domenica 6 aprile 2025

Sudamerica 42 - Nella campagna di Gaiman

La falesia del Geopark Bryn Gwyn - Patagonia - Argentina - novembre 2024
 


Sazi di pinguini e guanachi, riprendiamo la strada verso Trelew, ma prendendo lungo la RP 75, raggiungiamo la solita N3 e successivamente ecco comparire una deviazione sulla sinistra da dove parte una pista sterrata che con un rettilineo perfetto di una quarantina di chilometri consente di arrivare fino a Gaiman, l'antico villaggio alle porte di Trelew, nella valle del basso Chubut, il fiume che arrivando dalle Ande scorre fino al mare e dà il nome all'intera provincia. La storia di questa regione è curiosa, infatti, come tutto il resto della Patagonia, territorio spopolato e sostanzialmente privo di interesse, era rimasto abbandonato e negletto per secoli, con la sola presenza di piccoli gruppi di nativi Tehuelche e poi Mapuche, popolazione più bellicosa che li avevano soppiantati, quando a metà dell'800, superato il tentativo, di cui vi ho già parlato della costituzione velleitaria di un Regno indipendente, il vicino Cile mise in atto un tentativo di appropriarsene fino all'estremo sud. Il governo argentino allora, per non farsi scippare questo enorme territorio, non si sa mai cosa ci potesse essere di sfruttabile magari in futuro, mise in atto una imponente politica migratoria, invitando i popoli negletti ed in difficoltà del mondo a venire a popolare la regione. 

Rapace
Così popolazioni Gallesi nel 1865, e successivamente, a cavallo del secolo i Boeri sconfitti  nella guerra sudafricana nella zona di Sarmiento, furono invitati a questa avventura e nuclei consistenti di persone accettarono la sfida viste le condizioni di estrema povertà che vigevano nella madrepatria e giunsero fino alla valle del Chubut, in fasi successive fino alla fine del secolo, trovando terra fertile e conveniente alla fondazione di villaggi a partire dal primo, Gaiman, e successivamente Trelew e tutti gli altri della valle, che mantengono tuttora costumi, nomi e tradizioni proprie di quel popolo, inclusa la lingua che viene ancora attivamente parlata da molte famiglie del luogo. Gaiman è così rimasto un'oasi del tutto particolare in un territorio che presenta una agricoltura anomala rispetto al resto della Patagonia che lo circonda. Il piccolo paese di poche migliaia di abitanti, è immerso in una ordinata serie di campi coltivati e squadrati con meticolosa cura da oltre un secolo e mezzo, con piccole case sparse, fattorie dall'aspetto tradizionale come potresti trovare nella lontana campagna gallese. Il centro della cittadina è ancora formata da case d'epoca ben conservate che mostrano la loro struttura di mattoni color ocra e rosso, mentre lungo le strade principali si allineano vecchi negozi con le vetrine e le scritte d'epoca sui muri. 

Il fiume Chubut

Davvero una sensazione diversa rispetto al resto del paese che abbiamo visto fino ad adesso. Davanti al bel parco della piazza centrale, lungo il quale scorre il fiume Chubut che taglia in due la città gorgogliando tranquillo, vedi gli edifici storici del comune, la biblioteca, la banca e i vecchi magazzini. Poco più  in là, la cosiddetta Primera casa trasformata in museo e poco più in giù ancora, il museo gallese ospitato nella vecchia stazione ferroviaria del Ferrocarril Nacional Patagonico. Lungo la strada principale, ecco sfilare diverse Casas de Té Galés, che offrono per il classico té delle cinque, la tradizionale torta nera gallese e molti altri dolci tipici della tradizione assieme al pane fresco fatto in casa. Ci fermiamo in un locale, proprio a fianco alla Primera casa, che inopinatamente si chiama Ethiopia, visto che vanta il servizio di caffè speciali provenienti dall'Africa, evidentemente anche qui vince la voglia di esotico, per mangiare un panino, mentre intanto il ragazzo ci racconta un po' la storia del paese, dove per la verità di turisti ne arrivano davvero pochi, distolti dalla vicina penisola, dove gli stranieri giungono al massimo per fermarsi un paio di giorni, mentre gli argentini preferiscono fermarsi al mare di Puerto Madryn e nelle spiagge circostanti diventate ormai di moda, dove i ricconi della capitale, amano costruirsi le villette estive di vacanza. 

Il magazzino

Così il paese continua a sonnecchiare tranquillo come se il secolo scorso non fosse ancora passato. Tuttavia l'aria che si respira nel paesotto sembra davvero serena, camminando sui marciapiedi che scorrono accanto alle vecchie case, dove ti aspetti che da un momento all'altro escano signore coi vestiti larghi e le cuffiette crestate in testa. Ci fermiamo un poco vicino al fiume e al suo colorato parco giochi, gli alberi ricoperti di gioiosi festoni e gigantesche farfalle di carta, poi riprendiamo la strada che esce dal paese e va verso un costone roccioso distante qualche chilometro, tagliando diritta attraverso i campi di cereali e gli orti ordinati dove scorgi le file di cavoli accuratamente ripuliti dalle erbacce infestanti, con un evidente faticoso lavoro di zappatura manuale. Un vecchio lontano segue la fila di carote assestando di tanto in tanto un colpetto con la marra che porta appoggiata alla spalla. Una scena di altri tempi. Una villetta isolata con larghe finestre vittoriane, quadrettate di bianco, offre camere campagnole, una sorta di agriturismo che potrebbe avere un suo fascino di tempi passati, come quelli che raccontava Chatwin, quando si è fermato proprio qui a soggiornare da una anziana signora emigrata da bambina, alla fine dell'800. Non credo che le cose siano molto cambiate dagli anni cinquanta, qui il tempo appare assolutamente immobile. 

