venerdì 8 dicembre 2023

Corea 17 - Gyeongju, la città museo

Museo nazionale - Gyeongju - Corea del sud - ottobre 2023

 

Giardini

Avevo programmato una mattinata tranquilla in attesa di prendere il pullman di mezzogiorno, ma alla fine se ne va tutta in perdite di tempo. Al Mammoth c'è una coda fuori di almeno  un'ora, evidentemente i famosi panini al formaggio fanno talmente gola che tutta la città si affolla qui davanti prima che siano finiti. Detesto le code, figuriamoci se devo rimanere in piedi per fare colazione! Così facciamo un giro in centro per trovare una soluzione alternativa, anche se meno glamour. Tuttavia con mia meraviglia è tutto chiuso e va bene che non sono ancora le nove, ma qui la gente si sveglia tardi evidentemente, eppure è lunedì, ma qui non si lavora? Alla fine ai margini del centro troviamo un Paris Baguette, l'altra catena che la fa da padrone in questo campo ma qui ci incorniamo subito nella addetta più antipatica che mai potevamo pensare di incontrare in questo paese dagli occhi gentili. Fa fatica a rispondermi e sempre con gli occhi bassi, finge di non darmi retta affaccendata come vuol far sembrare nel disporre i vassoi che stanno arrivando dal retro. O si è svegliata col piede storto o ha litigato col moroso, tertium non datur. Comunque niente briochine tanto per partire male, allora prendo un paio di muffin al ciocclato asciutti come la segatura e quando noto che alla richiesta dello zucchero per i cappuccini (qui devi sempre chiederlo se non non te lo danno) mi ha dato solo una bustina, cerco di averne altro ma mi fa aspettare di nuovo il mio turno. 

Nel museo

Si sarà offesa perché non ho voluto la cannella. Mi contento comunque gli occhi ammirando la spettacolare sfilata di torte coloratissime che fanno bella mostra sugli scaffali e vado oltre. Comunque alla fine espletiamo la pratica e usciamo per tornare in albergo a far su i bagagli. Intanto la giornata si dispiega e andiamo a prendere il bus che va fino alla stazione, dove arriviamo con  largo anticipo. Così quando parte con puntualità svizzera alle previste 11:50, la mattinata se ne è belle che andata. Affondo il corpaccio già esausto nell'imperiale e comodissimo sedile lux e mi consolo con il paesaggio che, complici le bellissime giornate di sole, diventa sempre più bello man mano che procediamo verso sud. L'autostrada serpeggia nei fondovalle e le colline diventano montagne sempre più alte, circondate dai terrazzamenti delle minuscole camere delle risaie. Sembra un paesaggio balinese per la verità e non disturbano neppure le piccole mietitrebbie semiautomatiche che cominciano il loro lavoro negli spazi piuttosto ridotti come dimensioni e ormai privi di acqua. Arriviamo a Gyeongju in perfetto orario come qui è consuetudine e vado espletando subito la pratica con l'acquisto in stazione del biglietto per la tappa successiva, sistema ormai collaudato e che funziona perfettamente. Anche il taxi ci porta all'hotel in un attimo, siamo vicini e su un corso di grande scorrimento. 

Il parco dei tumuli

Purtroppo, come di consueto per questa categoria di sistemazioni, la struttura non è presidiata 24 ore e il tizio tuttofare (responsabile, gestore e sistematore delle stanze nello stesso tempo) arriva, come previsto, solamente alle 15, quindi tocca aspettare nella hall, prima di sistemarci e decidere il programma per il resto della giornata. I tempi morti sono il nemico principale del turista disorganizzato e ti mettono subito di cattivo umore perché vorresti sempre sfruttare al massimo la giornata e un'ora persa è una cosa in meno vista, anche se poi, stare un po' seduti a tirare il fiato, computanto carte e app, per organizzarsi al meglio non è poi un gran danno, oltretutto sorbendosi un delizioso espresso fornito gratuitamente dalla macchinetta a disposizione degli ospiti. La cosa per cui la città è nota e turisticamente praticatissima, che la fanno definire un vero e proprio museo a cielo aperto, sono le famose tombe a tumulo della dinastia Silla che si trovano dappertutto in giro e nei dintorni della città stessa ed in particolare nel grande parco che occupa quasi tutto il centro della città ed è meta oltre che di torme di visitatori anche di tutti gli abitanti che qui vengono a trascorrere le giornate festive o passeggiano alla sera a godersi la bellezza delle fioriture stagionali e i magnifici tramonti. 

Corredo funebre

Decidiamo comunque di cominciare con il museo archeologico che è un'altro dei vanti cittadini e probabilmente il più ricco della Corea. Dopo una bella ed inutile sgambata per arrivare al parco, cediamo di schianto e approfittiamo di un taxi per non fare ancora altrettanta strada, visto che il tempo non è molto. Il museo è davvero ricchissimo e molto bello, evidentemente progettato con moderni criteri, gli oggetti esposti con begli spazi e non affastellati e con una illuminazione coinvolgente, come si conviene ai criteri moderni. Mi ricorda molto l'Egizio di Torino. Molti pezzi, specialmentie in pietra o per le loro grandi dimensioni sono esposti nel giardino esterno che ti puoi gustare nelle passeggiate tra un padiglione e l'altro. ma è soprattutto nella spettacolare sfilata degli oggetti in oro massiccio, soprattutto gioielli, diademi e altri orpelli trovati nelle tombe circostanti, inclusi i finimenti dei cavalli reali sepolti con i loro padroni, che trovi la ricchezza straordinaria di queste esposizioni e che raccontano bene, con la loro raffinatezza senza pari, il livello artistico raggiunto da questo popolo tra il 600 ed il 900 dopo Cristo. Opere di estrema precisione e risultato di oreficeria finissima, filigranata in particolari da apprezzar con l'uso di una lente, frutto diel lavoro di artigiani artistia a tutto tondo che lasciano senza fiato. 

