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Orinatoio, questa sarebbe piaciuta a Marcel Duchamp |
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Verso Allahabad |
La macchina macina lentamente chilometri verso sud. La nostra meta, Allahabad o meglio la parte di città che arriva direttamente a contatto col Gange, Prayagrai, è lontana soltanto poco più di un centinaio di chilometri, ma questo avvicinamento è diverso da tutti gli altri e tutti e quattro, all'interno del nostro mezzo, viviamo una attesa più intensa ed eccitata del solito. Quello dove stiamo andando è uno dei quattro luoghi dove si celebra a rotazione il Khumb Mela, la più grande manifestazione religiosa del pianeta e quest'anno, il 2019, si tratterà addirittura dell'Ardh Khumb Mela, il più grande di sempre, nella serie che cade ogni dodici anni. La tradizione di questa festa hinduista ha avuto origine, pare verso l'VIII secolo, quando un mistico famoso, Shankarcharya, che sancì la supremazia dell'hinduismo sul buddismo, convocò in questa località sacra, perché all'unione dei fiumi santi Ganga, Yamuna e del mitico corso d'acqua sotterraneo Saraswati, che nessuno ha mai visto, una riunione di tutti gli adepti di questa religione per festeggiare un evento fondamentale della storia universale. Come recitano i sacri testi, si narra infatti che all'epoca in cui la terra era coperta dall'oceano di latte, questo venne per così dire frullato in una lotta tra divinità alla ricerca di nuovi e fondamentali elementi, tra i quali l'amrita, il liquido dell'immortalità. Questo, raccolto in una brocca chiamata appunto Khumb, venne vinta e portata via da Shiva che nella confusione ne fece traboccare quattro gocce, secondo un'altra versione si trattava del suo sperma fertilizzatore, che caddero appunto sulla terra, sui fiumi sacri della quattro città, Ujjain, Nasik, Haridwar e appunto Prayagrai.
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Uno degli ingressi all'area |
Ecco quindi che allo scoccare della corretta congiunzione astrale, ogni anno nel mese di Paush ed in particolare nella notte di plenilunio, immergersi nelle acque del fiume sacro del caso ed effettuare le previste abluzioni e preghiere, incluso il berne l'acqua, non soltanto cancella tutti i peccati e le mancanze commessi durante la vita, ma addirittura quelli delle 88 precedenti reincarnazioni, cosa che consentirebbe una notevole facilitazione nell'avvicinarsi alla possibilità di abbandonare la ruota di sofferenze delle reincarnazioni e raggiungere il desiato Nirvana. Va da sé che quindi partecipare alla festa dell'anfora, appunto il Khumb Mela rappresenta uno dei più grandi desideri di ogni buon hinduista, in particolare se questo avviene durante l'Ardh Khumb Mela che si svolge ogni 12 anni proprio a Prayagray, il più santo dei luoghi, durante il momento astrologicamente propizio col Sole in Ariete e Giove in Acquario. La festa, che è arrivata a raccogliere ormai molte decine di milioni di persone che convergono sul posto da ogni parte dell'India, dura oltre un mese, naturalmente per permettere ad una massa tale di persone di radunarsi ed effettuare le dovute devozioni ed ha delle giornate topiche nelle quali avvengo appunto le abluzioni di massa. Fortunatamente a seconda delle varie sette, che sono molteplici, i calcoli per il giusto momento variano, cosicché la folla si divide in giornate diverse per effettuare il proprio rito.
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Una zona di tende |
Questo ovviamente è divenuto quindi il luogo fondamentale di raccolta dello sterminato numero di santoni, yogin, sadhu o come vengono diversamente chiamati che qui si radunano per mostrare a fedeli e possibili futuri adepti, le loro gesta, azioni e sacrifici fisici (di cui poi parleremo), impressionando stuoli di pellegrini, che in parte qui giungono anche per vedere questa sorta di coloratissimo circo della religiosità e ça va sens dire, raccogliendo fondi, come tutte le religioni che si rispettino. Naturalmente ogni singola setta con i propri uomini santi o presunti tali, qui converge per distribuire il proprio verbo di verità ed aumentare il numero degli adepti. Quindi per l'intero mese il luogo diventa una processione continua di genti che passano da una tenda all'altra, da un palazzo di cartone ed assi di legno, ad un raggruppamento di gente in preghiera, ascoltando sermoni, chiedendo grazie e consigli, facendo, cosa sicuramente la più importante, offerte il più possibile generose. Il luogo di raduno si raggiunge con ogni mezzo, i treni per quelli più lontani, auto ed autobus, baraccotti di ogni tipo ed infine, per la maggior parte, specialmente nei chilometri più immediati alla città, col cavallo di S. Francesco, i santi e benedetti piedi. Ecco quindi che man mano ci si avvicina, si scorrono lunghissime colonne di genti con fagotti, pacchi e masserizie di ogni tipo, in fondo devono poi vivere lì per parecchi giorni, che si avvicinano ai fiumi in cerca di un luogo dove sostare ed organizzarsi per quanto dovrà accadere. Va subito detto che un simile avvenimento epocale mette a dura prova la fase organizzativa delle autorità locali e abbastanza spesso in passato la ressa e la furia parossistica che si crea nelle processioni e nella fase finale del bagno ha provocato incidenti quando non numerosi morti, schiacciati dalla folla incontrollabile, dato che tra i santi gira anche, dicendolo sottovoce, parecchia ganja, alias maria.
