Mrauk U |
Pietre nere di muffa scura che le piogge infinite nutrono e accrescono. Erba verde sottile che cresce tra le fessure facendosi largo con prepotenza a cercare la luce. Una forza apparentemente così debole, erba contro pietra dura e incorruttibile da sembrare inutile e invece a poco a poco, con pervicacia cruda e implacabile, allrga, smuove, sembra scollare ciò che pareva inamovibile, rendendo il muro più slabbrato, la curva dello stupa più convessa, il tetto sempre più fragile, fino a che una prima chiave di volta si smuove, qualche cosa cade, infine un intera parte della pagoda scivola giù quando altra acqua torrenziale verrà a dar man forte nella guerra infinita tra uomo e natura. Eppure stanno lì da secolo neri ed immobili, a decine, immensi giganti erti come pinnacoli a completare naturalmente le cime dele collinette e dei monticelli di questa terra sperduta e quasi irraggiungibile, testimoni di un passato di gloria, tra boschi lussureggianti che nascondono capanne dove la vita è calma e difficile. Tonache rosso mattone si muovono lente davanti alla pietra. Non c'è fretta quaggiù. La pietra aspetta da secoli, può ancora attendere un po'.
2 commenti:
Sgretolasse coscienze se ci fossero, nature antiche d'uomo, l'erba paziente e verde
@paolo - antichi muri duri, puri di vecchi regni che ancor conta e segna il tempo
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