venerdì 3 novembre 2023

Corea 5 - Per le vie di Insadong

Insadong - Corea - ottobre 23
 

Parchi urbani

Intanto l'oscurità comincia a prevalere e la passeggiata attraverso le scalette ed i vicoli del villaggio Bukchon ci hanno riportato verso il corso principale bordato di grattacieli avveniristici, sul quale fluisce il traffico della grande città. Di fronte a noi comincia il grande quartiere di Insedong, uno dei cuori pulsanti, forse il più tradizionale di Seul che si sviluppa attorno ad una lunga via pedonale che porta appunto lo stesso nome. La strada è piena di gente che cammina, chiacchiera, entra ed esce dai locali e dai moltissimi negozi che fanno del quartiere un immenso mercato nel quale passare la serata. Qui cominci a prendere dimestichezza con la tipicità dell'offerta commerciale coreana. E' incredibile la quantità di negozi che offrono oggettini strambi, gadget dall'uso incerto, ornamenti di varia natura, accessori da appendersi a borse, scarpe, cover da telefonini e robine varie, diciamo di utilizzo compulsivo e non di reale utilità, che tuttavia sono pieni di gente (giovane) che guarda, sceglie, prova, compra. Prevale soprattutto l'ornamentazione costituita da faccine di personaggi di cartoni animati orientali, animaletti immaginari, da incollare dovunque, su scarpe e oggetti di altro uso, vestiti, capelli, quasi che un qualunque oggetto fosse povero e spoglio se non gli si appiccica su un babacio con la faccia di Pigaciu e compagni. Poi trionfano i negozi dedicati alla cosmesi ed alla cura del corpo che risultano in  numero assolutamente abnorme rispetto alle altre città del mondo, ma su questo faremo  un discorso a parte perché in questo quartiere, il settore non è completamente dominante come in altri. 

La passeggiata

Il tutto all'insegna di una grande modernità anche tecnologica e di design. I negozi di abbigliamento al contrario, pochi come numero, sembrano piuttosto dimessi e al di là di qualche marchio internazionale non propongono materiali qualitativamente in linea con il resto. Poi, oltre alle molte bancarelle di cibo di strada, e questo sarà il tratto comune di ogni quartiere di cosiddetta movida in tutto il paese, che impazzano offrendo le specialità tipiche coreane, tutto il resto sono locali, sale da thé, pasticcerie di cui scopriremo il paese è ricchissimo e ristoranti. Non dobbiamo dimenticare che siamo in Asia e uno dei tratti comuni distintivi di questo continente è che alla gente piace moltissimo mangiare fuori in compagnia e a tutte le ore, per cui la consuetudine ordinaria è che trovi roba per tutti i gusti e per tutte le tasche, ma soprattutto trovi sempre il pieno di gente che mangia allegramente, non chiassosa per carità, ma di certo apparentemente spensierata. Rispetto ad altri paesi mi sembra che qui l'abitudine sia di non tirare troppo tartdi e quindi potrà capitarvi di trovarvi in difficoltà dopo le 8/8:30, perché i locali cominciano a chiudere. Tuttavia è davvero piacevole passeggiare in questa confusione ordinata, facendo lo slalom tra la gente che entra ed esce dai negozi, le ragazze pigolando felici con le mani piene di pacchetti e sacchettini e i ragazzi che le accompagnano senza perdere d'occhio l'onnipresente telefonino. 

Lungo il CheonggyeCheon Stream

In ogni caso dovunque la sensazione di una certa serenità spensierata e di una generalizzata buona capacità di spesa, non vedi tracce di povertà conclamata in giro, mendicanti o gente che dorme in strada, ma soprattutto un chiaro senso di sicurezza. Qualche macchina della polizia di tanto in tanto presidia un angolo, ma hai davvero la sensazione, e ne avremo sempre di più la conferma durante tutto il nostro soggiorno, che non si avvertano grossi problemi di ordine pubblico. Dopo aver vagato a lungo per le strade del quartiere che intanto sono attraversate dai profumi della carne grigliata che escono dai molti ristoranti specializzati, attraversiamo la grande arteria Jongno-ga che lo delimita a sud, passando di fianco ad un altro piccolo parco cittadino, il Tapgol, che, come molti altri, si è sviluppato attorno ad una pagoda, la Wongaksa, antica e ben protetta da una incastellatura di vetro. Più oltre la città si è sviluppata di recente e le grandi strade di scorrimento sono bordate da una selva di grattacieli dalle linee ardite e molto piacevoli. Qui vedi la città nuova, la progettualità di costruire secondo un piano comune che non tralasci la gradevolezza dell'aspetto generale. E questo lo noti dalla soluzione messa in atto quando è stato progettato il recupero dell'area stessa. Infatti, tutta la zona era percorsa da un corso d'acqua che fungeva da collettore delle acque reflue ed era stato interrato nei decenni passati, quelli del boom economico delle cosiddette tigri asiatiche. Ora tutta questa area è stata recuperata ed il corso d'acqua, con le sponde trasformate in percorsi pedonali, attraversate da ponticelli e zone di sosta, è diventato una piacevolissima area di svago e di passeggiate, specialmente alla sera in estate quando la gente esce in cerca di refrigerio, in quanto qui sembra faccia molto caldo. 

