domenica 31 marzo 2024

Taste of Korea 16


sposi fedeli

sopra l'erba lucente -

nuvole bianche



sabato 30 marzo 2024

Taste of Korea 15

 

pagoda in pietra -

davanti ai crisantemi 

guardi la luna




venerdì 29 marzo 2024

Taste of Korea 14


pace nel tempio

pendono i desideri -

si avvereranno?



giovedì 28 marzo 2024

Taste of Korea 13

 

fiori di campo

umili e delicati -

rintocca il bronzo



mercoledì 27 marzo 2024

Taste of Korea 12

 

mago del bosco

festeggia la tua gioia -

il vino è buono



martedì 26 marzo 2024

Taste of Korea 11

 

è tarda estate

festeggiamo il raccolto -

ma sotto piangi



lunedì 25 marzo 2024

Taste of Korea 10

 

maschera tolta

resta la fascia bianca -

antico volto



domenica 24 marzo 2024

Taste of Korea 9


sol margherite

ornan la casa avita -

dolce saluto



sabato 23 marzo 2024

Taste of Korea 8

 

sotto al passaggio

suonano antichi passi -

aspetto l'alba



venerdì 22 marzo 2024

Taste of Korea 7

 

umili paglie

proteggon la mia casa -

vanno cambiate



giovedì 21 marzo 2024

Taste of Korea 6

 


questo è l'ingresso

dell'umile mia casa -

prendi riparo



mercoledì 20 marzo 2024

Taste of Korea 5



i crisantemi
indicano la via -
sii benvenuto


martedì 19 marzo 2024

Taste of Korea 4



pareti rosa

donano amore eterno -

per chi ci crede


lunedì 18 marzo 2024

Taste of Korea 3



pietra celeste

proteggi questo lago -

luce divina


 

domenica 17 marzo 2024

Taste of Korea 2



i tetti verdi
riparan dalla pioggia -
piacevolmente


sabato 16 marzo 2024

Taste of Korea 1

 

albero antico

domini la tua aiuola -

quante ne hai viste



venerdì 15 marzo 2024

Tocofobia (Ansia preparto)

da Corso preparto Pescara

 

E finalmente è giunta l'ora che volge al desio, ma a me il core non lo intenerisce affatto. Non so, io al momento del via, invece di scariche di adrenalina positive, sono sempre pieno di ansie e tremori. Ma allora stai a casa, benedetto! E' pur vero anche questo, ma che ci volete sono sempre stato in preda a sentimenti contrastanti. Una bandierina che sbatte al vento di qua e di là, dalle stelle alle stalle dall'up al down, un bipolare insomma, che le grane se le va a cercare. Anche quando ancora lavoravo ricordo, cercavo sempre nuove sfide delle quali avrei potuto benissimo fare a meno e poi a maledirmi, ma perché te le sei andate a cercare. Adesso invece, da un lato la voglia e la curiosità dell'esperienza che si prepara e che in ogni caso è sempre positiva e dall'altro l'ansia dell'anziano, sempre timoroso di quanto possa accadere, della paura di aver dimenticato qualche cosa e ancor più preoccupato per quello che ti stai lasciando alle spalle. Mai come in questi tempi così difficili e paurosi. Eppure un tempo partivo con la sola bramosia di arrivare e scoprire, vedere, provare nuove esperienze e all'arrivo tutto era ancora da costruire e decidere, altro che adesso, tempo in cui vuoi prenotare anche il bar dove andrai a sorbire il tè, per sicurezza. 

