lunedì 10 novembre 2008

Insiemi finiti

Isla de Pascua è una piccola isola del Pacifico di 163 km2 a oltre tremila km dalla più vicina terraferma. Poco prima dell'anno mille un gruppo di Polinesiani forse perdutisi nelle immensità del Pacifico la popolarono, trovando un piccolo paradiso interamente coperto di palme. Gli animali che avevano sulle piroghe, il mare pescoso e la terra fertile e mai sfruttata, consentì uno sviluppo straordinario di quel piccolo gruppo che raggiunse il suo apice nel sedicesimo secolo con oltre 20.000 abitanti. Un così grande numero di persone, con le sue necessità, consumò a poco a poco tutte le risorse dell'isola. L'ultimo albero fu abbattuto impedendo così la costruzione di barche e quindi la pesca; il terreno sfruttato (non avendo a disposizione concimi, eheheeh) si inaridì; cominciarono le lotte e le guerre tra gruppi rivali con scuse razziali e religiose. Arrivarono al punto di formare tribù diverse a causa della conformazione del naso o delle orecchie, accusandosi vicendevolmente di inferiorità e di ogni genere di nefandezze, trucidandosi l'un l'altro. A poco a poco la popolazione falcidiata dalle guerre e dagli stenti si ridusse sempre di più, dedicandosi infine all'antropofagia per sopravvivere. All'arrivo degli occidentali a bordo di sconosciuti oggetti naviganti, rimanevano pochissimi abitanti a cui diedero l'ultima botta; alla fine dell'800 erano presenti sull'isola poco più di 100 indigeni abbrutiti. A testimoniare quella piccola civiltà periferica solo i Moai, muti epigoni di un misero splendore passeggero di un luogo chiuso, finito nei suoi confini, condannato ad utilizzare solo le risorse che il luogo stesso era in grado di autoriprodurre. Gli abitanti non erano in grado di capire che la mancanza di questo autocontrollo li avrebbe distrutti, erano ignoranti, selvaggi, privi di sapienza, incapaci di speculazione filosofica e scientifica, non potevano possedere i dati e le conoscenze ad esempio che abbiamo noi e che sappiamo bene che un sistema chiuso e finito non può consumare una quantità di risorse superiore a quelle che è in grado di rigenerare. Lo sappiamo, vero?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo sappiamo davvero? Molti ancora pensano che il problema della sopravvivenza del pianeta sia una fola... Speriamo di non finire come i rapanuesi...

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