venerdì 12 agosto 2022

Un tour d'Italie 22 - Intorno ad Ischia

Turisti - Ischia


 Certamente quando sei nel sud dell'Italia, ti devi preparare ad unire alla vacanza d'arte e di paesaggio a quella dell'aspetto gastronomico. Non che al nord si mangi male, per carità, per noi piemontesi poi, la cucina è un vero e proprio culto, ma quaggiù ogni volta che ti avvicini al desco è sempre una sorpresa piacevole. Così la cena di gala che alterna spigola marinata ad un delizioso risotto al rosmarino, seguito dai paccheri, perché se no è poco e dai filetti di orata, non poteva terminare che con il più classico e delizioso dei babbà e lo scrivo volutamente con tre B, un po' perché questa è la pronuncia reale e poi perché è davvero uno dei must campani a cui non si può e soprattutto non si deve rinunciare, tanto che ho dovuto approfittare di una razione doppia che il simpatico caposala non lesina ai ghiottoni che lo sanno apprezzare nel dovuto modo. Già perché domani è prevista la gita in barca che circumnavigherà l'isola e siccome si starà fuori tutto il giorno, ci sono forti probabilità che dovremo mantenere una dieta scarsa e rigorosa, considerando che saremo in mare. D'altra parte è vero che la notte porta consiglio, ma dato che questo giro era previsto dal pacchetto Piemonte Vacanze, certo non si rinuncia a nulla. Ecco infatti che opportunamente colazionati, corriamo a prendere posto sul pulmino che ci scorrazzerà fino al porto di Forio dove è in attesa la nostra goletta a vele spiegate, per modo di dire naturalmente, in quanto si sa che il motore è più costante del vento instabile e in Italia è noto che non è stabile neppure il governo, figuriamoci il resto. Dunque, presto che è tardi, ecco che ci accoglie il capitano, scelto evidentemente perché ha la faccia da Capitano Findus, anche se di certo per questo non solo per questo motivo avrà superato il casting, che subito dopo l'accensione dei motori, dà il via all'aperitivo, si sa un prosecchino non si nega a nessuno e le bruschette che seguono, su un buon pane abbrustolito e ricoperto di pomodoro fresco, mettono allegria, ma che goduria fare il turista standard. 

Si comincia bene, anche se oltretutto tocca consolare i soliti due francesi, già reduci dal giro di ieri, nel quale non avevano capito nulla, anche se poi c'era poco da capire, ma solo da guardare e godere, che alla prenotazione si erano tanto raccomandati di avere la guida francofona, essendo carenti in ogni altra lingua che la propria. Per fortuna me li accozzo io e gli racconto un po' di cose, rasserenandoli subito. In fondo basta dire due parole in maniera convincente e le persone si sentono subito rasserenate e si godono la giornata e in fondo questo è anche la mission di noi tuttologi di mestiere, essere credibili nella chiacchiera anche se si parla a vanvera, se le risposte sono troppo rapide e capisci assai poco, basta assentire compitamente facendo mostra di aver capito perfettamente e rimanere sul generico e così i fondi del PNNR te li danno senza problemi, state tranquilli. Comunque il nostro barcone con il suo carico dolente di una ventina di turisti domenicali, anche se era di sabato, tutti predisposti a credere ciecamente agli ordini del nostro capitano, purché continuasse a fornire bottiglie di prosecco, prende il largo senza problemi, il mare è un olio e la costa che si snoda di fronte a noi è così spettacolare che te ne potresti anche solo a stare lì a guardare e basta e già il giro varrebbe la pena di essere fatto. Passiamo la spiaggia di Citara e doppiamo punta Imperatore e tutto diventa roccia viva con i suoi strapiombi e scoscendimenti illuminati dal sole. Le calette e le grotte si succedono nel nostro lento andare e le soste sono frequenti, un po' per ammirare il paesaggio stesso, un po' per concedere a chi lo desideri e francamente l'acqua deve essere piuttosto frizzantina, ma i coraggiosi non mancano, l'occasione di calare nel gommone per fare il bagno. 

