Ghiacciaio Perito mOreno - El Calafate - Argentina - novembre 2024 |
Questa volta la pausa di riflessione che di solito mi prendo per buttar giù spunti di ripensamento sul viaggio appena compiuto, è stata decisamente più lunga del solito, a causa anche di avvenimenti fastidiosi che sono arrivati imprevisti e mi hanno impedito di scrivere le cosiddette impressioni a caldo che di solito riesco a stendere entro i tre mesi dalla fine del viaggio. Ormai di mesi ne sono passati quasi sei e penso che questo lasso di tempo abbia contribuito a far decantare ancora meglio le sensazioni maturate durante il percorso, a farmi apprezzare ancor di più e meglio gli spunti positivi, a farmi attenuare e diminuire l'importanza delle eventuali difficoltà avute e a farmi tirare le somme in modo accettabilmente equilibrato. Come prima cosa possiamo dire che è stato un viaggio lungo, di quasi un mese e, anche per questo, complicato da organizzare e che mi ha impegnato moltissimo tempo per raccogliere le informazioni, deciderne le tappe in maniera corretta, effettuare tutte le prenotazioni, scegliere le soluzioni migliori per gli spostamenti e definire tutti quei particolari che alla fine fanno scorrere il tuo giro senza troppe sorprese e soprattutto con il minor numero possibile di imprevisti. Poiché si è trattato di un viaggio completamente autogestito, ho dovuto mettere un'attenzione un po' maniacale nel cercare di prevedere ogni cosa e questo contrasta un poco il piacere del viaggiatore che dovrebbe andare incontro alla sua avventura con una certa leggerezza e senza farsi troppi problemi; certo sarebbe bello nella teoria, ma quando ti trovi poi di fronte agli imprevisti lontano da casa, la tranquillità e la leggerezza ti passa di colpo e maledici il momento in cui ti sei detto, ma sì, vedremo poi quando saremo là.
Iguaçu |
Detto questo, quando hai cercato di prevedere il possibile, bisogna concludere che si tratta di un viaggio facile e che non presenta particolari difficoltà, tenuto anche conto che ci si capisce facilmente e anche la vicinanza culturale facilita il tutto. Ma veniamo subito al punto dolente, che può farti andare di traverso tutto quanto di positivo ti puoi portare a casa, come esperienza totale. L'ho rimarcato più volte, in questo periodo (e questa è una situazione che come nessun altra cambia nel tempo e anche velocemente) i costi per viaggiare in questo paese sono assolutamente esagerati, ingiustificati e diciamo pure offensivi. Questo ovviamente è dovuto al particolare momento economico che il paese sta attraversando e che in questo anno ha visto un combinato disposto di svalutazione interna molto consistente e al contempo una stabilizzazione verso l'estero che ha fatto migliorare il tasso di cambio, due dati che giocano entrambi a sfavore di chi si reca in Argentina, trovando i prezzi triplicati e nel contempo il cambio diminuito. Inoltre a causa della particolare situazione politica, sono state prese misure che sfavoriscono il turismo con l'aggiunta di tasse piuttosto alte e sono stati diminuiti stanziamenti verso molte attività dello stato, cosa che ha costretto ad un ulteriore aumento di prezzi, ad esempio per l'ingresso dei parchi e stiamo parlando di livelli di 50 dollari a botta, tanto per capirci. Quindi concluderei questo aspetto, dicendo che questo non mi sembra il momento migliore per visitare questo paese, in quanto i costi finali sono decisamente esagerati rispetto alla maggioranza dei paesi concorrenti. Si tratta credo di fluttuazioni che sono sempre successe e quindi il mio consiglio è quello di rimandare questo itinerario a tempi migliori che sicuramente prima o poi arriveranno.
