lunedì 23 novembre 2020

Luoghi del cuore 93: Il lago di Bled

Il lago di Bojini - Slovenia - giugno 2009


Lago di Bled
I laghi sono nella maggior parte dei casi luoghi ad alta intensità emozionale. Secondo alcuni, me per primo, sempre ammantati di un senso di triste malinconia che spinge al suicidio, al lasciarsi andare lentamente, camminando dentro quelle acque ferme, grigie come certi occhi irresistibili, che sembrano chiamarti ad avanzare continuamente immergendoti in quella terra aliena, fino a scomparirvi completamente, lasciando questo mondo per un altro, non automaticamente migliore. Secondo altri invece sono forte di serena pace, piacere di paesaggi di tranquillo silenzio, anche di oblio, per chi ha troppo spesso la mente offesa da una vita troppo caotica e pressante. Tuttavia nella maggior parte dei casi non si può negare che il lago sia di per se stesso, una immagine di pittografica bellezza, scorcio di paesaggio da quadro naturalistico, i cui elementi sono naturalmente disposti secondo canoni di bellezza classica e inoppugnabile. E di certo questo accade nella maggior parte dei casi. Difficilmente penserete ad un paesaggio lacustre come brutto. ma alcuni casi si distinguono decisamente ed il ricordo delle cartoline visive che ti porti a casa risultano poi nitidamente stampate nella memoria e non soltanto in quella RAM della scheda fotografica. Non di può dire il contrario, alcuni laghi sono assolutamente speciali. Tanto per fare un esempio voglio parlare oggi di quel gioiello blu del lago di Bled, uno specchio di acqua incastonato tra le aspre montuosità dell'alta Slovenia, attraversando strette valli tagliate da verdi torrenti dal percorso tortuoso, un vero miracolo della natura. 
Una rocca

Si può dire faccia il paio con il suo gemello assai vicino, dista soltanto pochi chilometri, il lago di Bojini, sebbene questo, più solitario, misterioso ed inquietante, appartenga di diritto alla categoria sopracitata dei laghi che si ammantano di quella cupa melanconia che tanto attira i depressi cronici. Come già ho sottolineato, generalmente amo poco i laghi per la loro tranquillità tenebrosa presaga di finali spiacevoli, per la loro calma apparente che richiama la mente nei gorghi della depressione, ma Bled ed il suo colore indefinibile, ti porta automaticamente al sorriso e alla voglia di abbracciare qualcuno. Proprio il colore, forse, è il motore immobile che genera queste sensazioni. Se la superficie liscia e senza increspature è appena sfiorata da un raggio di sole che si fa spazio tra le nubi che avvolgono il Triglav, il monte ancora coperto di nevi alle sue spalle, un verde azzurro intenso o piuttosto un'acquamarina senza sfaccettature, carica di colore, senza trasparenza apparente, una lattiginosità satura su cui si intaglia il castone dell'isola, verde intenso su verde azzurro, con il biancore appuntito del piccolo campanile al centro a far convergere gli sguardi ed i desideri. La chiesetta, che si raggiunge a forza di remo e che si conquista attraverso la erta scala di pietra per far suonare tre rintocchi alla campana dei desideri, quasi a profanare un silenzio terso, ha contorni precisi, resi ancor più netti dalla pioggia notturna. 

Il cortile del castello

Il colpo d'occhio dall'alto del castello, è dirompente ed appagante al tempo stesso. Non riesci a staccarti dal colore dello specchio d'acqua, dal piccolo gioiello dell'isola, dal verde intenso delle rive, dalle ville antiche che si appoggiano alle erte sponde. Anche qui, nella più grande e splendida tra queste, un piccolo dittatore periferico amava portare i capi di stato amici a goderne le viste, un topos comune in tutti i tempi. E' difficile staccarsi da tanta bellezza, ti aggiri a lungo tra le mura del castello alla ricerca di un colpo d'occhio diverso, da un angolo di visuale più affascinante che ti prometta ancora altre emozioni. Poi, in qualche modo te ne fai una ragione e te ne scendi piano, raccolto nei tuoi pensieri, cercando di fare tuoi anche quelli di tutti coloro che ti hanno preceduto, per distillarne l'essenza da conservare nella memoria. Camminerai ancora sul bordo del lago, mentre la luce intensa va a poco a poco spegnendosi, allungando le ombre dei cigni che si scuotono le penne riguadagnando la riva. La cupa rocca del castello incombe ormai alle spalle. I pensieri si affollano nella mente, potrà placarli una sottilissima e croccante wienersnitzel dai contorni dorati o meglio ancora un gran finale con una robusta fetta di krimsnita, due sottili lastre di pasta sfoglia separate da una spuma vaporosa e leggera, una crema delicata se pur di saporosa consistenza che ti predisporrà al riposo e ai maggiori cimenti della giornata successiva del tuo peregrinare.

Il castello

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2 commenti:

OLga ha detto...

Personalmente il lago mi dà senso di pace.Bled in particolare per me è un luogo magico che amo immensamente.Saluti

Enrico Bo ha detto...

Davvero è bellissimo, un'atmosfera fatata.

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