Patagonia cilena - novembre 2024 |
Comunque in tutto la struttura non ha più di 5-6 stanze ed è prevalentemente popolata di ragazzi coi capelli lunghi e un bel po' di tatuaggi. Di piercing invece se ne vedono pochi Si vede che non sono più molto di moda, Però tutti gentilissimi e si fanno in quattro quando i vecchi chiedono qualche informazione o qualche aiuto di sorta. Alla fine l'ambiente, che avevamo preso un po' con le pinze, si rivela molto confortevole e piacevole, chiacchierare coi ragazzi è frutto di molte informazioni e di come siano le possibilità per organizzarsi in giro di domani. Prendiamo infatti contatto con un'agenzia locale per organizzarci un giro di tutto il giorno alle Torres del Paine, che è il clou della zona. Purtroppo le possibilità non sono moltissime ed il costo è molto elevato; evidentemente tutte le agenzie si sono accordate su uno standard di prezzo e il giro è abbastanza simile a quello proposto da tutte le altre concorrenti. Comunque dopo una breve trattativa ci accordiamo su 60.000 a testa per tutta la giornata con una macchina individuale, tutto incluso. A questo punto non rimane che andava a fare un giro per la città e conoscerla un po' meglio. Si tratta di un paesotto con meno di 20.000 abitanti in cui hai davvero l'impressione di essere ormai vicino a quella famosa fin del mundo di cui si parla nei libri, nelle guide e nella bibbia di Chatwin. E consideriamo pure che questa provincia si chiama pur sempre Ultima Esperancia, che qualcosa vorrà pur dire!
Sarà l'aria tersa e pulita, l'assenza di umidità pur essendo vicino al mare, saranno le nuvole bianche che si stagliano contro un cielo blu indaco e le montagne lontane coperte di neve, ma avverti decisamente la sensazione di un luogo isolato dal mondo, lontano, lontanissimo dai luoghi a te conosciuti, un mondo dove è difficile arrivare e forse è difficile anche andarsene via. Intorno c'è una sensazione di immobilità, di poche cose da fare, di assenza dello scorrere del tempo, anche la gente per strada non è molto mobile, cammina lentamente o è ferma agli angoli degli incroci e le quadras sono grandi e presentano pochi negozi, poche attività commerciali, salvo qualche locale e qualche piccolo supermercato. Mi piace moltissimo andare nei supermercati a fare un giro di ispezione con la scusa di comperare qualche cosa, nei paesi che visito di volta in volta. E' uno dei tanti modi per conoscere meglio una nazione visto che dalle differenze che riesci a riscontrare rispetto alle altre si nota anche parecchio del modo di vivere di un luogo. Sugli scaffali è rappresentato un uno stile di vita, un uno dei tanti aspetti che raccontano le abitudini di un popolo. Intanto si nota subito che qui i prezzi sono piuttosto cari, considerato anche che gli stipendi qui non sono molto alti, sugli 800/1000 dollari al massimo, anche se quasi il doppio dell'Argentina.
Come sempre l'acqua imbottigliata costa moltissimo rispetto all'Italia, anche il doppio o il triplo, se non di più. Molti gli alimentari caratteristici del posto. La gente si aggira tra gli scaffali ma non compra molto. almeno mi sembra. Anche qui viene sempre offerto il pagamento a rate, anche per cifre minime, tipico dei paesi a corto di contante, Noi avevamo intanto cambiato un centinaio di dollari tanto per fare qualche timida spesetta. e usciamo con una borsettina piena di acqua e biscotteria varia. Poi, percorrendo qualche quadra verso il centro noti un po' più di gente. Agli incroci stazionano facce strane, diciamo con l'apparenza di Incas o quantomeno misti nativi, con grandi cappelloni dei gauchos in testa e pantaloni larghi col cavallo basso e chiusi alle caviglie. Dall'altro lato della strada c'è una magnifica cosiddetta Fruteria, un negozio dedicato completamente alla frutta e verdura, evidentemente tutta importata da posti lontani dalla vicina Argentina o dal nord del Cile, con prezzi veramente alti, sui quattro cinque euro al chilo, dalle mele alle pere e a tutti i vari tipi di frutta. Le banane vanno a due dollari e le ciliegie di cui siamo in piena stagione, a sette. Non capisco davvero chi possa comprarle. Infatti il negozio è vuoto. Passeggiamo ancora un po' lungo le vie prima di trovare un ristorantino dove arrangiare la cena. Scegliamo un bel locale con camerieri gentili che ci coccolano assai e ci facciamo chi un sontuoso sottofiletto con l'uovo con gran guarnitura di verdure e patate e chi una sberla di salmone con salsa di gamberetti davvero gustosa. Insomma la cena non è malvagia e siamo soddisfatti, ce ne facciamo per circa 20 dollari a testa, con dolcino e bevande, compresa la mancia semiobbligatoria del 10%, come usa da queste parti e che viene automaticamente proposta nello scontrino.