La campana

Tutto attorno, quasi a contrasto, i prati ricoperti di un tappeto di umili fiorellini viola pallido ti immergono in una atmosfera magica, mentre percorri il ponticello che collega le due rive del fiumiciattolo che attraversa tutta l'area. Ti fermi sotto il tempietto che ospita la grande campana di bronzo e ti aspetti che da un momento all'altro il grande tronco legato al soffitto venga liberato per percuoterla con un dolce rintocco, che invece secondo la leggenda si muterebbe in lamento che si dice uguale a quello del bimbo sacrificato al momento della sua fusione. Storie terribili che vogliono raccontare momenti di un passato che si vuole sempre rappresentare come oscuro e feroce, quasi che il presente invece sia sempre un susseguirsi di piacevolezze. Ma da questa ombra triste vieni subito liberato se continui a passeggiara tra laghetti ed aiuole fiorite che ti danno continuamente la sensazione di stare in un luogo la cui gente ama la bellezza, quella gentile e non sguaiata, quella che si apprezza nelle piccole cose, poco appariscenti, ma scelte e disposte con cura, da sfiorare con le dita senza rovinarle, senza sporcarle. 

Nel museo

Ecco perché tutto intorno sembra sempre pulito ed ordinato anche se i cestini per la spazzatura sono rarissimi e non sai dove buttare i residui, ma anche tu come gli altri allora te li tieni in mano e te li porti a casa, perché l'esempio è contagioso, diventa una abitudine che tutti seguono, perché così si sta meglio, senza che sia una imposizione. E' questo sentire generale che migliora la qualità della vita, forse il più importante, anche se non solo questo naturalmente. Lo dirò spesso nel corso del mio raccontare, ma se dovessi definire questo paese con un solo aggettivo, questo sarebbe "piacevole". Ecco questa sensazione di tranquilla e gradevolissima piacevolezza ti accompagnerà sempre quaggiù, questo almeno è quello che ho provato io e che ti fa completamemte dimenticare che sei nei pressi preoccupanti di un confine tra i più incerti del mondo, con missili nucleari sempre puntati verso le tue città ed una situazione militare che dovrebbe al contrario generare inquietudine senza fine. Forse quaggiù la gente tutta, è ormai vaccinata contro queste contrarietà che vi assicuro, non tu non le conoscessi, non avvertiresti minimamente. 

Corredo funebre

SURVIVAL KIT

Corredo

Bus Andong - Gyeongju - 7.000 W a testa. Partenza alle 9:00 in pratica uno ogni ora. Bus 110 o 111, dal centro per la stazione in una mezz'oretta.

Hostel Dahyun - 12, Wonhwa-ro 340beon-gil, Gyeongju Molto nuovo e quindi pulitissimo. Struttura di tre piani posta in una strada laterale rispetto alla direttrice che porta al parco dei tumuli dove fermano tutti i bus. Molto silenzioso. Quindi abbastanza comodo anche se un po' fuori dal centro. Suggerisco di muoversi con i taxi per raggiungere i punti topici in città, che comunque stanno sempre attorno ai 5000 W, per evitare lunghe scarpinate inutili. Camera minuscola come al solito in linea con la classe di sistemazioni, ma immacolata e fornita di tutto. AC, TV, Frigo, wifi in camera, phon. Servizio molto apprezzabile, la disponibilità nella hall comune di macchinetta per caffé in diverse tipologie e come sempre di acqua gelata o bollente per il thè. Dato che al mattino la struttura non è  presidiata fino alle 15:00, orario del checkin, la hall dispone di appositi armadi con serratura dove lasciare i bagagli ed andarsene in giro; servizio gratuito molto comodo. Addetto molto gentile. Doppia con letto queen a 32 € a notte. Buona soluzione distante pochi minuti dalla stazione dei bus (in taxi 5700 W). Consigliato.

Tegole antiche


Gyeongju National Museum - Posto al confine del grande parco delle tombe reali, è uno dei più interessanti del paese. Ben disposto e in continuo ampliamento, racconta con reperti eccezionali tutta la storia archeologica del paese con particolare rilevanza ai ritrovamenti degli oggetti d'oro e della vita comune delle tombe a tumulo reali del periodo Silla, dove re e regine venivano seppelliti con ricchissimi corredi. Le statue maggiori e altri reperti sono anche esposti all'aperto, Ricchissima e molto ben fatta è la docunmentazione illustrativa ed i filmati che raccontano le collezioni. Dedicategli almeno un paio di orette che ne vale la pena. 10- 18, Gratuito.

Fioritura

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Antica pagoda

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