sabato 13 agosto 2022

Un tour d'Italie 23 - Capri

Capri - Faraglioni - foto T. Sofi

 E oggi tocca a Capri, la perla preziosa delle isole del Golfo. C'ero stato all'incirca 25 anni fa con un gruppetto di russi che avevano firmato (e pagato) un megacontratto per una linea di vodka. Capri per i russi è sempre stato un grande sogno, una di quelle mete che vale qualunque sacrificio nella vita pur di essere vista e vissuta almeno una volta, al pari di Venezia, ça va sens dire. E noi non volevamo certo farglielo mancare e così ricordo una bella giornata di sole con vista faraglioni, in un bar con tavolini di maiolica con bicchieri di bibite colorate con tanto di ombrellini e bagno allegato tutto compreso. Avevo con cura evitato la piazzetta proprio per non farmi spennare più di tanto, tanto ai miei ospiti dalle epe prorompenti, interessava soprattutto la sensazione di quel nome magico, Capri, la vista delle rocce magiche anche senza le sirene di Ulisse di cui poi, ignoravano l'esistenza e nulla più, tanto si fidavano di me che gli avrei fatto vedere il meglio con relativa foto ricordo e via. Già, ero ancora relativamente giovane e desideroso di esperienze e pur essendo lavoro a tutti gli effetti, ancorché piuttosto redditizio per l'azienda che mi pagava lo stipendio, non era mica male quella passeggiata tra i giardini ricchi di fichi d'india, agavi e ginestre per raggiungere le rocce davanti ad una delle cartoline più belle d'Italia. Così ragionando e sentendomi cullato dall'onda dei ricordi, eccomi sbarcato sul molo, calando dal traghetto per un giro un poco più coordinato che ci consenta di vedere il massimo, anche considerato il non molto tempo a disposizione. La logistica considera soluzione ideale spostarsi subito ad Anacapri per dare un'occhiata dall'alto all'isola intera. Siamo chiaramente fuori stagione, ma essendo il primo maggio, è ovvio che le falangi di visitatori cominciano l'invasione dei luoghi turistici per eccellenza, figuriamoci questo. Infatti bisogna dire che di gente ce n'è davvero tanta. Il nostro pulmino ci scarica sulla piazzetta dandoci appuntamento tra un paio d'ore, così possiamo sguinzagliarci in giro il più rapidamente possibile per guadagnare tempo e spazio e illudendoci di arrivare primi in una corsa dove non ci sono traguardi da raggiungere e alla fine, dovunque vai hai sempre una qualche coda davanti o intorno che ti preme e ti spinge. 

Il paesino è gradevole, pur essendo costituito solo da una serie di esercizi commerciali che vendono paccottiglia varia o generi di conforto a prezzi di affezione. Ci sta tutto naturalmente, ci mancherebbe, ma nel mucchio vale la pena di dare un'occhiata alla chiesa di S. Michele, un piccolo edificio barocco nascosto tra le case che presenta una vera chicca. Tutto il pavimento della chiesa infatti è completamente ricoperto da una piastrellatura di maioliche che raccontano scene del Paradiso Terrestre, disegnate da Leonardo Chiaiese, un mastro "riggiolaro" napoletano che operò da queste parti nel '700,  che si apprezza attraverso un passaggio che percorre la parte alta della chiesa stessa, consentendo una visione completa dall'alto dell'opera, davvero suggestiva e che consiglierei di non lasciarsi sfuggire, dato l'ingresso di soli 3 Euro. La cultura in fondo nel nostro paese è il benefit venduto a prezzo più concorrenziale, forse data anche l'alta quantità di materiale a disposizione. Una passeggiatina per le vie popolatissime del paese ci porta poi fino ad una via che corre in alto tra giardini e negozietti, fino ad un belvedere che ti consente di certificare che, gente o non gente, l'isola è comunque bellissima e le vedute, da ogni parte tu ti affacci, meritano una sosta, uno sguardo, un pensiero, magari dando una leccata a un gelato, che da queste parti sono buoni a prescindere. Riscendiamo poi a Marina grande e ci immergiamo nel punto clou dell'isola, la famigerata piazzetta dove le brioche costano 8 euro o giù di lì, ma io dico che, intanto il prezzo è scritto sulla carta che ti danno e poi se vuoi pagarne uno di euro, vai alla panetteria sotto casa, lì al contrario devi pagare l'ambiente, il sentirti milionario da mungere, l'attimo fuggente che ti mette la mano in tasca e ti succhia giustamente il grano, se no quello che deve pagare l'affitto in piazzetta come campa? 

Invece puoi dare tranquillamente e gratis un'occhiata intorno godendoti le turiste con l'occhio tumido che si identificano con le icone Vip, la gente in cerca di incontri fruttuosi, le aspiranti influencers che si fanno fotografare davanti alle insegne più iconiche, l'importante è poter certificare di esserci stato. Passiamo davanti alla famosa pasticceria Buonocore, dove una coda infinita aspetta un cono gelato da asporto, ognuno aspetta ordinatamente e senza lamentarsi il suo attimo di dolcezza. Noi invece non abbiamo core, appunto, di dedicare un'oretta a questa coda, per buono che sia, ma quella palla di pistacchio, la gusterò un'altra volta. Però il business è questo ricordatevelo, marchio, visibilità, brand, location ed è fatta, la coda si forma spontanea, poi ci vuole anche il prodotto, per carità, ma state certi che è comunque un aspetto secondario per il successo commerciale su larga scala. Poco più avanti il Grand Hotel Quisisana, altro nome celebre e certificato, dall'ingresso monumentale. Certto arrivare qui nei ruggenti anni '60, sbarcando da un motoscafo tra starlettes e divi di nome, deve essere stata una bella emozione, ma noi si prosegue attraverso altri magnifici giardini verso una delle inquadrature più note e smaglianti dell'isola. Superata la Certosa di San Giacomo, con le sue cupole dai richiami arabeggianti si accede direttamente ai cosiddetti Giardini di Augusto (ingresso 1,5 €) da cui potrete gustarvi i faraglioni e la costa adiacente, in tutto il loro splendore. Accidenti saranno pure luoghi notissimi ed abusati, ma che bellezza, tra profumi di resina, pini marittimi e fiori a profusione, c'è davvero da perdere la testa, d'altra parte se tutti gli imperatori romani venivano a farsi ville faraoniche da queste parti, non saranno di certo stati fessi e pertanto anche Dolce&Gabbana e tutti gli altri danarosi VIP che lo hanno fatto, sono alla fin fine solamente gli epigoni del tardo impero. Va beh, torniamo verso il porto slalomando tra i tavolini della piazzetta e vediamo cosa ci riserba il pomeriggio. 


Capri - La piazzetta

SURVIVAL KIT

Capri - Le escursioni da Ischia che prevedono i transfert, il traghetto fino all'isola, diversi servizi a terra, spostamenti, minibus e accompagnatore nei vari momenti sono offerti sia sul web che negli alberghi sui 40 € a persona. Calcolate che a seconda degli orari potrete rimanere sull'isola circa 7 ore, sufficienti per una breve occhiata ai punti principali. Naturalmente nulla vieta che possiate in completa autonomia prendere un semplice biglietto del traghetto da Ischia o dal porto di Napoli o da Sorrento e poi spostarvi autonomamente coi mezzi locali. Basta munirsi di una carta con gli orari di traghetti, bus e navette. 

Capri - Marina grande


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