Nei tempi di internet tutto è più facile certamente, eppure l'ansia ti divora, consumandoti l'adrenalina, ancora prima di arrivare al parcheggio della Mariuccia a Robecchetto con Induno (ma si può chiamare così un paese!). Però, non so come mai ma più si diventa vecchi e meno pesa la valigia. Sui 25 kg previsti arrivo a stento ad una dozzina, mentre aumenta il peso dello zaino, che stia ringiovanendo senza accorgermene? La verità è che diminuiscono i bisogni oppure abbiamo finalmente capito che ti sei sempre ramazzato dietro una quantità di cose inutili. Non lo so, quello che è certo è che passi tutta la giornata ad andare avanti ed indietro a controllare se hai preso questo o se ti sei scordato quell'altro. Solo la busta dei medicinali continua ad ingrossarsi ogni volta, accidenti, tra un po' è più grande del pacco mutande e magliette. Che ci possiamo fare se diventiamo sempre più cagionevoli di anno in anno e poi, diciamo la verità, se questi indispensabili ausili non esistessero, saremmo già da tempo al cimitero o comunque ben chiusi dentro casa ad aspettare la signora con la falce, quantomeno adesso, grazie alla vituperata scienza medica, ce la andiamo a rincorrere lontano, come dice Vecchioni. Mi lamento, ma per fortuna ho chi pensa a questo aspetto organizzativo. Io brontolo ma sto solo a guardare, macerandomi nella perplessità e nell'ansia. Sono sempre stato un comtemplativo abituato più a parlare che ad agire. 

L'altro aspetto positivo è che per un poco almeno, l'essere fuori dal mondo, per lo meno quello dei notiziari, ti farà rimanere all'oscuro di tutte le brutture e delle porcherie che continueranno ad infestare questo pianeta con rabbrividente costanza, e occhio non vede, cuore non duole, sempre che non cominci davvero la grande ecatombe che molti pazzi prospettano come assolutamente possibile, anzi necessaria come vendetta finale, prima di calare le braghe. Sarebbe un bel problema trovarsi ad affrontare una granetta di questa entità. Ma forse in questo caso, potrebbe anche essere l'ultima delle preoccupazioni. Comunque bando alle ciance, mi lascio alle spalle il sacco di grane che non sono riuscito a concludere e apro un nuovo libro (certo ci sarò anche questo come al solito), fedele all'insegnamento del mio mentore, il ragionier Filiberto, che il mio primo giorno di lavoro, mi insegnò, di mettere da parte le cartelline con i problemi che non riuscivo a risolvere e di riprenderle in mano dopo una settimana, certo di trovarne risolte almeno la metà. Quindi riaccantonare le rimaste senza soluzione e andare avanti così di settimana in settimana certo che alla fine tutte le rogne si sarebbe risolte da sole. Aveva mille ragioni. Ho fatto anche io come sempre così e faccio voti, quando e se ritornerò di ritrovarmi tutto automaticamente risolto. Speriamo. Voi tranquilli, vi ho lasciato tracce di me su queste pagine, per non farmi troppo dimenticare e quando ci sarà, un post titolato, Ritorno a casa, vi farà comprendere che anche questa volta ce l'abbiamo fatta.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

giovedì 14 marzo 2024

Situazione cupa

Kandinsky - Situazione cupa


Certo che siamo ben messi o come si dice in Piemonte: a suma bin ciapà, dopo aver visto le due bellissime puntate di Rampini del suo Inchieste da fermo. Vedere che un paese di quella importanza non riesce ad esprimere niente di meglio che due personaggi di tal fatta, è cosa assolutamente incredible. Uno scappato dalla RSA e che non si riesce a far rientrare, l'altro col gatto in testa che non riesce a trovar di meglio che dire: Hitler also did good things. E non basta, aggiungici pure che invita l'arcinemico storico del suo mondo , che in realtà tanto nemico suo non è, a bombardare noi con l'aomica, visto che pensiamo a scuole e ospedali invece di spendere di più in carri armati. Il problema è che quasi metà dei votanti lo apprezza moltissimo e con ogni probabilità lo eleggerà. In un mondo come quello stravolto da un lato dalla cultura woke e falso green che estremizza temi teoricamente giusti, rendendoli ridicoli e con risultati contrari e dannosi alle stesse cause propugnate e dall'altro da terrori ancestrali di invasioni e razzismi sempre fortissimi in una società falsamente multiculturale e nella realtà molto divisa, da parte di gruppi di popolazione classifiscata con una certa spocchia da subumani e quindi pieni di rivalse, non ti puoi aspettare risultati molto diversi. D'altra parte non è che possiamo farci niente, se non stare alla finestra a guardare attoniti, anche se spaventati dalle conseguenze. Noi prendiamola come viene dunque, tanto tranquilli, qualunque cosa succeda, tutto alla fine passa e il mondo andrà avanti come sempre tra alti e bassi sinusoidali e con i classici corsi e ricorsi storici.  Quindi lassez faire e andiamo a preparare lo zaino che è meglio.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