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Un fedele |
Quello di quest'anno, si prevede il più grande di sempre, non solo perché cade appunto nella ricorrenza dei dodici anni, ma anche perché il BPJ, il partito di governo che si richiama all'estremismo religioso hinduista (N.d.R. che successivamente infatti vincerà la consultazione elettorale nei mesi successivi) ha deciso di puntare molto sull'evento in chiave politico propagandistico in vista delle prossime elezioni. Tutta la riva del fiume, la madre Ganga, dopo che si è unito con la Yamuna, è costituita da una vastissima spianata di sabbia lunga oltre dieci chilometri e larga almeno tre. Qui è stato tracciato un graticcio di strade rettilinee, larghe almeno una ventina dimetri, che delimitano spazi dedicati alle varie necessità. Molti sono ricoperte da accampamenti di tende piccole e fittissime, altri da acquartieramenti più grandi e più comodi, in altri ancora ci si può ammucchiare alla meglio su stuoie e teli. Poi ci sono le zone dedicate ai quartieri delle varie sette che hanno innalzato delle vere e proprie costruzioni in cartapesta, legno e attendamenti dove i maggiorenti ed i santoni ricevono e provvedono anche saggiamente ad effettuare distribuzioni gratuite di cibo, oltre che a dedicare parte della giornata a riunioni di preghiera e di predicazione. Non mancano spazi in cui addetti specializzati recitano rappresentazioni religiose e storie tratte dai poemi sacri. Infine ci sono campi, situati molto vicino alla zona sacra del congiungimento dei fiumi, riservati alle centinaia di sadhu, gli uomini santi, che vivono nudi o come si definiscono loro, vestiti di vento, che ricoperti di cenere, mostrano la loro devozione alla divinità, offrendo le loro sofferenze fisiche per acquisirne la benevolenza.
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Colori per la tikka |
Naturalmente di tanto intanto, si notano, generalmente dietro agli attendamenti più miseri, file infinite di migliaia di gabinetti chimici e rubinetti di distribuzione di acqua che dovranno servire per tutto il mese alle necessità di questa nazione in movimento. Calcolate che nel Maha Khumb Mela di sei anni fa, si sono calcolate durante il mese di festeggiamenti, la presenza di circa 75 milioni di persone, tanto per dire. Ecco qual è lo spirito con il quale ci stiamo avvicinando a quella che sarà la nostra esperienza di tre giorni nel momento clou della festa che è calcolata per la notte di luna nuova del 4 febbraio. Intanto a diversi chilometri dalla città, siamo ormai imbottigliati in una colonna senza fine di mezzi di ogni tipo, bloccati da una folla di pedoni che occupa tutti gli spazi liberi, trasformando il corso del traffico ormai a senso unico in una sorta di marmellata vischiosa che non riesce a procedere. Il problema è che dobbiamo superare la barriera periferica entro le 16, perché da quel momento tutta la città sarà chiusa ai mezzi meccanici e si potrà procedere solo a piedi. Comincia a serpeggiare una certa ansietà, ma quando finalmente, un quarto d'ora prima riusciamo a superare il famoso varco, procediamo più tranquilli alla ricerca del campo tendato nel quale abbiamo trovato ricovero e che per la verità in un simile bailamme non è di facile reperibilità. Alla fine, cerca qua e domanda di là riusciamo ad atterrare seguendo una stradina laterale alla nostra meta, un agglomerato di una cinquantina di tende da campo, secondo il metro indiano piuttosto lussuose, insomma per stranieri o indiani ricchi, dove passeremo le notti. In realtà gli stranieri sono pochissimi ed altrettanto pochi ne vedremo nei prossimi giorni. Il nostro personale Khumb Mela sta per cominciare.
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Bucato in attesa della preghiera |
SURVIVAL KIT
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Il nostro campo |
Khumb Mela , la festa della brocca - Come già detto la più grande manifestazione religiosa del mondo. Non bisogna avere particolari timori, ma di certo non è indicata a chi soffre la folla e la confusione. Basta essere cauti, non buttarsi dove la mischia è più fitta e più esagitata. Gli spazi sono grandi e adeguati anche a questa massa esorbitante di persone. C'è moltissima polizia e sorveglianza che controlla i flussi ed interviene al minimo sospetto di insorgenza di problemi. Comunque tranquillità e guardarsi sempre intorno per avere a disposizione spazi liberi o vie di fuga. Come ovvio nei grandi assembramenti occhio a zaini e portafogli, perché tutti sono santi, ma tenere tutto sotto controllo è meglio. Attenzione a quello che mangiate e a non cedere alla tentazione di bere acqua non sigillata. Poi lasciatevi andare e godetevi tutto quello che vi circonda, senza paranoie, perché non avrete mai più una simile esperienza. Il prossimo Maha Khumb Mela sarà nel 2025 e il prossimo Hard Khumb Mela nel 2031. Quelli negli anni intermedi si svolgeranno nelle altre tre città ma sono decisamente più intimi, non più di qualche milione di persone, ahahhaha!
Per avere un'idea delle date e delle turnazioni delle città date un'occhiata qui.
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La puja |
Mewar Camp and safari - Indicazione piuttosto inutile perché si tratta di una istallazione provvisoria che viene smontata alla fine dei festeggiamenti. Si tratta di tende di grandi dimensioni con letti normali e bagno nella parte posteriore, ragionevolmente comode e pulite. Non c'è wifi in zona, l'acqua calda distribuita solo in alcune ore del giorno info alla reception. Pasti forniti in una grande tenda comune a buffet, di qualità accettabile. Ritengo che se qualcuno lo desidera, alla reception possano fornire un accompagnatore per chi avesse timori particolari di perdersi nella folla. Qui sono comunque prodighi di consigli e indicazioni. Di notte può fare comunque piuttosto freddo, chiedere coperte supplementari. Anche all'interno del campo, alla sera vengono effettuate
puje da appositi sacerdoti incaricati.
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Vendita combustibile |
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In arrivo |
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Attendamento di un gruppo religioso |
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