giovedì 11 agosto 2022

Un tour d'Italie 21 - Procida

Corricella - foto T.Sofi

 Un grande mistero della vita è rappresentato dal fatto che gente (come me) che di norma fa colazione con un caffè e basta, quando si trova in un qualunque albergo, mangia come un lupo a partire da formaggi, salumi, dolciumi di ogni sorta, frutta, prugne California e almeno tre croissant che, capirà sono così fragranti e delicati, ancora caldi che fai fatica a non prendere il quarto, per non parlar delle uova strapazzate. Naturalmente le lamentele salgono alle stelle, basta guardare i commenti di Tripadvisor se "la colazione è banale e con prodotti preconfezionati", "niente marmellate e yogourth fatti in casa" ,"lo squacquarone non era freschissimo" e altre piacevolezze del genere. Eppure vi assicuro che funziona così e mentre si ingurgita l'ultima "fettina" di torta o di crostata, nessuno si cura della glicemia che sale alle stelle, tanto poi a casa entreremo in dieta stretta. Qui al nostro H. Belvedere Bellevue & Relax, lo dice la parola, si va giù di sfogliate e briochine come se non ci fosse un domani e quindi questa precisazione è decisamente oziosa, tanto la giornata del turista è impegnativa e faticosa, dunque si smaltirà via facendo. Tanto per cambiare oggi oggi, nel pacchetto tutto compreso che veniva offerto nella più classica delle occasioni del fuori stagione, abbiamo previsto una gitarella a Procida, che è proprio a un tiro di schioppo, venti minuti di barcone e sei già lì, che tanto si vedeva pure dalla tua finestra. Bisogna dire che questa, forse la più bella delle isole del golfo, per i suoi borghi colorati che formano come un arcobaleno davanti al porticciolo, dove alla fonda dondolano decine di barchette di ogni tipo. L'isola decisamente più piccolina di Ischia, è caratterizzata da stradine strette e contorte, per cui muoversi attraverso il traffico che si inerpica verso la dorsale isolana, è una continua ricerca del passaggio giusto, nell'attesa che ad ogni strettoia si faccia avanti chi ne ha diritto secondo codici di comportamento consolidati nel tempo. Così c'è tutto il tempo di osservare con calma la bellezza delle antiche case, i borghi rinserrati attorno a piccole chiese, i minuscoli frammenti di vigna, le siepi di fichi d'india, tra lo sfrecciare delle motorette che meglio riescono ad insinuarsi tra le auto ed i pulmini. Insomma un procedere piacevolissimo fino alla sosta in alto davanti al Palazzo d'Avalos, ex carcere fino al 1988, di cui ricordo bene le scene girate da un Sordi in forma spettacolare in Detenuto in attesa di giudizio, che si svolgeva anche in questo sito. 

Il palazzo è piuttosto tetro, come si confà per altro all'essere stato appunto luogo di detenzione, ma la posizione in uno dei punti sommitali dell'isola lo rende uno spettacolare punto di osservazione. Da lì a pochi passi, fatta una salitella si può accedere alla chiesa di San Michele Arcangelo al centro del borgo di Terra Murata a cui si accede attraverso due porte, preparate per la difesa contro i consueti attacchi saraceni che evidentemente erano per queste zone frequenti e temutissimi, a cui si può accedere in una sorta di visita guidata a prenotazione. Comunque riusciamo ad penetrarvi in modo rocambolesco, non si capisce se facendo o no una sorta di coda se prenotati oppure senza coda se non prenotati ma senza guida. Comunque l'interno è abbastanza interessante e ci facciamo un bel giro osservando le diverse statue, i 17 altari e la statua dell'Arcangelo che difese gli isolani appunto dalle invasioni più terribili dei pirati e che viene portata in processione ogni anno. Ma per la verità la parte più interessante di questa zone dell'isola è proprio la terrazza panoramica che consente una veduta spettacolare sulla sottostante Marina di Corricella con la sua sfilata di casette multicolori di fronte al meraviglioso mare procidano, che è stata immortalata soprattutto nel film Il postino. Io direi che una visita all'isola vale la pena in special modo per questo colpo d'occhio spettacolare, una delle cartoline italiane più famose del mondo che ci consente di fare la nostra porca figura tra i più bei panorami mondiali. 

Avresti voglia di rimanere qui a lungo, soprattutto per piantarti nella mente l'immagine, in modo che rimanga il più a lungo possibile indimenticata, cerchi di esplorare i particolari lontani di ogni casetta, scandita dai diversi colori che ne fanno un caleidoscopio di cristalli che splendono al sole. Le figurine lontane di chi passeggia sul lungomare, la sfilata delle barchette dei pescatori allineate sul molo, i dehors dei ristoranti e dei bar che a loro volta colorano i marciapiedi, un colpo d'occhio magistrale che daresti d'ispirazione ad uno di quei vedutisti napoletani che facevano impazzire gli inglesi del Gran Tour. Intorno, sulla spianata, i resti dei carri preparati per la grande processione, con le loro statue di cartapesta dorate e d'argento, angeli, santi e madonne, fermi lì, come in attesa di partire per il loro giro di onore dopo un anno di attesa. Scendiamo finalmente al porto ad aspettare l'aliscafo di ritorno, ma forse questo è un luogo dove varrebbe la pena di ritagliarsi addirittura qualche giorno per girolare un po' tra questi borghi antichi, dopo che l'ultimo traghetto ha lasciato l'isola e le ombre della sera la lasciano di nuovo alla proprietà dei residenti, che di certo se ne staranno seduti davanti al molo a parlare di come il mare era più pescoso una volta o dei tempi d'oro quando arrivava questa o quell'altra celebrità. Oppure chissà prosaicamente se ne staranno a fare i conti di quanto hanno speso i turisti della giornata. In fondo così deve girare il mondo e non c'è nulla di male in ciò. Io intanto che aspettiamo, mi mangio un bel gelato al pistacchio e guardo anch'io il mare e cerco di respirare a fondo quest'aria di vacanza. Al molo intanto, c'è una Marisa Laurito in splendida forma che distribuisce autografi a tutti quanti la circondano;. sembra che abbia appena finito un film, che ci volete fare, questo rimane sempre un set assolutamente eccezionale. Contemplando la scia dell'aliscafo, al ritorno la sagoma ormai scura dello scoglio di Vivara, scorre alla tua sinistra, quinta di fondo dello spettacolo che si è appena concluso.

Palazzo di Avalos


SURVIVAL KIT

Gite a Procida - Da Ischia esistono molteplici possibilità, che sfruttano i numerosi traghetti ed aliscafi che vanno da un'isola all'altra per fare un giro in completa libertà. Al porto tutte le  informazioni su orari e prezzi. Da ogni albergo inoltre si organizzano ogni tipo di tour che comprende di norma la presa in albergo, il traghetto, un giro in minipulmino della durata di qualche ora che vi porterà nei vari punti topici dell'isola, un po' di tempo libero e ritorno. Organizzatevi come meglio credete, ma se siete a Ischia, un salto a Procida non potete assolutamente perderlo.

Carri per la processione

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