lunedì 11 marzo 2024

Giornata di istruzione AMAP al centro storico FIAT

Fiat 16-20 HP del 1903 


Ieri, l'interessantissima giornata di istruzione di marzo dell'AMAP, l'Associazione del Museo dell'Agricoltura del Piemonte, organizzata dalla infaticabile Presidente Giacomina Caligaris, ci ha consentito la visita del Centro storico Fiat, sito nella bella palazzina liberty di Via Chiabrera 20, nelle prime officine che l'azienda aprì a Torino nel 1899. L'occasione, particolarmente ghiotta in quanto l'esposizione è praticamente chiusa al pubblico, è stata quella di una esposizione delle realizzazioni aeronautiche, raccontataci nei dettagli dall'inestimabile prof. Galloni, curatore della mostra stessa. Vi assicuro che questo Centro è davvero un gioiello nascosto della città e presenta una serie di oggetti assolutamente unici, a partire dalla prima vettura prodotta da Fiat nel 1899, la 3,5 HP, prodotta in ben 24 esemplari. Un posto a parte la splendidamente conservata Fiat 16-20 HP del 1903 del costo di 17.000 lire che oggi corrisponderebbero, secondo le tabelle del Sole 24 ore, a circa 80.000 €. Ci sono inoltre il primo trattore, il primo autocarro militare 18BL che motorizzò l'esercito durante la prima guerra mondiale e la famosa Littorina, nonché il jet G91 prodotto proprio a Torino. 

Via via potrete ammirare una lunga serie dei modelli tra i più famosi e celebrati dell'azienda, assieme ad un gran numero di modellini, di motori e di progetti, oltre alla bellissima cartellonistica pubbicitaria. Ma non finisce qui, in quanto l'esposizione presenta anche tutte le altre produzioni dell'azienda, che si è occupata nella sua storia di moltissime altre cose, dalle biciclette, agli elettrodomestici (mia suocera aveva un bellissimo frigorifero Fiat, che sarebbe ancora funzionante), ai motori navali, alle ferrovie ed infine alla produzione areonautica a cui è dedicata questa esposizione, dal primo modello di motore usato a Torino sul velivolo progettato da Aristide Faccioli e alzatosi in volo nel 1909 su un campo di Mirafiori, fino alle realizzazioni per l'esplorazioni dello spazio. Ricchissima l'esposizione di oggetti e materiali che ripercorrono tutta la storia della moderna areonautica con modellini e progetti. Una visita assolutamente interessante di cui consiglio di approfittare fino a che rimane agibile. Questa esposizione infatti rimarrà aperta fino al 26 marzo, dalle 10 alle 17. Ingresso gratuito. Se siete a Torino non perdetevela.

La prima auto Fiat 1899 - 3,5 HP - 35 Km/ora - Foto T. Sofi


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

sabato 9 marzo 2024

Vaccini buoni

dal web

 

Fatto anche questo. Ci sono andato l'altro giorno, dopo relativa ed obbediente prenotazione naturalmente, ma penso che alla fine se mi presentavo mi prendevano lo stesso, infatti non c'era nessuno, né prima di me, né dopo, tanto per dire. Comunque sono finalmente, dopo tanto procrastinare per mille motivi, vaccinato a fondo, alla faccia di tutti i miei amici antivaccinisti. Beh c'era il problema se l'anti Herpes, quello buono perché pare ce ne fosse anche un tipo, diciamo di serie B, per chi non volesse pagare, dato che avevo superato l'età, osse per me a pagamento o no. Invece niente, neanche una lira che è una lira mi hanno scucito e poi lamentati del servizio sanitario nazionale. Il fatto è che tanta gente dovrebbe andare all'estero per lavarsi la bocca ogni volta che si lamenta. Alessandria della Paglia (non d'Egitto, mi raccomando) è pur sempre terra efficiente ed efficace, anche se terra di risulta abbandonata nelle lande nebbiose del profondo nord. Comunque mi aspettavano in quattro (secondo me un paio di osservatrici stavano facendo pratica), mi hanno punturato e poi alla mia domanda ma e per lo pneumococco? La gentile punturatrice mi ha subito detto: se vuole lo facciamo subito e ha riaperto il frigo. Quando aprono il frigo, io non so resistere, si sa. 

