venerdì 18 marzo 2022

La guerra del futuro

dal web

Le cose non vanno bene. La guerra si incancrenisce ogni giorno di più e dato che nulla procede secondo i piani, si incattivisce, se così si può dire, come se ci fosse una guerra diversa e meno cattiva. Gli orrori aumentano e le fake anche così è diventato sempre piu difficile seguire gli eventi cercando di distinguere tra il vero e il falso. I due grandi alzano ogni giorno l'asticella come se la volontà fosse netta di arrivare ad una guerra nucleare. Uno insulta, l'altro risponde vaffa. Il terzo grande viene chiamato in causa, invece che per mediare, minacciandolo a sua volta, così che non possa rispondere che per le rime. I due contendenti poi, un giorno si dicono disposti a mediare con gli stessi identici presupposti, il giorno dopo li negano e non sono disposti a mollare un centimetro, anzi, vogliono trascinare anche gli altri nel loro merdone. A parte che uno è evidentemente aggressore e l'altro aggredito, si mettono sempre di più sullo stesso piano di pazzi furiosi. La diplomazia sembra morta. Quello che si dà più da fare, il sultano, ha la credibilità di un serpente a sonagli. Intanto la gente continua a morire; una cosa tuttavia è certa, se non ci fosse la minaccia nucleare, che tuttavia potrebbe scattare da un moimento all'altro, il mondo sarebbe già in guerra da almeno una settimana, guerra vera, non chiacchierata sulle televisioni e le bombe, le care vecchie bombe intelligenti o a grappolo o termobariche a uranio impoverito, ci starebbero già cadendo sulla testa da almeno una dsettimana. Dunque, benedetta la Bomba, potremmo dire. Io che sto vicino alla stazione, bersaglio sensibile, probabilmente sarei già in qualche campo profughi, sempre che fossi ancora vivo. Ma se non partono le bombe atomiche, come sarà la guerra del futuro? Cetamente quella piu temibile e piu facile da muovere sarà quella cyber. Ormai dipendiamo dall'interconnessione del web al 100%. Nessun lavoro, nessuna attiività potrebbe svolgersi senza questa base e quindi sarà quella colpita per prima. Tutti i computer fuori uso, tutte le memorie danneggiate o cancellate.

Impossibile ogni attività. Perduti tutti i dati bancari e del funzionamento di stato e industrie, ferme tutte le macchine che dipendono da comandi elettronici. Fabbriche non piu in grado di funzionare e approvvigionarsi. Radio, TV, reti telefoniche, media tutti digitali e spenti. Tutti i pagamenti e gli scambi di denaro fermi. Immaginate, se riuscite, quale cosa che state facendo potrebbe continuare a funzionare. Oltre a portare il cane a pisciare, quasi nessuna. Questo mette un paese completamente fuori dal gioco. Inoltre pensate anche che la maggior parte dei meccanismi che fanno funzionare la rete, sono in mano a due o tre paesi. Il cloud, con tutti i vostri dati, google e il suo omologo cinese e forse quello russo, con i suoi sistemi di geolocalizzazione di ogni cosa, mezzo e persona, la possibilità di comunciazione, i satelliti, sono tutti in mano agli Usa e alla Cina (che ha i suoi indipendenti). Quindi tolta la disponibilità di quelli, siete isolati dal mondo, impossibilitati a lavorare, a mangiare, a ricevere un reddito, ufficialmente morti e costrettia coltivare rape in gardino, posto che ce l'abbiate. Poi per la guerra di distruzione del nemico non serviranno neppure i soldati sul campo, come si dice boot on the ground, che poi le mamme rompono le balle se tornano a casa morti nel sacco nero. Basteranno i droni, piccoli e molto meno costosi, sempre svegli ed efficienti, sempre in volo, per bombardare dal cielo con cognizione di causa, belle bombe moderne per distruggere tutto o roba chimica, molto meno costosa per eliminare la gente, che tanto ce n'è sempre troppa. O anche droni sottomarini, a migliaia, siti davanti alle coste del nemico, pronti a far partire ogni genere di nefandezza, tanto per pararsi il culo in caso di ritorsione. In fondo tutto molto piu facile che le atomiche che vetrificano tutto e poi è difficile coltivare frumento e girasole. Dai che anche questa volta la resiliente razza umana ce la farà.


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