venerdì 7 febbraio 2020

Cina 45 - Notte sul fiume


Ricamatrice di scarpe


Il grande ponte
Quando usciamo dallo spettacolo è ormai buio e la città è avvolta in una atmosfera onirica. La luna che sta uscendo da dietro la collina evidenziando la pagoda di un piccolo tempio, i contorni delle case illuminate che avvolgono l'ambiente in una luce fioca, il ponte coperto, solida pietra sopra il fiume che riflette il luccicare delle lampade come i lustrini di un abito da sera di seta nera. Ma la poesia è una cosa le necessità dello stomaco, prosaiche ma sincere, un'altra, tuttavia ineludibili, quindi necessita decidere cosa fare anche con una certa urgenza visto che a pranzo ci siamo contentati di due biscotti al cocco e qualche prugna secca acida offerte sul pullman. Mentre butto l'occhio in giro, intorno è pieno di ristoranti e localini, proprio sotto il ponte, nascosto sotto la scala che scende lateralmente, noto un antro oscuro con un forno di terra all'interno. Meraviglia, qui fanno l'autentico pollo del mendicante, un piatto famoso in questa parte della Cina, che avevo mangiato tanti anni fa in uno spocchioso ristorante di Hang Zhou, dove veniva spacciato per originale, in realtà veniva avvolto nella pellicola di plastica. Orrore! Invece qui c'è una donnina che lavora alacremente utilizzandola tecnica originale. Prende il pollo già spiumato e ripulito e lo avvolge accuratamente con grandi foglie di loto dopo averlo arricchito di funghi e verdure, quindi il pacchetto viene racchiuso in fogli di giornale (sic) e poi ricoperto di fango di argilla fino a formare una palla ovale grigia simile ad un pallone da rugby, che rimane lì a seccare.

Il pollo del mendicante
Poi queste palle vengono messe di lato in questo forno dove cuoce a bassa temperatura per ore e ore, anche più di mezza giornata. Sopra una griglia a giusta distanza dalle braci che continuano a mantenere una certa temperatura, giacciono  infine le palle già cotte in attesa dei clienti. Ne prendiamo una, che viene seduta stante spaccata con un martello ed è subito un profluvio di profumi delicati. La carne che ne esce si disfa letteralmente, tanto è diventata tenera. Un piatto straordinario, mentre questa tecnica della cottura lenta è ormai un must della cucina moderna più avanzata, che simula una tradizione che raccontava del pasto di un mendicante che, rubato un pollo lo avvolgeva nei suoi stracci e lo seppelliva sotto terra per mezza giornata lasciandolo al sole che lo cuoceva. Con 68 Y ci siamo tolti la voglia, birra inclusa, anche se era un po' piccolino e valeva la pena di prenderne due. Calmata la più grossa percorriamo il lungo fiume opposto al centro, dove evidentemente ci sono i locali della movida, almeno a giudicare dalla quantità di gente che passeggia, tra cui è difficile farsi largo, pur fermandosi spesso a gustarsi i colpi d'occhio sul fiume dove scivolano leggere le barche- zattere di bambù spinte con una lunga canna e appena illuminate da una lanterna sulla prua. Da vari locali escono ritmi di percussioni piuttosto house e lampeggiare di luci psichedeliche colorate, altro che delicato pizzicare di p'i p'a o di liuti della tradizione. Il mondo cambia ed i giovani amano lo stesso modello di musica in ogni luogo. 

Costume Miao
Un vicolo
Compro qualche oggettino, un po' per fare il mio dovere di turista, un po' per godermi più da vicino la bellezza dei negozi, acconciati in maniera mirabile, un po' per controllare i meccanismi della contrattazione, arte che mi appassiona da sempre. Quando comincia la trattativa il tizio spara un bel prezzo. Comincia la solita manfrina del troppo caro (贵了, tài guì le, ricordatevelo, parola importante), il primo taglio deciso del 50% con grida di orrore da parte del venditore, le finte rinunce e i conseguenti richiami, qualche ribasso alternato a piccoli rilanci, poi quando il tizio si accorge che ho una qualche dimestichezza col paese, visti i numeri in cinese e le mie proposte che finiscono inevitabilmente per 8, comincia a uniformare i suoi ribassi avendo perfettamente compreso che la trattativa andrà in porto sulla metà delle due proposte di partenza, la sua e la mia, ma che bisogna arrivarci per gradi, pena il fallimento della trattativa stessa. Infatti concludiamo sulla cifra prevista in partenza con grande contentezza e apprezzamento di entrambi. Abbiamo celebrato un rito che ha le sue regole e che funziona sempre allo stesso modo. Tenete conto dell'importanza positiva e ritenuta bene augurale della cifra 8 e portate la cifra finale che non siete disposti a superare con quel finale, insomma se prevedete di non superare i 50 offrite alla fine 48; se 160, offrite 158, questo agevolerà sicuramente il buon fine della trattativa. 

Le palle di cinabro
Al contrario non finite mai la cifra con 4 o 40, peggio 44, questi numeri hanno la stessa pronuncia della parola morte e vengono considerati molto sgradevoli e difficilmente verranno accettati. Ricordo una ventina di anni fa quando col mio collega cinese si era andati a prendere il numero di telefono per l'ufficio, cosa che richiedeva tempo e un sacco di documentazione, date le grandi richieste. Nella coda in cui venivano distribuiti i numeri, ad un certo punto si creò un vuoto in cui nessuno si avvicinava allo sportello nonostante fosse il suo turno, ma tutti si facevano di lato cercando di far passare avanti altri. La spiegazione era che stavano assegnando un numero che finiva per 44 e nessuno lo voleva. Stessa cosa pare avvenga con le targhe delle macchine, al punto che mi sembra che i numeri con molti 8 vengano addirittura venduti all'asta. Paese che vai. Poi ci mescoliamo ad un gruppo di donne con un costume Miao  molto elaborato che gigioneggiano sulla riva del fiume in pose plastiche tra un tripudio di selfie sullo sfondo del ponte. Continuiamo ad andare avanti ed indietro, a traversare e riattraversare i ponti ed a cercare punti vista sempre diversi tra le due rive. Anche quando ce ne torniamo in albergo è bello rimanere ancora un poco sul balcone a godere dello spettacolo delle luci sotto di te che mandano il loro chiarore soffuso fino a lambire il fianco delle colline. E' chiaro che questa è una città turistica, ma accidenti quanto è bella.

Sul fiume di notte
SURVIVAL KIT

Jiuqi Guesthouse - 九栖客栈 - Unit A49-2. JinJiayuan - Alberghetto a 20 metri dal ponte, ottima posizione per girare la città con il romantico panorama del fiume dal balcone. Molto comodo. Camere piccole ma pulite e graziose con balcone sul fiume (18 Euro con cancellazione gratuita, si paga all'arrivo). Bagno pulito e fornito, anche se la doccia non chiusa allaga un po' tutto. Riscaldamento, free wifi, TV. Personale molto gentile. Consigliato per buon rapporto qualità/prezzo. Il taxi da e per la stazione degli autobus da qui (o a tutti gli altri hotel della zona del centro antico) costa 10/11 Y.


Le mura Ming

Danze Miao
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