E allora non sia mai, ecco qui, porgo subito l'altro braccio, come si dice e punturami pure di qua che così riacquisto il mio equilibrio interiore. Così in men che non si dica, ho portato a termine il mio programma, salvo tornare tra un mesetto circa per richiamare l'herpes. Già perché mentre prima il richiamo si faceva per lo pneumococco, adesso hanno cambiato le carte in tavola e richiamano l'altro, sapranno loro e me ne sono uscito corredato di tanto di foglietto con l'elenco di tutte le ultime vaccinazioni, fatte lì, anche se mancavano quelle fatte da altre parti. Ehehehehe. Io intanto ho fatto il mio, poi succeda quel che deve succedere. Tanto questi saranno il milionesimo e il  milioneunesimo vaccino che mi hanno fatto. Sono una sacca biologica di vaccini, come si dice; pensate che al tempo dei primi viaggi in India mi facevo pure l'anticolerico, una roba che copriva si e no il 40% e pare facesse malissimo, che è tutto dire. Eppure allora, quando c'era stato il colera a Napoli, tutta Italia correva e si lamentava perché non ce n'era per tutti! Come cambia la percezione della folla. Basta dirgli che lo si farà solo a pochi privilegiati e sarete assediati dalle richieste. Va beh adesso vado a fare altre cose importanti che gli obblighi di partenza premono. 



Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

domenica 3 marzo 2024

La 27° Falsa Guida: Corea del sud

 

E con questa sono 27 e non dite che non lavoro! sono davvero soddisfatto di annunciare l'uscita di questo mio ennesimo sforzo editoriale ad appena quattro mesi dal mio ritorno da questa magnifica terra che mi ha consentito di piantare la 104° bandierina sul mappamondo. Si tratta della ennesima s-guida di viaggio che vi racconterà il solito itinerario da me studiato e percorso, stavolta con una certa fatica trattandosi di un viaggio cosiddetto zaino in spalla, alla moda dei giooovani e compiuto in completa autonomia, tra mezzi pubblici, metro e bus di ogni tipo. Nel libro ci sono tutte le indicazioni tecniche per effettuarlo, ma non solo, come di consueto racconto anche le storie, le emozioni e gli episodi che mi sono accaduti durante la sempre troppo breve ma piacevolissima visita in Corea del sud, avvenuta ad ottobre. Un paese davvero interessante soprattutto per la sua storia antica, ma anche per quella recente che lo rendono fascinoso ed inquietante al tempo stesso. Racconto la dolcezza infinita ed inaspettata di questo paese gentile soprattutto per i suoi abitanti, che non sembrano stranamente preoccupati dalle dichiarazioni del loro bellicoso e sempre nervosissimo vicino. Cerco di spiegare il loro sguardo triste quando si rivolge al passato recente che nasconde pieghe di sofferenza infinita e che vorrebbe riuscire a dimenticare pur senza riuscirci. Tento di descrivere le tante bellezze artistiche e naturalistiche che il paese ti presenta ad ogni angolo, che se pur non eclatanti o famose, ti fanno rimanere estasiato nella contemplazione di tanta leggera bellezza, racchiusa specialmente nelle piccole cose. Il colore ed il profumo dei suoi fiori infiniti, minuscoli. timidi e apparentemente poco importanti e forse proprio per questo più belli e meritevoli di attenzione. Insomma come sempre la mia s-guida è assieme un invito al viaggio ed anche un semplice libro da leggere per trovarvi esperienze da discutere e da confrontare. Quindi spero che questa lettura possa essere anche un semplice piacere legato alla curiosità, per chi ami scartabellare storie ed emozioni legate al vagare per il mondo, malattia della quale, come sapete, sono affetto cronicamente e senza speranza di guarigione. 

