eh, no, veniamo immediatamente adocchiati dai parenti della sposa e dagli organizzatori che a viva forza ci invitano a partecipare alla festa. Sembra brutto rifiutare a tanta insistenza e così eccoci prontamente imbucati nel matrimonio indiano. Gli ultimi invitati intanto arrivano alla spicciolata, le donne tutte elegantissime con sari ricoperti di disegni in oro e argento, cariche di gioielli di ogni tipo, al collo alle orecchie, al naso, alle caviglie; ognuna evidentemente mette in mostra il meglio della famiglia. Gli uomini tutti in abito da cerimonia, con giacche di raso e turbanti multicolori. 

Arriva lo sposo
Le signore, parenti e amiche della sposa, si prendono subito cura delle nostre, offrendo loro la possibilità di avere un sari, visto che molte evidentemente se ne erano portate qualcuno di ricambio che non si sa mai. Io e Pierangelo veniamo subito dotati di un turbante di ordinanza per non sfigurare di fronte agli altri ospiti. Un addetto si incarica di avvolgerlo attorno ai nostri testoni refrattari, con un certo successo. Sulla terrazza lungo il fiume intanto le ragazze stanno tutte attorno alla sposa facendola partecipare a giochi rituali in cui si avverte l'ingenua allegrezza delle vecchie tradizioni che ancora sono ben vive nell'India rurale e interna. Noi che intanto cerchiamo di guardarci intorno e partecipare a tutto quanto vediamo svolgersi, veniamo continuamente fatti oggetto di attenzioni e cortesie, chi ci offre un dolcino, chi ti infila in bocca una pastella sbriciolosa, chi ti mette un punto colorato sulla fronte. Le ragazze fanno a gara per farsi foto assieme a noi e anche le nostre signore sono piuttosto richieste dalla gioventù locale. Le zie della sposa, sempre numerosissime, poi attaccano bottone molto volentieri ma dato che in generale parlano tutte solo in hindi, la conversazione procede con una certa difficoltà. Intanto di fuori, la banda comincia una musica più serrata, i cembali e le trombe aumentano il ritmo di battuta. Una piccola processione si sta avvicinando. E' lo sposo, circondato dagli amici e da alcuni membri della famiglia che arriva sul tradizionale cavallo bianco con la scimitarra di ordinanza appoggiata però sulla spalla in maniera poco convinta e niente affatto marziale.

Gli sposi
Quando lo sposo raggiunge la piattaforma dove è stato eretto un grande gazebo foderato di stoffe, sete colorate e ricoperto di cuscini, viene raggiunto dalla sposa, il volto ancora coperto da un velo rosso semitrasparente bordato d'oro e la cerimonia, sotto l'attenta supervisione di alcuni religiosi, ha inizio. Sotto gli occhi festanti e commossi di parenti e amici, comincia una serie di canti, preghiere, alternati a un fitto salmodiare da parte dei sacerdoti e poi tutte le pratiche obbligatorie imposte dal rito, unzioni, benedizioni, distribuzioni di cibi rituali. Le mani degli sposi vengono legate assieme da un filo rosso, poi la coppia si alza e compie alcuni giri attorno al punto centrale del palco, insomma tutte quante le cose necessarie e previste. Intanto la sposa è stata scoperta perché tutti la possano vedere, in verità la poverina sfigura un po' se appaiata ad alcune splendide damigelle che le stann al fianco, piccola e cicciottella, così come per altro lo sposo, entrambi all'apparenza non più di primissimo pelo, insomma c'è tutta l'aria di un matrimonio combinato in extremis, l'ultima possibilità, per cui bisogna un po' contentarsi da una parte e dall'altra. Mentre tutti sono al massimo della eccitazione e della contentezza, tra risa, canti, frizzi e lazzi, infatti, entrambi gli sposi hanno un'aria un poco triste e rassegnata, sembrano proprio i meno entusiasti della festa, forse anche perché stremati dalla fatica e dalle attenzioni a loro rivolte per almeno due o tre giorni, a quanto si capisce. 

La sposa
Intanto terminata la parte religiosa con i due attori principali sempre seduti immobili e forse con gli arti completamente rattrappiti, i bramini se ne vanno e tutti si danno alle danze, che ovviamente coinvolgono anche noi. Le amiche circondano la sposa e le fanno festa. Lo sposo sembra un po' più lasciato in disparte, ma forse è soltanto una sensazione. Le nostre spose invece, trascinate nella mischia da madri e suocere che sembrano scatenate, si sa che qui la sistemazione matrimoniale dei figli è una delle più importanti crucci da risolvere al più presto possibile,si danno alle danze con la frenesia coreutica di chi ormai il suo dovere l'ha fatto e noi altrettanto, travolti dai maschi con-turbanti che ci coinvolgono in una sfrenata sarabanda attorno ai tavoli, non dico che si sia fatto il trenino, ma il senso è un po' quello. L'importante sarebbe mantenere un minimo di dignità e non farsi cadere il turbante dalla testa. Poi fuoco alle polveri col banchetto, i tavoli già allestiti di pentoloni di "prelibate" vivande a cui non puoi certo dire di no. Insomma si va avanti fino a tarda notte, mentre perdiamo definitivamente di vista gli sposi. Riusciamo ad una certa ora a sgusciare via, con molti ringraziamenti ai parenti e salamelecchi vari e finalmente si riesce a rientrare nelle nostre camere, non prima di avere restituito i turbanti, evidentemente dotazioni standard dell'organizzazione. A notte fonda i rumori di cembali e trombette continua a lungo, difficile prendere sonno sulle rive tranquille del Narmada.

Amiche con la sposa

SURVIVAL KIT

Narmada Retreat Hotel - In ottima posizione in centro al paese sulle rive del fiume, con grande giardino e una serie di bungalow disposti nel verde. Camere grandi bisognose di un po' di manutenzione ma ragionevolmente pulite. AC e stufetta elettrica, TV, acqua calda funzionante. Free wifi solo nella reception. Personale molto gentile, colazione standard. Doppie da 40 a 60 € a seconda delle camere.

La preparazione dello sposo



Il gazebo
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Le zie della sposa



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