Il lago di Bojini - Slovenia - giugno 2009 |
Lago di Bled |
Una rocca |
Si può dire faccia il paio con il suo gemello assai vicino, dista soltanto pochi chilometri, il lago di Bojini, sebbene questo, più solitario, misterioso ed inquietante, appartenga di diritto alla categoria sopracitata dei laghi che si ammantano di quella cupa melanconia che tanto attira i depressi cronici. Come già ho sottolineato, generalmente amo poco i laghi per la loro tranquillità tenebrosa presaga di finali spiacevoli, per la loro calma apparente che richiama la mente nei gorghi della depressione, ma Bled ed il suo colore indefinibile, ti porta automaticamente al sorriso e alla voglia di abbracciare qualcuno. Proprio il colore, forse, è il motore immobile che genera queste sensazioni. Se la superficie liscia e senza increspature è appena sfiorata da un raggio di sole che si fa spazio tra le nubi che avvolgono il Triglav, il monte ancora coperto di nevi alle sue spalle, un verde azzurro intenso o piuttosto un'acquamarina senza sfaccettature, carica di colore, senza trasparenza apparente, una lattiginosità satura su cui si intaglia il castone dell'isola, verde intenso su verde azzurro, con il biancore appuntito del piccolo campanile al centro a far convergere gli sguardi ed i desideri. La chiesetta, che si raggiunge a forza di remo e che si conquista attraverso la erta scala di pietra per far suonare tre rintocchi alla campana dei desideri, quasi a profanare un silenzio terso, ha contorni precisi, resi ancor più netti dalla pioggia notturna.
Il cortile del castello |
Il colpo d'occhio dall'alto del castello, è dirompente ed appagante al tempo stesso. Non riesci a staccarti dal colore dello specchio d'acqua, dal piccolo gioiello dell'isola, dal verde intenso delle rive, dalle ville antiche che si appoggiano alle erte sponde. Anche qui, nella più grande e splendida tra queste, un piccolo dittatore periferico amava portare i capi di stato amici a goderne le viste, un topos comune in tutti i tempi. E' difficile staccarsi da tanta bellezza, ti aggiri a lungo tra le mura del castello alla ricerca di un colpo d'occhio diverso, da un angolo di visuale più affascinante che ti prometta ancora altre emozioni. Poi, in qualche modo te ne fai una ragione e te ne scendi piano, raccolto nei tuoi pensieri, cercando di fare tuoi anche quelli di tutti coloro che ti hanno preceduto, per distillarne l'essenza da conservare nella memoria. Camminerai ancora sul bordo del lago, mentre la luce intensa va a poco a poco spegnendosi, allungando le ombre dei cigni che si scuotono le penne riguadagnando la riva. La cupa rocca del castello incombe ormai alle spalle. I pensieri si affollano nella mente, potrà placarli una sottilissima e croccante wienersnitzel dai contorni dorati o meglio ancora un gran finale con una robusta fetta di krimsnita, due sottili lastre di pasta sfoglia separate da una spuma vaporosa e leggera, una crema delicata se pur di saporosa consistenza che ti predisporrà al riposo e ai maggiori cimenti della giornata successiva del tuo peregrinare.
Il castello |
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2 commenti:
Personalmente il lago mi dà senso di pace.Bled in particolare per me è un luogo magico che amo immensamente.Saluti
Davvero è bellissimo, un'atmosfera fatata.
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