Un'altra cosa di cui sono particolarmente gonfio ed orgoglioso è che questa dovrebbe essere fino a prova contraria la prima guida della Corea del sud stampata in italiano e sto parlando di quasi 400 pagine con 40 illustrazioni. Inoltre e contemporaneamente ho pubblicato anche l'edizione inglese (English version) e naturalmente i relativi e-Book (con 70 mie illustrazioni a colori) 

Come mio solito ho pubblicato attraverso il sito di lulu.com al quale vi giro e per tutti coloro che vogliano acquistare il volume cartaceo questo è il link a cui fare riferimento, nel caso vogliate risparmiare qualche cosa, scrivetemi direttamente e ve lo speditò a casa, fino a quando non avrò finito le copie a mia disposizione. 

Per comprare il libro clikkate qui 

Per il libro in inglese (english version) qui

Mentre coloro che vogliono, il testo in e-book (con estensione epub), dato che sono molto moderno e digitalizzato nonostante l'età, questo è l'altro link. L'e-book  costa € 5,99 e sarà disponibile tra qualche giorno, quando diventerà linkabile. 

Per comprare l'e-Book clikkate qui

Per l'e-Book english version clikkate qui

Vi ricordo anche la mia pagina vetrina su Lulu.com per coloro che vogliono dare un'occhiata alla mia produzione globale che comunque è elencata anche qui a fianco con tutti i link necessari. Grazie a tutti i miei lettori e appuntamento tra breve alle prossime uscite.

La mia vetrina su lulu.com 


English version

Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Il terzo libro: Indocina

sabato 2 marzo 2024

Recensione - Dune 1

 

Ho visto ieri sera finalmente Dune 1. Sono un appassionato cultore di questa saga della quale ho letto tutti i libri. Capisco che anche il solo primo volume sia un libro estremamente complesso e difficilissimo da tradurre in una sceneggiatura coerente che prescinda dalla necessità continua di spiegare eventi, fatti, rimandi e situazioni che per iscritto è molto più semplice raccontare. Quindi in fondo trovo abbastanza naturale che la resa sullo schermo debbe essere per forza deficitaria e deludente. Tuttavia il cinema ti dà con la potenza espressiva del suono e dell'immagine una differente potenzialità. Alla fine tra pro e contro e considerando anche il tremendo flop del primo temtativo del1984 (40 anni fa!), che avrebbe dovuto tanto insegnare sulla difficoltà della operazione, mi sembra che le parti negative sopravvanzino comunque quelle positive e che i cultori non possano essere che delusi dal risultato. In particolare pensavo ad una resa di grandiosità e di potenza evocativa della fotografia, molto più efficace. 

Naturalmente vedrei con piacere il secondo o il terzo, perché è chiaro che tutta l'operazione si prospetta come un ricerca forse impossibile di replicare storie alla Star wars, ma qui il grande successo arrivava sia dal fatto che erano altri tempi per la narrazione di questo genere, sia perché non basandosi su una serie di libri così noti e complessi, si poteva svolgere in maniera più semplice e comprensibile, seguiti da entusiasmi decisamente più naif. D'altra parte è certo che le storie di Dune ben si prestano alla serialità che oggi, tra l'altro, va per la maggiore. Comunque ribadirei che chi non  ha letto i libri non ha la possibilità di afferrare nel film tutti i detti e non detti, le spiegazioni ed i motivi che stanno dietro le cose e le provocano, per cui non riesce neppure a godersi la storia di per sé ed è un peccato, in quanto ritengo la serie di Dune una delle più riuscite ed interessanti della storia della fantascienza moderna. 


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

venerdì 1 marzo 2024

Pioggia e missili


Secondo me è anche questione della situazione metereologica. Dite quel che volete, ovviamente dopo un inverno completamente senza pioggia, un po' d'acqua ci voleva e chi lo nega, e in montagna poi, la neve è benedetta, che sotto la neve pane come diceva la mia maestra, ma in questo grigio assoluto, l'umidità che ti penetra le ossa e te le fa scricchiolare, ricordandoti l'età, mi mette una tristezza addosso, che neppure la vicinanza della partenza riesce ad ammansire, ad addolcire. In generale siamo una specie di metereopati, soprattutto se anziani. Però questo mood di ghigno con le pieghe della bocca rivolte all'in giù, è proprio dei nullafacenti come me, come è naturale che sia. Chi deve correre al lavoro e timbrare un cartellino non ne ha di queste paturnie e così noi che in qualche modo, cerchiamo di far venir sera, siamo sempre sversi già di natura, figuramoci poi in giornate come queste. Vero Zhenja? Sarà anche la situazione che ti circonda, come fai ad essere allegro quando guardi fuori e vedi solo gente che muore sotto le bombe o che non trova nenache qualche cosa da mangiare per i propri bambini, mentre tutti gridano "alle armi, alle armi", come se si trattasse di un feuilletton ottocentesco o i tuoi vicini e amici che masticano a mezza voce, ma sì, più ne ammazzano e meglio è. 

