E' tutta una lamentela. Sembra davvero, nella convinzione comune, che ci stiano togliendo la prima pelle. Ieri al bar due signore ingioiellate, stavano facendo voti perché tornasse quello a cui ameno piacevano le donne e intanto si sorbivano un caffè d'orzo, che tra l'altro fa tanto bene, magari anche biologico, che è pure meglio. Eh già, anche la mia mamma, che certo non era ingioiellata, alternava l'uso della Miscela Leone, un macinato di orzo nudo tostato (allora era certamente più biologico che adesso) con la famigerata Miscela Franck, vero e autentico succedaneo del caffè, fatto di cicoria. Dopo gli anni difficili della guerra, il caffè era davvero un lusso insostenibile, d'altra parte la pubblicità del prodotto che veniva allegata al Vademecum Frank parlava chiaro, pur iniziando lo stile della presa per il naso, raccontandoti che era roba salutistica. L'aggiunta ideale al vero caffè, fatta di purissima cicoria (niente ironia nel mutare il difetto in pregio, è tecnica ben conosciuta) essiccata, torrefatta, macinata e confezionata con tutte le garanzie di igiene e genuinità. Unita al caffè, non ne altera il sapore e permette di realizzare una vera economia! E per la Leone ecco lo slogan: Costa meno della metà del caffè coloniale e rende il doppio.
Me la ricordo bene quella scatola di cartoncino rettangolare, anche il packaging era al risparmio, con la scritta a svolazzo. Si rompeva, premendo con il dito la parte tratteggiata anteriore e si sollevava il coperchio che metteva a nudo un blocco di materia nera pressata da cui veniva prelevato un tocchetto che finiva a bollire nel pentolino. Altro che aggiunta! Quello si usava al 100% e basta. Credo che solo successivamente il caffè vero abbia compiuto il suo ingresso nelle colazioni o come giunta al serale caffelatte con i biscotti della salute. Man mano che sembrava aumentare il benessere, aumentava la percentuale di prodotto "coloniale", fino a che, chissà quando esattamente, quest'ultimo sostituì completamente il surrogato. Poi i tempi sono cambiati ancora e adesso pare che l'abitudine abbia fatto tornare in auge gli antichi sostitutivi, ma come si dice, rivitalizzandoli per farli apparire migliori degli originali. E sommessamente vi ricordo che anche la Nutella era nata per chi non aveva i soldi per comprare il cioccolato vero. Però certi comportamenti rimangono nel DNA come un imprinting incancellabile e la mia mamma, quando andavo a trovarla, mi preparava ogni volta una tazzina fumante, certificando :"Guarda che è tutto caffè puro", come per dare una patente di nobiltà e di benessere ormai acquisito, anche se il ricordo reale della vecchia miscela Franck si era ormai perduto nel tempo.
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