Chiesa del Soccorso - Forio - foto T. Sofi |
Forse la sontuosa colazione che ci coccola la prima ora del mattino è parte del tutto, come si dice, se cominci bene il resto segue, ma bisogna proprio confermare che questa isola è un po' magia e po' piacevolezza di vivere, tutto essendo imperniato sul benessere del corpo e di conseguenza dello spirito. Le acque termali che carezzano appunto il corpo, i fumi benefici che dalle profondità della terra salgono a lenire ogni male conosciuto e anche gli altri, che non sono ancora venuti a reclamare il loro diritto a farti stare male, la temperatura deliziosa di questo maggio che pare fatto apposta per far gioire il viaggiator cortese che scopre nuove terre e vuol solamente gioire del bello che lo circonda, l'aria calda ma non troppo, il mare profumato di salsedine, ma soprattutto l'isola che ti circonda con la sua delicata bellezza, tutto contribuisce al piacere di vivere. E allora cominciamo pure con farne un bel giro completo per buttare l'occhio sui suoi panorami più oleografici e pure su quelli più selvatici e nascosti. Lasciamoci andare con il nostro duca Italo, ormai adottato come guida fissa, che un po' ci racconta, un po' ci lascia guardare ammirati quanto ci circonda, con l'occhio stupito dell'uomo della piana nebbiosa del nord, davanti al paesaggio mediterraneo, alla macchia profumata di resine e agli aromi di lentischi e di fiori. Già il castello aragonese, coronamento di una roccia immensa, isola dell'isola, ornata da questa serie di costruzioni che la arricchisce fino alla cima, vorrebbe una visita completamente dedicata, che ti portasse fino alla cima per poi discenderne a poco a poco ogni scala, ogni anfratto fino alla base, per riconoscerne la storia e le sue viste vertiginose, ma capirà, l'ascensore, con la scusa del Covid non funziona e allora, è giocoforza buona scusa per rinviare alla prossima volta, che come ovvio mai ci sarà e pazienza, non si può avere tutto dalla vita. Ci basti la vista dal basso ad immaginarne il resto, Lo vedremo ancora dal mare e per questa volta ce lo faremo bastare, lasciandocelo alle spalle, pure obtorto collo, mentre guardiamo le barche dei pescatori circondate di avventori che si rubano il pescato uno all'altro, cercando di accaparrarsi il migliore.
Il giro dell'isola si fa preferibilmente in senso antiorario, forse per tradizione, forse perché le strade sono strette e ci deve essere una specie di ragione che conduce a scegliere questa opzione, probabilmente per comodità logistica. Così arrivi subito di nuovo al porto dove eravamo sbarcati ieri, e adesso ne apprezzi la forma quasi perfettamente rotonda, quella dell'antico cratere vulcanico, che ti ricorda la natura stessa di questa isola, terra di fuoco antico che da tempo immemore sorgeva dalle viscere più profonde, costruendo e innalzando montagne per poi distruggerle con sconvolgimenti titanici, fuoco che da poco si è chetato, lasciando dietro di sé quella scia di fumarole, di fanghi, di acque bollenti che fuoriescono dal profondo per ricordare gli antichi dei che ancora là sotto abitano e che di tanto in tanto, vogliono ancora dare segno della presenza di sé, con qualche scrollone malevolo che imprime segni dolorosi alla superficie, non più abituata a questi sconvolgimenti titanici. E ne è prova l'ultimo avvertimento nel 2017 che ha sconvolto l'abitato di Casamicciola, lasciando una scia di danni ancora oggi non risolti. Ma qui sulla terra dorata dell'antica Pithecusa, un nome dall'origine incerta, vuoi proveniente dalle scimmie o dalla resina dei pini di cui l'isola è ricca oppure forse dalle anfore che gli artigiani locali producevano in quantità e qualità notevole, il male della terra sotterranea, quella degli dei profondi e malevoli, si preferisce dimenticarla in fretta a favore di quelli che al contrario la amano e la vogliono bella e smagliante e che del tormentato sottosuolo vogliono profittare solo sfruttandone l'aspetto migliore. Questa isola è stata amata davvero da tutti coloro che ci sono arrivati, dai tempi più antichi, fino a quelli più moderni, ricconi, attori famosi e personaggi del jetset che ne hanno fatto luogo di elezione, vivendoci o facendone un buen retiro per i momenti più piacevoli della vita, erigendo, comprando, scambiando ville faraoniche o case magnifiche, erette nei punti più belli della costa a picco sul mare. Basti fermarsi a guardare il panorama dalle costruzioni della villa già della famiglia Rizzoli, oggi passata al comune, davvero una testimonianza di amore per questa terra, così da arricchirla con una dimora sfarzosa sotto tutti gli aspetti.
