domenica 24 ottobre 2021

Facile parlare di ecologia

immagine dal web

 E' un mondo strano il nostro, ma forse è sempre stato così anche in passato e probabilmente lo sarà anche in futuro, a meno che, come spera il mio amico ufologo, non intervengano una buona volta gli ET a sistemare le cose. Tuttavia, tra gli sproloqui dei no-tutto, dei complottisti e di tutti quelli che in tasca hanno la magica e semplicissima ricetta per salvare il pianeta, non se ne può davvero più, per lo meno io non ne posso più. Pertanto ho deciso, tanto non ho voti da chiedere, cariche a cui aspirare e cose da vendere a parte i miei libri, di dire la mia, anche se controcorrente, sul problema dell'econaturalcarbonorganicnaturalogia, su cui tutti hanno verità certe ed inoppugnabili che solo i fessi, i furfanti e i pagati dalle multinazionali, non vedono. Sempre stato un ecologista della prima ora e assoluto amante della natura, ma da quando sento la marea di cazzate che monta come la panna, ribollo come la lava del Vesuvio in attesa di eruttare. La cosa che mi fa più dispiacere è il vedere come la montagna di fuffa, di menzogne, di mezze verità usate per provare inganni da chi ha pesanti interessi in gioco e su queste cose ci campa, abbia confuso e diciamolo pure ingannato un sacco di ragazzini, che fanno tenerezza per le loro certezze esibite, ma che alla fine saranno quelli che domani prenderanno le decisioni. 

Quindi non abbiatevene a male, ma voglio dire la mia su questo argomento dell'"ecologia", anche se temo che, data la sua complessità, non c'è mai niente di semplice purtroppo, come vorrebbe l'ascoltatore dei dibattiti, mi terrà occupato per molti post. Intanto cominciamo dal presupposto che bisognerebbe tenere separati argomenti che sembrano parte dello stesso problema e in parte lo sono, ma che a volte, nelle proposte soluzioni sono addirittura in contrasto tra di loro e mi riferisco al Riscaldamento globale (Global warming) e all'inquinamento in generale (Pollution). Il primo potrebbe avere una influenza potente su tutto il pianeta cambiandone i parametri di abitabilità, mentre il secondo è solamente un problema di parziale fastidio, che assente l'uomo, il pianeta assorbirebbe in pochi millenni. Cominciamo da alcuni assiomi, che bisogna dare per buoni, come si faceva nelle prime dimostrazioni dei teoremi geometrici. Innanzitutto bisogna farsi ragione che l'uomo, per il solo fatto di esistere, inquina l'ambiente che lo circonda, perché deve respirare, nutrirsi, proteggersi con vesti e abitazioni, riprodursi, spostarsi e avere, quasi unico tra gli altri viventi, attività ludiche, producendo scorie, che poco o tanto "inquinano" il pianeta deteriorandolo. 

Questo, dal canto suo ha per natura una cosiddetta capacità tampone che gli permette, fino ad un certo punto di assorbire senza modificarsi, queste scorie. Tuttavia superata una certa quantità, non ce la fa più e comincia ad accumularle. Probabilmente si calcola che questo potere tampone (ai ritmi attuali di produzione) non superi i 500 milioni di individui o forse meno. Quindi tu puoi ridurre, limitare, risparmiare quanto vuoi, ma il problema rimane irrisolto comunque, dato il numero troppo grande degli abitanti di questo pianeta, che in ogni caso è in continuo aumento e soprattutto in continua richiesta di crescita del fabbisogno di energia. Dobbiamo comprendere che, a parametri attuali, solamente un drastico calo della popolazione (epidemie potenti come nel passato, guerre totali, drastiche riduzioni della natalità imposte, ovviamente con tutto quello che ne consegue e quindi probabilisticamente quasi impossibili) risolverebbe il problema e probabilmente sarebbe pure insufficiente. Chi pensa che basti risparmiare (energia, cibo, movimenti, ecc.) non si rende conto che il fattibile, con grandissima fatica e a prezzo di sconvolgimenti economici potenti, sarebbe velocemente vanificato dal continuo crescere della popolazione, che tra poco sarà di 10 miliardi e dalla pretesa, forse per qualcuno dei "risparmisti" insensata che hanno tutte quelle genti, costituite da poveri o poverissimi, al momento marginali nel conto dei consumi, di arrivare ad una posizione di "benessere" quantomeno pari alla loro. 

Forse pensano che sarebbe ingiusto che i popoli dell'Africa aspirino ad avere un frigorifero per bere un bicchiere di acqua fresca o un condizionatore nella loro baracca, per meglio sopportare i 40°C? Pretesa eticamente ineccepibile, che porterà ad un rapido aumento, come minimo ad raddoppio della richiesta di energia in un paio di decenni, altro che riduzione. Nella parte Global warming, c'è poi anche un altro problema collaterale che potrebbe vanificare anche soluzioni validissime e risolutive, quando mai si escogitassero. E' certo che l'attività antropica influisca su questo fenomeno, tuttavia nessuno ha ancora potuto valutare con una certa precisione se questa provochi l'aumento del riscaldamento del pianeta per il 10% oppure per il 90%, dato che pretenderebbe la ricerca di una soluzione molto differente nei vari casi. Da queste prime osservazioni capite che la facilità con cui si blaterano soluzioni evidenti e chiare che solo i furfanti non capiscono, è un poco campata per aria e finché a spargerle nell'aere come nuovo verbo è una ragazzina manovrata da chi ha interesse a farlo, questo sì che è blablabla, è accettabile anche con una certa simpatia, ma quando si mettono a pontificare quelli che si dichiarano sapienti, lo è un po' meno. Domani adiamo avanti esaminando più da vicino le varie soluzioni che vengono date come inoppugnabili e semplici verità che solo la malevolenza velenosa dei cattivi, rifiuta.


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