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E così anche questa non si farà. Ennesima occasione persa secondo alcuni, mentre i Tafazzi di ogni parte d'Italia gongolano. Come per il TTIP, la TAV, il terzo valico, l'importante è non fare, non certo fare bene, intanto così non sbagli e puoi continuare a dare le colpe agli altri aspettando che i posti di lavoro nascano per generazione spontanea. C'è sempre ben altro da fare prima, solo che non si fa mai o si preferisce andare al ristorante invece di rispettare gli impegni. E' sempre questione di DNA. I bugiardi cronici, i chiassosi fanfaroni, gli spocchiosi supponenti, i maleducati si comportano sempre allo stesso modo. Per il tafazzismo, in fondo peggio vanno le cose e più la gente è contenta e può dare la colpa agli altri. Così gli odiatori di professione e di natura, continueranno ad ammorbare il web e le discussioni da bar e tutti si crogioleranno nella loro accidia verbosa. Intanto oggi è cominciato l'autunno e adesso esco e vado a veder cadere le foglie secche. Ci sentiamo.
3 commenti:
Mah ...
Prendi Atene per esempio. O la Val Chisone per Torino. O Rio. O ...
Certo quelli che ridono dei terremoti devono lavorare ancora per ridere ancora ma le occasioni non mancheranno.
Non c'è dubbio che queste sono anche occasioni per i ladri. Ma quic'era la spettacolare opportunità del fatto che tutto sarebbe stato controllato dalla banda degli onesti. E poi i vantaggi di un'olimpiade non si possono solo calcolare sull'Incassato - speso. Bisogna considerare i posti di lavoro creati e i vantaggi del medio periodo. Torino ha cambiato faccia dopole olimpiadi, non si può negarlo. Comunque seguendo lo schema grillino, perché aggiustare scuole o ospedali o strade, per fare un favore a quelli che ci ruberanno su? Non parliamo di ricostruire dopo il terremoto.
Vero quello che dici per Torino, difatti è finita nelle mani del Beppe. Però anche lì ci sono stati casi che avrebbero interessato la Magistratura nei paesi civili. Mi è venuto in mente un esempio ancora migliore, sempre per Torino: Italia '61; ogni volta che passo davanti al Palazzo del Lavoro mi viene un groppo qui.
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