Ravello - Villa Rufolo - Belvedere - foto T. Sofi |
Devo confessare che, anche se non capisco perché, camminare tutto il giorno sul selciato di Pompei, senza sosta e pure sotto un sole ancora niente affatto cocente, mi ha devastato completamente. Piedi fumanti, colonna vertebrale dolente in più punti, anche sbilenche, spalle scariche e trinciate dalle tracolle, sensazione di essere all'ultima spiaggia. Insomma mente appagata dalla bellezza e dalle pulsioni storico-artistiche, corpo devastato completamente dalla fatica. Allora diciamolo pure, il fisico non regge più, bisognerebbe prenderne atto e non è il gelato al limone cui ho fatto cenno nel nostro ultimo appuntamento che possa lenire gli acciacchi. Quello farà pure piacere, a parte che poi la sete aumenta, ma è che non ce la si fa più. Scriviamolo e andiamo avanti, se possiamo naturalmente, o quantomeno teniamolo a memoria e facciamo piani di volo più commisurati all'età che avanza senza dare scampo e se la voglia irresistibile di conoscenza non si placa, almeno il cervello si attivi per dare limiti possibili. Questo mi ragionavo mentre la macchina filava via liscia e il guardrail della strada scorreva dividendo le ombre della sera che calavano implacabili sulle nostre schiene antiche e stanche. Ma presto la piccola catena dei monti Lattari ci si para davanti e bisogna inerpicarsi ancora un po' per raggiungere la nostra ultima Thule, l'estremo sud del nostro viaggio. Allora forza, ancora un'ultima serie di tourniquet per superare il valico di Chiunzi e poi giù per la stradina che porta verso il mare, tra curve, controcurve a colli segnati da terrazzamenti millenari, coperti di olivi, limoni e viti maritate, insomma la bellezza del paesaggio del nostro sud, delle meravigliose coste mediterranee che olezzano di profumi forti e naturalmente non mi riferisco alle immondizie che comunque qui non appaiono, anzi è tutto piuttosto pulito alla vista.
Arriviamo a Minori, dove ci eravamo accaparrati due stanze, in poco più di un'oretta, prendendocela comoda e il proprietario dell'hotel ci accoglie con la classica bonomia campana, mi fa ricoverare l'auto in un parcheggio, che tanto qui è meglio girare coi mezzi e quindi anche questa pratica è definita, poi ci vengono somministrati tutta una serie di utili consigli su luoghi da vedere, limoncelli da provare e info pratiche su traghetti e tutto quanto serve in questi casi inclusa trattoria casalinga che ti fornisce robba 'bbuona e non ti scanna, tanto per smentire quanti che ci pronosticavano che in Costiera dove vai, sono mazzate. In effetti bisogna essere in grado di scegliere o essere ben consigliati, ma si può mangiare ottimamente a prezzi assolutamente onesti. Le seppioline in umido e gli antipasti misti seguiti da un bel fritto ci hanno rimesso in pace col mondo, hanno contribuito a calmare l'acido lattico nei polpacci e quando mangi bene vai poi anche a dormire tranquillo e disposto ad affrontare la giornata successiva con cuore leggero. Anche la colazione del mattino dopo aiuta, forse perché illuminata da una serie di torte presentate a fette le une vicine alle altre tra le quali la scelta si presenta subito difficile. Imbarazzo comunque piacevolissimo. Ma l'ho già detto che qui in costiera la pasticceria è uno dei punti di forza più eclatante e che bisogna tenerne conto quando si considera l'indice glicemico prima della partenza? Mi sembra di no, allora vi confermo che questo è un punto piuttosto importante e da non sottovalutare se deciderete di visitare questo territorio. E poi via, che queste calorie in qualche modo bisognerà smaltirle e non c'è altra maniera che cominciare a trottare qua e là, almeno cercando di seguire il piano di base che ci eravamo precostituiti. Mi sembra comunque che la scelta di Minori come punto di appoggio abbastanza centrale per poi spaziare in qua e in là lungo la costiera, sia stata abbastanza indovinata e allora vai, cominciamo la fase esplorativa che tuttavia parte sempre da un traghetto per arrivare ad Amalfi, punto centrale da cui poi procedere a raggiera all'intorno.