La cascata

I locali attorno, piuttosto eleganti e nuovi, contribuiscono a rendere il luogo particolarmente attraente per passare una serata fuori. Il rio termina, anzi per la verità inizia, con una scenografica cascata che esce dal ponte che delimita una grande piazza, dove un palco ospita ogni sera qualche esibizione o spettacoli di artisti locali. Questa è una costante comune che troveremo sempre in giro per il paese. Dovunque trovi sempre palcoscenici piccoli o grandi che ospitano gli spettacoli più vari, a partire dai più classici in costume, alle esibizioni di gruppi giovanili che, al momento sono un altro dei grandi movimenti musicali in cui il paese si è buttato a pesce, dai cosiddetti K-pop del Gangnam style ormai noti in tutto il mondo, al rock coreano e a tutta una serie di melodici, tanto per contentare tutti i palati. Percorriamo tranquillamente la passeggiata lungo il fiumiciattolo, mentre sui muraglioni che lo bordano, scorre, illustrate in una specie di mosaico piastrellato, una infinita teoria di figurine a piedi e a cavallo, di una famosa processione compiuta da un grande principe della dinastia Joseon. Cascatelle di acqua sgorgano ai lati e ingrossano il rio, mentre ci avviciniamo alla Plaza terminale. Imboscate tra la vegetazione, complice le ombre della sera, coppiette di innamorati si guardano negli occhi, senza, a dire il vero, scambiarsi vere e proprie effusioni, che su questo piano, mi pare di capire che da queste parti regni una certa qual pruderie che impedisce di lasciarsi troppo andare in pubblico. Sul palco intanto si sta esibendo un gruppo scolastico di una locale università, che mostra uno spettacolo tradizionale con bellissimi costumi dalle larghe maniche a sbuffo che volano nell'aria ad ogni giravolta, nella più consueta tradizione orientale. 

Lo spettacolo

Rimaniamo subito accalappiati e ci sediamo a godercelo tutto fino alla fine. Anche queste cose ti danno una generale sensazione che ci sia in ogni cosa organizzata una certa qual attenzione al bello, alla forma, al design e anche vedere questi costumi antichi che disegnano acrobazie sotto le linee sinuose degli altissimi grattacieli di cristallo che ci circondano, dà un segnale sulla tendenza che ritroveremo come costante alla base di ogni manifestazione o espressione artistica a cui ci capiterà di assistere. Intanto il tempo passa in fretta e con la notte rinfresca parecchio. Bisogna tornare verso casa e magari buttar giù un boccone. Sarà il colpo di freddo improvviso o le porcherie che ho mandato giù in aereo, ma mi prende un certo smottamento improvviso. Per fortuna che un altro degli importantissimi meriti che vanno ascritti ai Coreani, è l'aver disposto una presenza costante e numerosissima di gabinetti pubblici, che troverete ad ogni angolo di strada, metro o stazione che dir si voglia, naturalmente pulitissimi e ordinati, anche se non con la ossessività giapponese. Risolta così felicemente la pratica, finiamo in una piccola bettola che serve principalmente carne grigliata, che poi scopriremo essere uno dei cibi preferiti dai Coreani e che quindi risolve ogni problema, funzionale per ogni palato salvo quello dei vegetariani e pazienza per loro. Una ottima bistecca grigliata da 200 gr con mais e cipolle e gli onnipresenti e obbligatori Kimchi, la base della tavola coreana, di cui parleremo poi diffusamente, con un brodino finale che come si dice in Piemonte disnausia, il tutto a 26.000 W in due e siamo pronti finalmente per guadaglarci il letto dove, dopo quasi 32 ore, crolliamo finalmente come corpo morto cade.

Insadong

SURVIVAL KIT

Quartiere Insadong - Dal nome della via pedonale che lo percorre, è un interessante quartiere dove è possibile passare la sera tra locali, negozi e bancarelle. Più tradizionale dei suoi omologhi forse più modaioli, contiene un po' tutta la storia gastronomica coreana a prezzi molto abbordabili. Risalendo la strada da Tangok park troverete sulla destra la fondazione per il design e l'artigianato a testimonianza dell'importanza che viene attribuita a questo settore. Il quartiere è noto per essere sempre stato il centro artistico e creativo della città, basti pensare che qui ci sono altre cento gallerie d'arte, botteghe artigianali ed esposizioni di ogni tipo oltre a moltissimi negozi di antiquariato. Quindi diciamo un vlassico quartiere da shopping. Ci sono anche molte sale da thé tradizionali dove troverete i thé più pregiati, naturalmente a prezzi da amatore. Nel weekend, poi tutto il quartiere è pieno di bancarelle di street food, manifestazioni di ogni tipo e praticamente si trasforma inun ristorante all'aperto. 

La processione

A pochi passi da Insadong-gil, non fatevi mancare una passeggiata al tramonto o comunque alla sera lungo il percorso del succitato CheonggyeCheon Stream, l'area rcreativa, aperta nel 2005, di circa 11 km2, per il cui rinnovamento urbano erano stati investiti oltre un miliardo di dollari, criticatissima al momento del cosiddetto miracolo economico ed adesso invece molto apprezzata, che percorre orizzontalmente tutta la città per qualche chilometro. Un modo piacevole per passare la serata prima di imbucarsi in uno dei ristoranti della zona. Tutte queste zone sono raggiungibili a piedi ad esempio dalla stazione JongGang o da Jongno 3 della linea 1 della metro.

Tra i negozi di curiosità

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