Il giardino

Ma non solo i decenni sembrano non passare mai, anche i milioni di anni conservano lo stesso andamento e la medesi ma immutabile scansione; proprio a qualche chilometro da qui, ai piedi della falesia, infatti, c'è uno dei più importanti giacimenti di dinosauri e di fossili, il Parque Paleontologico Bryn Gwyn, dove quasi due decenni di scavi hanno consentito il ritrovamento di tutto il materiale oggi ospitato al museo Ferruglio di Trelew. Qui si può fare un magnifico percorso di circa tre chilometri che vi fa attraversare i quattro momenti che hanno formato questo giacimento. La.prima sedimentazione, la Formacion Sarmiento, che risale a oltre 40 milioni di anni fa, presenta i resti degli animali terrestri di maggiori dimensioni quando il clima qui era decisamente tropicale e favoriva lo sviluppo di animali di grandissime dimensioni, poi risalendo si trova la Formacion Gaiman che ospita i resti degli animali che vivevano nel mare che aveva ricoperto l'area circa 23 milioni di anni fa, come squali, delfini, pinguini e balene preistoriche. Salendo ancora si arriva alla Formacion Madryn di circa 10 milioni di anni, con altri fossili di animali più recenti ed infine alla cima della falesia, che presenta l'ultima sedimentazione del Rodado Tehuelche che risale a circa 100.000 anni e che conserva resti della fauna di quella glaciazione che ricoprì anche questa parte del pianeta.

La falesia

Erano i tempi delle tigri dai denti a sciabole ed i grandi mammiferi come il famoso milodonte. I resti dei fossili sono ben visibili e la passeggiata piuttosto faticosa consente di esplorare tutto il parco. Raramente si trovano in altre parti del mondo zone dove siano presenti tutti insieme le fasi successive della storia del pianeta con una ricchezza di fossili di varie epoche, come questa. Il ragazzo responsabile, al centro, che per la verità, mostra qualche segno di abbandono, sembra piuttosto scoraggiato. Ormai col nuovo corso politico non arriva più nessun fondo e anche la ricerca è ferma. Lui ha 34 anni e dopo aver lavorato nel campo per oltre dieci anni dopo la laurea non è riuscito a mettere insieme neppure due soldi di risparmi per farsi una vita decente. Tutto quello che ha è un catorcio di macchina rossa e rugginosa che lo porta fin qui la mattina e che ha ormai trenta anni, bisognosa disperatamente di una sostituzione impossibile a farsi. E' uno dei tanti appartenenti a quelle classi povere di ritorno che pur avendo un lavoro e degli studi, non riescono a mettere insieme di che vivere e che non riescono a disegnarsi un futuro accettabile. E quello che mi appare tristemente evidente, è che ormai si sta perdendo anche quel senso di speranza che riesce a farti andare avanti. 

Una via di Gaiman

La prima volta che ero venuto in Argentina, un paio di decenni fa, in piena crisi, il tassista che mi accompagnava all'aeroporto, era un disperatissimo dirigente di una azienda che aveva chiuso e, abbandonato dalla famiglia, cercava di sopravvivere alla meno peggio, dormendo in un letto a casa della vecchia madre, eppure pensava che magari, con un poco di fatica, si sarebbe potuti uscire da quella situazione. Oggi dopo tanti anni è ancora peggio e anche la speranza sembra morta. Mi è sembrato davvero depresso il ragazzo, tanto che non ha neppure insistito troppo per farmi entrare nel parco. Insomma non bei segnali. Passeggiamo fuori godendoci la sfilata delle rocce rosse che incombono sul centro e sulla stradina che si incunea nel canyon risalendo i gradoni della montagna. Piante aridofile completano il paesaggio lungo i bordi, il vento dell'ovest continua a soffiare con implacabile costanza, sollevando piccoli sbuffi di polvere in lontananza che si perdono tra le pietre. Torniamo in città un poco tristi, la decadenza non è mai bella da vedere, oltretutto in questa terra lontana che non è mai fiorita più di tanto evidentemente, lasciata a se stessa proprio dal suo essere così lontana da tutto e da tutti. Gli ultimi chilometri per rientrare in città li faccio lentamente, viaggiare ti costringe sempre a pensare, per fortuna naturalmente. Concludiamo la giornata dal solito Casa Telsen, ormai ospiti fissi, dove veniamo accolti con calore come vecchi amici e salutati all'uscita come quelli che sai che non vedrai mai più. E' il destino del pastore errante, del viaggiatore che attraversa il mondo leggero, cercando di non lasciare indietro neppure la sua ultima traccia.

La famosa torta negra galesa

SURVIVAL KIT

Queso fundido

Parco paleontologico  Bryn Gwyn - A tre chilometri  da Gaiman, circa 20 da Trelew, su una strada ben indicata. Circa 100 ettari dove è stato ritrovato un giacimento di fossili di quattro ere successive. I ritrovamenti più importanti hanno contribuito all'esposizione del Museo Paleontologico Ferruglio di Trelew, il resto è visibile percorrendo il sentiero circolare che traversa il parco. Ingresso 1500 pesos, anche da qui capisci il disinteresse dello stato, che non ha neppure avuto la forza o l'attenzione di aggiornare i prezzi. Disponibile cartina e audioguida. Andateci prima che venga chiuso per mancanza di fondi.


La primera casa de Gaiman
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