Si procede quindi col bus che sale fino a Ravello attraverso una stradina tortuosa, ma che ti consente di arrivare fino all'ingresso del paese con grande comodità. Il passaggio d'obbligo è la visita di Villa Rufolo con il suo spettacolare balcone sulla costiera, definito da alcuni il più bel panorama del mondo. Passeggiare in questo mirabile giardino dove si dice Wagner abbia immaginato le bellezze di Klingsor nel Parsifal, ha una particolare valenza. Non puoi rimanere insensibile a una visione del genere, il pericolo è proprio quello invece di rimanerne incantato e restare qui a lungo, troppo a lungo senza sapertene staccare. Il mare lontano sotto di te, le due torri, il chiostro moresco che fanno da quinte alle aiuole fiorite, ti invitano a restare come il viandante di Friedrich, qui davanti all'azzurro del mare invece che al mare di nebbia, ma egualmente estatico, col cuore che rallenta i battiti, la mente che si ferma, il pensiero quasi assente, solo l'emozione che pulsa e che da un lato placa, dall'altro esalta per la considerazione di come sei fortunato a poter essere qui a godere di una visione così bella ed appagante. Accidenti se vale la pena! Pensa a cosa può essere essere seduti qui la sera durante il Festival ad ascoltare una grande orchestra che racconta le vicende dei Nibelunghi davanti a questo palco naturale. Poi esci fuori dopo esserti goduto anche la villa e i suoi interni, le piante ed i fiori e finisci dritto davanti alla porta di bronzo del Duomo, con le sue 54 formelle che raccontano di Santi e di storie della Passione, capolavoro che da oltre 800 anni domina questa piazza circondata di verde. Memorabile è anche il pulpito di Bartolomeo da Foggia con le sue volute eleganti e la cripta che custodisce il museo con i suoi argenti preziosi. Davvero bello, tanto che quando decidi di riprendere il bus per ridiscendere ad Amalfi, ti spiace più per quanto hai lasciato da vedere, altre chiese, altri giardini, altri belvedere lanciati sulla costa, che non per la soddisfazione di quanto hai visto. L'uomo è per sua natura incontentabile, insomma non gli basta mai. E qui ce n'è da dispiacersi!
Villa Rufolo - Ravello |
SURVIVAL KIT
Costiera Amalfitana - Spostamenti - Le località da visitare sono molte; considerate almeno Amalfi, Positano, Ravello, Vietri e Sorrento, senza magari trascurare qualche centro minore ma non meno interessante. Trovato un luogo baricentrico nel quale alloggiare (ottima soluzione Minori) potrete spostarvi in auto, soluzione che sconsiglierei considerate le strade strette e molto trafficate oltre a grandi difficoltà di parcheggio. Diversamente il metodo migliore è il traghetto, con corse molto frequenti, che fanno sosta in tutte le località e possono quindi dare luogo a molti itinerari diversi. Il punto centrale è Amalfi e da qui si va in tutti gli altri luoghi. I prezzi sono accettabili considerata la comodità e le belle viste dal mare. Procuratevi la carta con tariffe e orari. Nel caso si perda la corsa e si debba aspettare troppo per la successiva, c'è sempre l'alternativa del bus, un po' più lento causa traffico, ma che conduce alle stesse mete se pur con tempi un po' più lunghi.
Hotel 7 Bello - Via Nazionale 39 - Minori - 3 stelle a conduzione familiare. Ottima posizione come base per la Costiera. A 150 metri dai traghetti e dalla spiaggetta di Minori. Camere in linea con la categoria, pulite e bene attrezzate. AC, TV, frigo, free wifi in camera. Prezzi variabili con la stagione dai 100 ai 120 la matrimoniale, ci sono anche alcune camere economy (cieche, ma considerando che non ci si sta quasi mai se non per dormire...) a 70 € inclusa ottima e ricca colazione. Grande gentilezza da parte dei proprietari, prodighi di consigli utili e del personale che ama coccolare gli ospiti. Parcheggio coperto 18 € al giorno. Molto consigliabile visti i prezzi della Costiera Amalfitana.
Villa Rufolo - Ravello - Se visiterete un solo sito a Ravello questo è comunque da non perdere - Visita di minimo un'oretta, giardino con spettacolare vista e villa/museo. Ingresso 7 € - senior 5 € - Entrata subito dopo la galleria. A fianco il Duomo.
Duomo di Ravello - il pulpito |
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