La festa del paese.Un
archetipo di ogni tempo ed ogni luogo. Pure rimane un momento carico di
sensazioni ed aspettative. Tutto il borgo è già da qualche giorno percorso da
uno strano fremito di attesa, un senso di eccitazione che percorre tutti gli
abitanti e per contagio anche chi ci sta pochi giorni in vacanza o che è
passato per caso. Annunci in bacheca, qualche manifesto, il passaparola
preludono agli appuntamenti della giornata clou. Fenestrelle é da qualche
giorno in attesa dell'avvenimento, ogni anno uguale, eppure sempre diverso. La
mattina è splendida, un bel sole su un cielo blu cobalto, le montagne che
disegnano nette il confine tra cielo e terra, il forte immobile sul crinale a
disegnare la quinta del palcoscenico. Un sacco di gente in giro per il paese,
già dalle prime ore, poi la campana che chiama alla messa grande, dove sarà
benedetto il pane che le ragazze in costume hanno portato nelle grandi ceste
fino in chiesa, dopo averne ornato ogni pezzo con un fiore e che sarà
distribuito a tutti perchè lo conservino per un anno intero a simbolo di
protezione e buona fortuna, per essere poi bruciato nel camino quando sarà
sostituito da quello nuovo. C'è un'aria di festa che non si può spiegare, la
gente è allegra e circonda le ragazze con le cuffie di pizzo bianche o nere, le
lunghe gonne e gli scialli colorati.
domenica 26 agosto 2012
La festa del paese.
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2 commenti:
Davvero non stanca mai la festa di paese. Forse perché ha davvero il sapore genuino della semplicità.
@Sandra - Ma sì, per quanto smagati e cinici, c'è un qualche cosa che riesce a tenerti legato. Mah, stiamo invecchiando...
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