Tanto per ingannare il tempo di attesa, arriva una generosa impepata di cozze che, diciamo pure la verità, aiuta la meditazione gastrica. I due francesi sono piuttosto attempatelli in verità, lei ha due gambe gonfie come zampogne, lui cerca di aiutarla negli spostamenti, ma si sa il passo marinaro è di pochi, riescono per fortuna a trovare un posto comodo a poppa proprio davanti al tavolo dove arrivano le  pentolate  di viveri di sussistenza e mi pare che le cozze e il vino bianco a corredo, ravvivino il loro umore, così da farli sorridere alla vita che di cozze sicuramente gliene avrà proposte altre in passato. Ancora avanti, il sole ormai è forte e riscalda le schiene dei tardigradi imbarcati. Un'altra grotta, qualcuno salta sul gommone, la conquista e poi torna a nuoto, sono due americane dalla gioventù sfacciata ed esibita col piacere di chi se lo può permettere. Le scambiamo cedendole alla barca di Pietro il pescatore, che trova di certo più conveniente questo tipo di pesca a quella che lo aveva preparato la generazione precedente. Comunque dopo aver sguazzato un po' ed aver penetrato i recessi della grotta tornano e ci vengono restituite. L'anziano guarda e invidia, però alla vecchiaia ci è arrivato e cerca di consolarsi con questo pensiero, al limite cerca di affogare il disagio approfittando delle due pentolate di pasta pomodoro e basilico, seguite da quelle alle vongole, che emergono dalla cambusa suscitando fuochi d'artificio di approvazione da parte di tutta la ciurma al completo che, mi pare, non sembra tirarsi indietro di fronte a nessun sacrificio, se proprio necessario, anzi pare che l'apprezzamento sia unanime e dopo poco il contenuto dei padelloni è stato spazzolato quasi del tutto. 

C'è rimasto ancora qualcosa per le americane, che comunque non fanno le schizzinose con la pasta e mi pare che anche la vongola attiri. Il tempo scorre lento e la goletta nel suo andare culla piacere e sonnolenza, mescolandole coi profumi del mare; i marinari hanno un'aria sonnolenta ma consapevole e l'occhio gigione di chi la sa lunga e ne ha già viste tante. Al successivo stop davanti ad una piccola baia segreta, ecco apparire un mastellone di fragole condite, assolutamente deliziose, anche per finire il vino, capirà mica si possono lasciare i bicchieri pieni. Mentre compare la sagoma nera della rocca del castello Aragonese, che imponenza vederlo dal mare, è finalmente il momento del caffè che arriva fumante e del limoncello, ci mancherebbe non ci fosse questo che è un po' il marchio obbligato del golfo. Lo circumnavighiamo del tutto ammirandone da vicino le balze scoscese, i muraglioni delle costruzioni più ardite, le scalinate erte che appena si intravedono, mentre le case del porto si avvicinano. Procediamo ancora di conserva, consci che prima o dopo arriveremo al molo, anche se non sarebbe male rimanere ancora a lungo a guardare l'isola dal mare, come quei naviganti sempre in bilico tra la voglia di tornare a casa dalle loro donne vestite di nero in attesa sulla riva e il desiderio di ripartire per trovare luoghi nuovi e nuovi amori e che in fondo a terra, con i piedi fermi, senza sentire quel costante dondolio dell'onda, non si trovano mai bene abbastanza. Vai capitano, mio capitano, che domani avrai un altro gruppetto di scalcagnati cannotteros, da trasbordare attorno alla tua isola, potrai sentire altri gridolini di stupore alla vista delle bellezze che mostrerai loro, mentre il tuo occhio birichino correrà, anche se abituato, sulle bellezze più fresche che ti circonderanno. Noi invece esseri raminghi e pellegrini riprendiamo la strada del monte che la piscina calda ci aspetta con il suo tiepido abbraccio.

Un capo


SURVIVAL KIT

Giro sulla goletta Joya - Una delle diverse offerte per fare un giro dell'isola dalla parte dle mare. Potete prenotarlo su internet o direttamente nei vari alberghi. Spesso viene offerto come plus nei pacchetti scontati delle varie offerte. Il giro costa 60 € a persona, parte dal molo di Forio (navetta per l'hotel inclusa), dura in genere dalle 11 alle 17, con offerta di diversi piatti durante il giro. Frequenti soste per il bagno o per vedere la costa. Sicuramente una giornata molto piacevole che vi consiglierei. Anche se questo mi sembra uno dei più appetibili ci sono un sacco di altre escursioni proposte da diversi siti come ischiaescursioni.it su cui potrete dare un'occhiata per ispirarvi.

Il capitano


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