Tango argentino a Baires |
Per quanto riguarda il resto possiamo certamente dire che questo è un viaggio che vi porta al centro di una natura selvaggia e particolare, un itinerario naturalistico che vi condurrà attraverso ambienti straordinari, molti conosciuti certamente, ma che visti direttamente in prima persona, presentano una spettacolarità comunque straordinaria e sempre superiore alle attese. Insomma ogni luogo sarà comunque una sorpresa in positivo e vi restituirà emozioni forti. Sicuramente comunque per questo aspetto, non sarà il paese più bello in assoluto che potrete vedere nel mondo, ma di certo si porrà tra i primi e già questo fa sì che sia messo nella lista dei luoghi che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita. Certo qui troverete poco per quanto riguarda gli altri aspetti che condiscono i viaggi nelle altre parti del mondo, arte. cultura, etnografia, storia e tutte quelle cose insomma, che arricchiscono i viaggi in Asia ed in Europa, ma direi che certamente tutti gli straordinari spettacoli naturali che questa terra offre, sono di per sé una attrattiva sufficiente a renderlo memorabile. Spettacoli come le cascate di Iguazu, il Cerro Torre ed il Fritz Roy, le Torri del Paine, le spiagge della penisola di Valdez e gli animali delle sue coste, sono assolutamente appaganti ed indimenticabili, oltre ad essere unici nel loro genere. Tutto si esaurisce in questo? Direi di no. Infatti, quello che rende tutta la parte meridionale del Sudamerica, decisamente diverso e che nessun altro luogo della terra può vantare, è il senso assoluto di quello che potremmo definire, il fuori dal mondo, il lontano da tutto, il dimenticato e quasi irraggiungibile che con buona ragione infatti, ricorre continuamente lungo le strade infinite che filano diritte verso quella meta, idealizzata da molti, proprio come la fin del mundo.
Elefanti marini in lotta |
E questo è un aspetto che non avverti da nessun altra parte, in particolare quando arrivi proprio in quella Terra del Fuoco, che poi non ha particolari esagerate bellezze da esibire, se non questa sua solitudine misteriosa e malinconica, fatta di immensità non reclamata da nessuno, se pure molti sulla carta desideravano raggiungere. Un senso di vasto e di selvatico, che rimane comunque sempre inconquistabile, una terra destinata a rimanere proprietà di se stessa e non di chi forse occasionalmente la abita o peggio ci arriva solo di passaggio. Queste pianure infinite, queste steppe aride ed inospitali, che sono tuttavia piene di vita, di animali, che ne sono alla fine i veri proprietari. I radi uomini, arrivati fin qui, spesso in fuga da altre situazioni, altre difficoltà e disperazioni, ne sono solamente ospiti solitari e forse malcontenti, che ci sopravvivono, la maggior parte per sempre. Questa è di certo la sensazione che cogli percorrendo gli spazi esagerati della Patagonia, addentrandoti tra i migliaia di chilometri di valli nascoste della parte terminale della catena andina, di certo non fatta dalle vette più alte, non per questo da giudicare minore, ma dai suoi angoli più segreti e sconosciuti, percorsi da ghiacciai maestosi, da fiumi brevi ma violenti, nella loro ansia di raggiungere quegli oceani che su queste coste battute dai venti, mostrano tutta la loro forza ruggente, che non ha uguali, per noi in particolare, che siamo avvezzi alle onde carezzevoli del Mediterraneo. E poi il vento, il vento teso ed implacabile che spazza la piana, piega i radi alberi, che tentano di resistergli, che con la sua presenza costante, non concede tregua neppure ai gruppi di guanachi che brucano i radi steli secchi mentre i batuffoli della pelliccia tremano impauriti, anche questo disegna in modo indelebile questa terra unica e affascinante.
Balena franca a Valdèz |
Ecco direi che ancor più delle sue bellezze naturali è proprio questa incontrovertibile distanza dal nostro mondo a rendere questa terra, uno dei luoghi più imperdibili, da vedere assolutamente. Naturalmente ci sono anche altri punti che stimola l'interesse del viaggiatore. Di certo non ultima la cucina e tutte le sue delizie che ne fanno una gastronomia gradita ai nostri palati, al contrario di tante altre del mondo che secondo me ci sono invece nemiche, per abitudini ed istinto. Qui di certo troverete la carne migliore del mondo sia come varietà di tagli, che per capacità di cottura, senza trascurare di certo la quantità; c'è poi tutta la parte che attiene alle derivazioni italiane che qui hanno trovato una rivisitazione locale che le ha modificate senza stravolgerne l'essenza, ma offrendo nuove interpretazioni, per non parlare dell'enologia che di certo saprà offrire a chi gradisce queste cose, interessanti sorprese. C'è poi un altro lato molto interessante da considerare. Tutta l'America meridionale, negli ultimi due secoli ha avuto una storia molto particolare, fatta di continui rivolgimenti politici, colpi di stato a catena (proprio qui è stata coniata la parola Golpe), dittature feroci e guerre e guerriglie continue, con una serie di movimenti rivoluzionari e terroristici che non hanno uguali nel resto del mondo; di certo una delle cause principali del fatto che questa parte di mondo è stata sempre tagliata fuori dagli avvenimenti planetari, rimanendo comunque sempre marginale e non influente sui grandi scacchieri, pur considerando che si tratta di territori ricchissimi di risorse naturali, agricole e minerarie. Questa insita litigiosità, forse anche dovuta al fatto che la popolazione si è formata tramite l'afflusso di genti da tutto il mondo, abituata a farsi largo con la forza, è stata di certo causa prima della costante instabilità di tutti gli stati dell'America Latina, contribuendo a mantenerla in una situazione di subordinazione che ne ha minato nel tempo la prosperità a cui avrebbe potuto aspirare.
