da National geographic |
C'erano dei tizi che per arrivare ad arraffare il potere, sparavano a zero su quelli di prima. Era così facile, puntare il dito su quello che non andava o sulle cose fatte male e ce n'erano, quante ce n'erano. Tutto sbagliato, tutto da rifare, no tutto. Noi qui, noi là, come siamo onesti, come siamo trasparenti, come siamo bravi, vedrete come faremo bene. Gli hanno creduto, hanno ceduto in molti alle faccine false che sembravano pulite, a quelli che lavoravano per farabutti, magari un po' di nascosto, tanto tutto sarà facile e si risolverà al più presto. Adesso che invece di puntare il dito o insultare e criticare, bisogna fare, come sono diverse le cose, i bravi, gli onesti, i trasparenti cadono ogni giorno sotto lo sputtanamento più banale, basta alzare il tappeto per vedere cosa c'è sotto.
Loro, i cittadini stanno cominciando a capire. Non tutti certo, i più arrabbiati, continuano a dire che c'è il complotto dei poteri forti, che prima era ancora peggio. Intanto il pianeta continua a scivolare verso la rovina, le centrali a merda spargono una puzza sempre più forte, nuovi piani di caverne vengono scavate dentro le colline profumate della monnezza che diventano sempre più alte. Paularius ride, dal suo palazzo ricoperto di giada. Presto ricomincerà il ballo, quello vero, intanto l'importante è convincere il popppolo che per il suo bene deve votare NO. Si tirano fuori le mummie dai sarcofaghi e anche loro danno la loro indicazione di voto. Unito a quello di chi sta cambiando il volto della capitale, sarà facile. Non sarà necessario neppure distribure buoni per prestazioni gratuite delle succhiatrici di Capella IV.
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:
3 commenti:
Ognuno— a canna in bocca—ha sotto al dito il suo grilletto da tirare
@tent - siam sempre al dunque, ma poi sarà carica a salve o la roulette si ricomincia?
Affannato so' Enrico: quanti che i tanti che han grilletti in gomma
Posta un commento