Museo Paleontologico E,Feruglio - Trelew - Argentina - novembre 2024 |
La steppa |
Trelew che sarà la nostra base di esplorazione per la penisola di Valdes, è una pigra cittadina che si è sviluppata sulla ruta 3, che fila verso nord attraverso il nulla. Da qui mancano solamente più 1354 km alla capitale, come puntigliosamente recitano le pietre miliari bianche che scandiscono lo spazio come un immobile metronomo. Dalla fin del mundo siamo già oltre metà strada, teniamone conto, se ne avessimo voglia, con meno di una quindicina di ore di guida ci potremmo tranquillamente arrivare, senza troppi sforzi, ma qui, nella provincia del Chubut, ci sono tali e tante cose da vedere, che l'hanno fatta diventare una delle tappe imprescindibili di chi arriva fin qui, in questo viaggio alla ricerca dell'estremo sud. Tutti i grandi esploratori del passato ci hanno fatto tappa e si sono a lungo aggirati nei suoi territori desolati e apparentemente inospitali, a partire dai primi, arrivati a metà '800, un gruppo di gallesi che popolarono le rive del fiume Chubut, fondando poi una serie di villaggi e riuscendo a ricavare dalla povera agricoltura esercitabile in queste terre, di che sopravvivere. Anche Trelew fu fondata da loro, il suo nome infatti significa in lingua gallese, La città di Lewis, il loro capo. Certamente allora l'interesse naturalistico della adiacente penisola era assolutamente nullo, tranne che per pochi studiosi della materia e fino all'avvento del turismo questi luoghi rimasero sperduti avamposti di pochi disperati in cerca di un luogo dove sopravvivere liberamente.
Titanosauro |
Ma la particolarità di questa zona del Sudamerica è anche quella di nascondere sotto la superficie, alcuni dei più ricchi giacimenti di fossili di dinosauri presenti sul pianeta. Qui infatti sono stati ritrovati scheletri di quegli enormi animali in condizioni straordinariamente completa, permettendone così la loro ricostruzione accurata. Tra questi il titanosauro, un mostro lungo oltre quaranta metri, vissuto qui attorno circa 100 milioni di anni fa. Tutto ciò per raccontarvi che il museo paleontologico Egidio Feruglio, intitolato a questo grande paleontologo ed esploratore italiano di Udine, che qui visse a lungo nella prima parte del secolo scorso, studiandone i ritrovamenti sensazionali, è stato completamente rinnovato e appena riaperto al momento della nostra visita. Questo museo è veramente spettacolare ed è costituito da una serie di enormi sale che ospitano gli scheletri ritrovati e le ricostruzioni di alcuni dei più giganteschi dinosauri vissuti sul pianeta, dai più feroci tirannosauri ai colossali erbivori lunghi decine di metri che popolavano allora la Patagonia. La ricostruzione degli ambienti dove questi giganti hanno vissuto per milioni di anni, è davvero coinvolgente, cammini infatti in ambienti scuri e misteriosi dove compaiono quasi d'improvviso dal nulla questi scheletri giganteschi che incombono sui visitatori da ogni lato.
La antica stazione |
Naturalmente ricchissima la documentazione e le occasioni di interattività. Sono sicuro che tra i ragazzini che sono in generale morbosamente attirati da questi animali, sia una visita assolutamente irresistibile. Una delle addette, visto che siamo italiani come i suoi genitori, non ci molla più e ci racconta il possibile sul museo e la città. Lei è nata qui, ma si sente molto italiana e non vuol perdere l'occasione di utilizzare quella che considera ancora la sua lingua madre. Credo che questo sentimento di attaccamento a quella terra lontana da cui ha le origini la propria famiglia, sia ancora molto presente in larghi strati della popolazione; l'abbiamo infatti ritrovato spesso girando per questo paese. Un legame mai sopito e un cordone ombelicale mai tagliato completamente. Il museo è una grande costruzione proprio in centro città e poi, camminando per il giardino che lo circonda si arriva ad una piccola costruzione ottocentesca di legno e dai tipici tetti rossi: era la stazione della ferrovia che era stata costruita alla fine dell'800 per congiungere, la valle del Chubut dove la colonia gallese stava sviluppando la sua attività agricola con Puerto Madryn. L'edificio riadattato contiene il piccolo museo della città che racconta appunto questa epopea. Noi intanto proseguiamo nella nostra passeggiata fino ad un grande parco dove, nel laghetto centrale sono ospitati decine e decine di bellissimi flamingos.