E' anche un poco la delusione per il fatto che pensavo di non vederle più queste cose, o che al limite fossero relegate a qualche paesucolo lontano, così lontano dagli occhi che lo facesse diventare anche lontano dal cuore ed invece ce le hai proprio qui sulla porta di casa. Che poi alla maggior parte della gente non importa neppure quello, se non i disagi che comporta per il nostro egoistico benessere, dall'aumento dei prezzi, all'arrivo di fastidiosi profughi, ah capirà signora, ne abbiamo già così poco per noi, mentre si controllano i trigliceridi alle stelle! Per non parlare delle minacce di apocalisse che girano nell'aria, che qualcuno (per adesso) pronuncia solo a mezza voce, ma che sono lì ben presenti a ricordarti funghi atomici che l'uomo nella sua immensa incapacità di pensare, è sempre pronto a scatenare. E ne abbiamo talmente tante che i giornali non riportano nemmeno quello che sta capitando attorno a Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, dove gli attriti stanno diventando sempre più stridenti e malevoli. Non so se sia l'anno bisesto foriero di sventure che aiuta, però ieri abbiamo scavalato il 29, questa data un po' folle, un po' magica, nella quale bisognerebbe anche  evitare di nascere per non dover festeggiare il compleanno solo una volta ogni quattro anni. 

E se le cose da adesso in avanti andassero meglio? Cosa ci dobbiamo augurare? Difficile dire cosa sia meglio. Oltretutto, questi tre punti di sfrido (Ukraina, Palestina e Taiwan) sono tali da non presentare nessuna soluzione praticamente risolvibile, nenche sulla carta. Non ci sono soluzioni, nessuno degli attori le contempla. In tutti e tre i casi, i due contendenti propongono come unica via di uscita l'annientamento totale e la cancellazione anche fisica dell'avversario. Nessuno si dichiarerebbe soddisfatto se non ottenesse il 100% delle sue richieste. Hamas vole togliere dalla carta geografica la parola Israele e Netanyau vuole che i 2 milioni di abitanti di Gaza vengano tutti uccisi, ad uno ad uno, e si sta impegnando a fondo in questo, come fai a trovare un accordo. Qualunque esso sia sarà solamente un momento di arresto in attesa di ricominciare la mattanza. In ogni trattato di pace (o di tregua) stanno scritte le motivazioni dell asuccessiva ripresa della guerra, ben chiare, ma non capite o previste da nessuno dei firmatari, è sempre stato così, di certo per il veleno insito nel DNA della nostra maledetta specie, che solo l'odio e il rancore verso il vicino, verso il fratello riesce a tenere in piedi. 

Stessa cosa per gli altri due teatri. L'Ukraina non ruscirà mai a riconquistare i territori perduti, ma darla vinta allo zar significherebbe solamente dargli via libera sulla Transnistria e poi sui Baltici e così via, una storia hitleriana, già vissuta e con le stesse parole tra l'altro, realtà che non può portare ad altra conclusione che quella già vista 80 anni fa. E poi a chiedersi, con la bocca a cul di gallina, ma come faceva la gente a non capire, a non vedere, a sostenere. Eppure le piazze sono di nuovo piene di popppolo che grida: evviva, alle armi, a morte il nemico. E come fai a non essere giù di morale. Io pensavo davvero di trascorrere gli anni che mi sarebbero rimasti, in una serena rimuginazione del passato, ragionando di quanto eravamo bravi, furbi e intelligenti a cospetto dei gioooovani, che come si farà ad andare avanti con questa gioventù, come hanno fatto tutti i vecchi imbecilli del passato, e invece devo stare qui a cagarmi in mano guardando in alto per vedere se sta arrivando qualche missile transonico. Eh sì, altro che preoccuparsi della glicemia!


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 116 (a seconda dei calcoli) su 250!