Poi a un tavolo vicino sentiamo parlare italiano, tanto per cambiare, attacchiamo subito bottone sentendo anche un accento piuttosto conosciuto e guarda caso è gente di Tortona e Serravalle Scrivia, lo stesso gruppo di cui avevo sentito durante una delle mie lezioni all'Unidue di Serravalle che stava progettando un itinerario patagonico con un'agenzia alessandrina. Per la verità sono un po' stupiti del fatto che noi ce lo stiamo aggiustando per conto nostro, ma devo dire che fino a questo momento non abbiamo davvero incontrato nessuna difficoltà e che quindi viaggiare per queste bande, coi propri mezzi è decisamente facile e naturalmente anche più economico, per la qualcosa lo consiglio assolutamente a tutti. Certo basta un minimo di voglia e di esperienza per superare lo sbattimento e poi il resto vien da sé. Fino adesso per lo meno, non abbiamo avuto problemi di sorta e tutto si è svolto secondo il programma senza il minimo intoppo. Vabbè dopo la chiacchierata ci sembra arrivato il tempo di ritirarsi a riposare. Alla sera fa freschino da queste parti e i ragazzi dell'ostello si offrono di accenderci la stufa a gas, ma preferiamo evitare grane, non si sa mai, visto l'aspetto esterno degli impianti. Bisogna dire che tutto sommato la struttura che in un primo momento sia sembrata davvero poco invitante, alla fine si è rivelata un luogo simpaticissimo dove trascorrere il tempo. Lo spazio comune della cucina e della sala rimane un luogo dove scambiare opinioni con gli altri abitanti della struttura che al momento in effetti ha pochissimi ospiti. Oltre a noi infatti credo ci siano al massimo un paio di altre coppie oltre i residenti naturalmente. Quindi è giunta l'ora di andare a riposare, per il resto ne parleremo domani.
Survival kit
Volo da Puerto Montt a Puerto Natales - Con Sky airlines, una low cost cilena a 86,10 $ con i1 bagaglio in stiva da 23 kg. Partenza alle 11:20 - arrivo 1:29 pm. Direi sostanzialmente ottima senza problemi e con lievissimo ritardo. Comunque la soluzione più economica nel nostro caso. Consigliata.
Hostal Isla Yu Patagonia 2 - Blanco Encalada 640- Puerto Natales. Ostello molto basico con bagno in comune ogni 2/3 camere. Letto queen, tavolo, sedia e appendi abiti e niente altro. Cucina e spazi comuni accoglienti per la colazione che ognuno si può fare in autonomia, pescando dal frigo, inclusa nel prezzo di 45 $ la doppia. Situazione comunitaria tipica degli ostelli, la cui parte piacevole è data proprio dallo scambio di comunicazione con gli altri ospiti. Ambiante molto cordiale e gestori gentilissimi e collaborativi, che contribuiscono a far accettare la basicità della soluzione abitativa. Posizione centrale e comoda. Per il pagamento si accettano solo contanti. Navetta aeroportuale inclusa.
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