Fenicotteri |
Il fondo deve essere particolarmente ricco di crostacei che i trampolieri con loro grande becco curvato, dragano con meticolosità, visto che le loro piume sono diventate di un bellissimo rosso vivo, proprio grazie a questa dieta. Intorno molti altri gruppi di uccelli acquatici arricchiscono questo spazio, molto frequentato da ragazzi e famigliole in cerca di riposo. Dietro il giardino c'è un poverissimo mercato spontaneo, fatto di bancarelle di fortuna che espongono merci assai misere e soprattutto capi di vestiario di seconda mano, un po' di giocattoli e merci cinesi e volenterosi cibi di strada, non molto invitanti. Ritorniamo verso il nostro albergo, molto vicino per la verità, che il centro è abbastanza raccolto, anzi per premiarci approfittiamo di una bella gelateria italiana proprio all'angolo della nostra strada, che fa un gelato assolutamente meritevole, giusto premio alle nostre supposte fatiche. Gli addetti sono molto soddisfatti delle nostre lodi sperticate e ovviamente ci invitano a ritornare al più presto. Credo che non ci faremo pregare troppo. Solito giro al supermercato semideserto per un po' di viveri di sussistenza e acqua, per permetterci di sopravvivere nei nostri itinerari dei prossimi giorni e intanto diamo un'occhiata ai ristoranti piazzati intorno all'albergo, tanto per farci un'idea. Insomma abbiamo esplorato un poco la città per quello che è in grado di dare.
Il corteo |
Non ci sono turisti in giro e bisogna contentarsi di seguire i cortei festanti dei tifosi del Racing Club, che ha vinto per la prima volta contro gli odiatissimi brasiliani del Cruzeiro, la Coppa del Libertador 2024. Un evento assolutamente epocale, che coinvolgerà per diversi giorni tutto il paese e la capitale. Anche qui all'estremità del mondo, cortei di tifosi stanno sfilando per la città inneggiando alla vittoria e levando al cielo peana che glorificano i campioni del pallone. Panem et circensem, lo avevano capito già i romani, il popolo si accontenta di poco e lo puoi condurre a dimenticare crisi e problemi, se ha occasione di festeggiare i suoi idoli sportivi, Non è cosa nuova, non vi turbate, è la mentalità umana che è così e chi la sa sfruttare può avere buon successo e mantenere il potere senza troppe difficoltà. Ormai è ora di cena e approfittiamo di un ristorantino proprio di fronte, consigliato anche dall'albergo. E' ancora presto ma c'è diversa gente dentro che lo usa come un locale pasticceria dove bere un tè con una fetta di torta, visto che una apposita vetrina ne espone una grande quantità, colorate, barocche ed invitanti. Il cameriere ci fa una grande accoglienza e io ne approfitto subito per ordinare un bel filettone al pepe, che devo dire, mi ha soddisfatto completamente, ma che volete, in Argentina, la carne è davvero buona e soprattutto la sanno cuocere e grigliare nella maniera giusta; anche le empanadas poi, sono decisamente buone, insomma mi sa che ci ritorneremo anche nei prossimi giorni qui. Intanto è venuta ora di andare a letto
Museo paleontologico |
SURVIVAL KIT
Trelew - Cittadina di circa 80.000 abitanti, ottima base per visitare la vicina penisola di Valdez a circa 80 km. La consiglio rispetto a Puerto Madryn, l'altra alternativa, più vicina, ma per questo molto più costosa e turistica. A Trelew si trovano molte soluzioni alberghiere a prezzo più accessibile, ad ha anche il vantaggio di avere un aeroporto più importante e con molti voli quotidiani che la collegano alla capitale e alle altre città patagoniche a prezzi ottimi. Da vedere in città, non c'è molto. Il piccolo museo cittadino ospitato nel vecchio edificio della stazione, un bel giardino con moltissimi fenicotteri rosa e altre specie acquatiche, ma soprattutto il nuovissimo Museo paleontologico Feruglio, riorganizzato da pochissimo, che espone una straordinaria serie di scheletri dei dinosauri della zona, tra cui il famoso titanosauro. Gli scheletri ricostruiti riempiono molte sale interattive in una disposizione assolutamente coinvolgente. Ingresso 15.000 Pesos. Calcolate almeno un'ora buona o più. Gentilissime le addette che in italiano, amano chiacchierare coi pochi turisti che arrivano. C'è anche un geopark appena fuori città, molto interessante per i bambini.
Helados Elke - Sull'angolo tra Av 25 de mayo e Calle Rivadavia - Ottimi gelati all'italiana a prezzi accettabili. Se siete in zona godetevi una sosta premiata, da gente che sa fare il gelato artigianale.
Ristorante Casa Telsen - Calle Rivadavia 237 - Ristorantino vicino all'albergo con pasticceria - Piatti in stile francese. Servizio molto cortese e professionale. Ci siamo stati diverse volte, piatti in generale soddisfacenti a prezzi contenuti. Attorno alle 80.000 pesos in 4. Consigliato
Il laghetto |
Nessun commento:
Posta un commento