Guanaco della Terra del Fuoco |
Al momento infatti tutti questi stati versano in una situazione economica che definire precaria è un eufemismo e che provoca nella popolazione molta sofferenza e molte problematiche, in qualche paese meno, in altri come l'Argentina di più, creando situazioni estreme che continuano da decenni. Non ci sono dubbi che la causa di tutto è un continuo e persistente malgoverno che prosegue da decenni, da quando il populismo più terribile, ha preso mano in quasi tutti questi stati, con punte di follia che hanno prodotto dittature feroci e assassine, che li hanno completamente affossati e anche oggi questi problemi non sono affatto risolti e anzi, in alcune parti sembrano acuiti. La gente in parte sembra prendere tutto questo con la filosofia di quelli che ormai sono abituati, ma le difficoltà si vedono e si sentono. La cosa che mi ha stupito è invece che molti, che apparentemente appartengono alle classi che più sono danneggiate e maggiormente stanno pagando queste politiche estremizzate, che da poco sono state impostate, non siano ferocemente arrabbiati con chi le ha emesse, ma anzi vogliono dargli tempo, quantomeno per vedere come andrà a finire, anche se le bastonate arrivano soprattutto sulle loro schiene. Forse questo dipende dal fatto che ne hanno viste già così tante, che soluzioni completamente nuove anche se apparentemente folli, rappresentano, un'ultima speranza, un voler pensare, ma sì proviamo anche questa, chissà che non funzioni. Probabilmente per noi è difficile comprendere le sfumature politiche di questi paesi, più complicati e quindi anche più estremi sotto questo punto di vista. Qui la passione politica è ancora piuttosto naif rispetto agli arzigogoli europei e forse meno brutale di quella nordamericana. E anche questo è un aspetto interessante che traspare quando riesci ad avere un contatto con le persone. Infine l'ultimo aspetto che rende piacevolissimo questo viaggio è il contatto con la gente, così facile e reso ancor meno problematico dal linguaggio quasi comune e dalla vicinanza latina.
Troverete dappertutto persone gentilissime che si faranno in quattro per aiutarvi e darvi spiegazioni, oltre che molto disponibili a chiacchierare e a scambiare opinioni, cosa di per sé molto interessante se vuoi cercare di capire un mondo. La loro naturale allegria triste, non saprei come diversamente formulare questo ossimoro, renderà la gente che incontrerete, piacevole e pronta a passare del tempo con voi, raccontandovi i dettagli di quanto vi sta circondando in quel momento. Gente sempre con un sorriso che solamente alla fine mostra quella piega amara che racconta di condizioni difficili, di una vita dura, in cui ogni giorno ti porta a combattere una battaglia per una sopravvivenza dignitosa, che però si cerca di buttare alle spalle con una risata. Infine ancora un momento interessante è quello in cui si incontrano persone discendenti o esse stesse emigrate qui nel tempo, in cerca di opportunità di vita migliori. Avvertirete sempre un senso di famigliarità, di gioia commossa e di appartenenza, che vi farà sentire come tra parenti di cui si sente la mancanza. Si tratta di quasi una gioia nel sentirsi ancora in famiglia, quella di una terra ormai lontanissima e pure sempre pensata con una venatura di nostalgia, in cui tutto era bello e piacevole, che la distanza ormai lo fa apparire tale. Una distanza così grande che il distacco viene considerato ormai definitivo. Quando vai a Londra o a New York e incontri ragazzi che lì lavorano e hanno anche avuto successo, spesso riesci a sentire un desiderio, una speranza che prima o poi quando ci sarà un'occasione, verrà il momento di rientrare, di tornare a "casa". Qui no, questa è ormai la loro casa definitiva, dove sono riusciti a costruire il loro avvenire e anche se le radici sono fortissime e non si dimenticano certo, quel mondo lontano fa parte ormai della storia della loro famiglia. Anche questa è una delle tante sensazioni che se non sarete troppo sordi, riuscirete a portare a casa con voi, da questo che, comunque sarà un viaggio importante e ricco di emozioni, che di certo vi consiglio di progettare, magari tra qualche anno, però.
El Chaltèn |
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