Ma noi proseguiamo lungo la costa nord, godendo delle formazioni di roccia dai nomi evocativi, fino a Lacco Ameno, più tranquillo rispetto all'animazione di Ischia porto. Così puoi dare un'occhiata alla chiesetta di Santa Restituta con il vicino museo che mostra gli importanti scavi della zona con il suo quartiere ritrovato di botteghe artigianali dove venivano prodotte appunto le famose anfore nell'antichità. Un altro stop a punta Caruso per godere dello spettacolo dell'estremo nord dell'isola e poi pieghiamo giù verso Forio e la sua chiesa del Soccorso, curiosa all'interno per i modellini dei velieri esposti in alto sui pilastri e la statua della Madonna col bastone in mano. Bianca e solitaria arroccata sul promontorio slanciato sul mare che la circonda, la costruzione, pur nella sua semplicità, mantiene quel fascino dei luoghi di culto e di pellegrinaggio, dove convergono i credenti in cerca di grazie necessarie o di miracoli che solo la fede crede realizzabili. Il Crocifisso taumaturgico, trovato tra le acque e proveniente da una nave naufragata nel '500 su questo scoglio, ne è l'immagine e il richiamo che rivolge chi fin qui arriva a chiedere qualcosa, è come sempre, avvincente, nella sua ingenua prova di fede. Tu puoi consolarti invece nella vista dello splendido mare alle spalle della costruzione bianca, dalle mura inclinate come le spalle dei postulanti e dalle scalinate ornate di maioliche che che si aprono in avanti come braccia accoglienti. Più in basso grandi spiagge per accogliere i vacanzieri e poco più in là il vasto spazio del Poseidon, moderna versione del gusto termale, che pur venendo dal passato, necessita oggi di una moderna versione di parco giochi dove il tema è il corpo e i trattamenti da farsi perché questo possa provare tutte quelle sensazioni di benessere che sono ormai universalmente riconosciute al trattamento con queste acque, questi fanghi, questi effluvi tellurici che emergono benefici dal ventre di madre terra. Sostate in questo mondo di delizie almeno per un giorno intero se potete per ritrovarvi rigenerati e come nuovi.
Il fungo |
SURVIVAL KIT
Hotel Bellevue Benessere & Relax - Via Morgioni 95 - Ischia - Ottimo 4 stelle con doppia piscina di acqua termale deliziosa (accappatoio 7 €). Camere belle e rinnovate di recente, bene arredate. TV, AC, Frigo, free wifi in camera, comodo parcheggio. Preferire le camere al 4 piano, le migliori. Prezzi variabili con la stagione, ma le offerte sono molte specie con mezza pensione. Colazione sontuosa. Personale gentilissimo e prodigo di consigli utili. Altro punto di forza, nelle pensioni complete o nella mezza pensione (suggerita), si mangia benissimo, con buona scelta e piatti davvero buoni. Unico neo è un po' distante dal centro, più o meno un km. ma è a disposizione una navetta gratuita ogni ora, d'altra parte la zona è tranquilla e silenziosa.
Villa Rizzoli |
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