Il golfo e il Vesuvio |
E poi via da questo litorale meraviglioso ancora vuoto e ti fa dispiacere lasciarlo. Davanti, dopo pochi chilometri, il promontorio di Gaeta, dove non ti puoi far mancare una piccola sosta per godere del panorama della costa dall'alto. poi è tutta una marcia di avvicinamento a quella Napoli, alla quale prima o poi dovremo una visita approfondita, per non sentir solo parlare delle sue straordinarie bellezze, trascurate e neglette, che io ho solo sfiorato anni fa, in compagnia, piacevole per carità, di un gruppetto di russi che volevano solamente cantare Iamme, Iamme Ià, Funiculì Funiculà, dopo abbondanti libagioni naturalmente. Dunque seguiamo il fiume di macchine sulla lunga strada diritta, circondata di campagna all'apparenza fertile ubertosa. Scorrono nomi dalla dubbia fama, Castelvulturno, Villa Literno e l'aspetto dei bordi della via, infiorato di immondizie, plastiche e cartacce rinnova la tristezza del non saper trovare la via giusta, se fosse poi facile trovarla. Comunque arriviamo a Qualiano, dove avevo trovato un riparo per la notte, non lontano dal parcheggio dove domattina lasceremo la macchina per la nostra trasferta ischitana. Naturalmente l'alberghetto è delizioso e la simpatia con cui si viene accolti (ma lo sapevamo) da queste parti è sempre contagiosa. Il tipo al bancone non sa più come farsi in quattro per accontentarci, ci indica il locale giusto per la cena, dove vanno di solito loro, si prodiga alle nostre richieste e ovviamente si stupisce che chiediamo di andare a cena alle 7:30, poi conclude, certo siete del nord e alle nostre rimostranze sul fatto che praticamente non avevamo pranzato, conclude, ah, certo se no andavate alle 7:45! Evidentemente ci conoscono bene.
Trovata comunque la trattoria, la signora Peppa, ci serve al meglio col calore campano che d'ora in poi ci abitueremo ad apprezzare ogni giorno di più. Le mozzarelle, e se non le gustiamo qui dove dobbiamo andare, praticamente se le leva dalla bocca, erano le ultime e sono deliziose, come tutto il resto. L'impressione è che da queste parti al di là delle apparenze e dei preconcetti, si stia davvero benone. Dunque dormiamo il sonno dei giusti e la mattina presto, passata Scampia e Secondigliano, avanti coi nomi scomodi, arriviamo al parcheggio comodamente prenotato in anticipo e un altro simpatico tizio con la navetta ci conduce al porto, con un giro per il centro che risulta sempre piuttosto trafficato. Al porto aspettiamo la nostra navicella e dato che ormai è giunta l'ora che la pancia chiama, si sgranocchia qualche dolcino che il bancone del bar offre agli occhi golosi del nordico che già è scombussolato per la troppa scelta. Alla fine a me tocca una coda d'aragosta alla crema di pistacchio, una variante magnum della sfogliatella, che mi fa letteralmente sdilinquire, deve essersene allora anche la cameriera che nel durante del travaglio, si accorge evidentemente del mio occhio basito e a mezz'asta per il piacere a stento trattenuto e mi fa l'occhiolino, di certo conscia che simili piaceri vanno assaporati con calma ed in religioso silenzio, come tutte le pratiche orientali di cura del karma. Il napoletano strettissimo parlato da un gruppetto di abbondanti madame appollaiate sui tavoli vicini, dà invece una sensazione di straniante incomprensibilità. D'altra parte vorrei sentire loro, che ascoltassero un gruppo di alessandrini che si raccontano le businà di Gagliaudo! Va bene, bando alle ciance e saliamo sul nostro barcone che lemme lemme, su un mare di olio si apre la strada nel porto verso le isole felici, anche Ulisse era partito così.
Il grande golfo di Napoli si è aperto dietro di noi in tutta la sua bellezza, la città mollemente adagiata sulle pendici del vulcano che sale verso l'alto con la sue moltitudine di case e casette, il cono della montagna dai fianchi dalle curve dolcissime, le decine di vele che si inseguono sulla tavola blu, confondendosi con le bianche ali dei gabbiani. Poi la sagoma dell'isola di Ischia che si erge nella direzione verso la quale ci muoviamo, via via che passano i minuti, sempre più vicina, a destra Procida, a sinistra lontano, lo sperone di Capri. Siamo al centro di alcune delle gemme più splendenti del mondo, inutile dirlo, però l'arrivo della nave al porto è sempre emozionante; la gente che scende, quelli che aspettano, la coda pronta per riempire nuovamente l'imbarcazione che tornerà indietro in questo perenne andirivieni, una fatica di Sisifo senza speranza di perdono e di fine pena. Il taxi che ci tocca è quello di Italo, che subito appare come un'ottima persona, tant'è che lo prenotiamo subito per l'indomani per fare il giro dell'isola via terra. L'albergo ci accoglie tra le sue calde braccia, con l'amorevolezza tipica della mezza stagione, quella in cui il personale è ancora in fase di dormienza ma totalmente disponibile a dedicarsi anima e corpo ai pochi ospiti in arrivo. Ischia è luogo di turismo per antonomasia e qui l'accoglienza è sfumata in arte, quindi ci si sente subito coccolati in ogni modo, dalla piscina della SPA dove ovviamente il turista stanco del viaggio si precipita immediatamente, per godere delle acque miracolose, che del ristorante dove si avrà il contatto con la prima cena ischitana, col famoso coniglio di fossa (che poi di fosse non ce ne sono neppure più, ma fa lo stesso) preceduti dalle penne al sugo del medesimo animale non sacrificatosi invano, che vanno giù proprio bene. Sì questa vacanza mi sta piacendo sempre di più. Andiamoci a riposare che domani bisogna darsi da fare. Come ho più volte rimarcato, il mestiere del turista è fatica e sudore e bisogna mettercela tutta per non soccombere.
Vele nel golfo di Napoli |
SURVIVAL KIT
Hotel Ginepro - Circonvallazione esterna, 102 - Qualiano (NA) - Ottima soluzione a 3 stelle, per chi deve sostare una notte in prossimità di Napoli prima di imbarcarsi. Pulito e silenzioso, Camere sufficientemente spaziose. TV, AC, free wifi. Buona colazione standard. Personale gentilissimo e prodigo di consigli. Parking gratuito. Camera standard doppia con colazione 35 €. Consigliatissimo.
Ristorante Donna Peppa - Via S. Francesco a Patria 260 - Giugliano (NA) - Trattoria familiare ottima, con piatti tipici campani. La signora Peppa è gentilissima e si fa in quattro per accontentare le richieste. Ambiente genuino e frequentato da locali, cosa sempre positiva. Abbiamo avuto antipasti vari, salumi e mozzarelle, fritti, un primo al forno, formaggi e pomodorini e dolci e caffè per 22,50 €. Tutto valido. Ottima soluzione consigliata anche dal nostro albergatore.
Parking Vasto 1 - Via Chieti 16 - Napoli - Comodissimo per il porto a 2,5 km. Personale gentilissimo. Soluzione ideale per le isole. All'aperto per 6 gg. 51 €. Navetta per il porto inclusa.
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