martedì 2 dicembre 2008

La scuola di Atene

Al termine di lunghi anni di studio, la scuola di retorica di Atene, poneva gli allievi di fronte ad un difficile esame finale, al fine di potersi fregiare del titolo di Oratore. Veniva data una tesi strampalata o palesemente falsa e lo studente doveva convincere il suo pubblico della assoluta coerenza dell'assunto e dimostrarne la veridicità. Solo se gli astanti si dichiaravano concordi nell'accettare la dimostrazione vi era la promozione. Naturalmente non era così semplice dimostrare che nel mare non c'è acqua o che piove all'insù, ma i bravi studenti avevano una tecnica derivata dai lunghi anni di applicazione da utilizzare. Si cominciava intanto con una lunga serie di verità inoppugnabili a sostegno dell'assunto (mai usare falsità per dimostrare una cosa falsa, si viene subito scoperti e si perde di credibilità), luoghi comuni e banalità varie, poi qualche mezza verità, e qualche balla bene infiocchettata e ben nascosta tra le cose vere, di cui nessuno di norma si accorge; poi si infarcisce il tutto con argomenti attinenti , ma che nulla hanno a che vedere con la veridicità della tesi, ma su cui ogni persona di buon senso non può che essere a favore (es. il cancro è una cosa dannosa e io sono per combatterlo! e chè, c'è qualcuno invece a favore del cancro?), infine si fa comparire chiunque obietti qualcosa, come un farabutto o quantomeno un cretino ignorante e il gioco è fatto. Ecco la sconcertante sensazione che ho avuto domenica sera guardando Report, dove la giornalista che ritengo migliore in assoluto, mi ha deluso profondamente. Gabanelli, in un Report sull' agricoltura ha utilizzato appieno questa tecnica e siccome è troppo brava, un paio di volte qua e là, ha anche smentito la tesi precostituita del servizio (che il mondo può essere salvato solo dall'agricoltura biologica impiegata al 100% su tutto il pianeta) dicendo ad esempio:- E' però vero che gli antiparassitari sono necessari e che bisogna usarli.- Ma lo ha detto così sommessamente e di lato, che certo nessuno se ne è accorto, perchè quando si celebra una Messa, gli adepti diventano molto nervosi con chi mette dubbi sulle Verità Rivelate. Una chicca straordinaria, poi l'utilizzo degli archetipi, dalla parte dei Cattivissimi inquinatori, un giovane manager rampante che difendeva l'indifendibile con sciocca arroganza e di un agricoltore inquinatore, alto, bello e ricco e sfruttatore dei poveri negri; mentre dalla parte dei Buoni, il contadino della favola, barba incolta, volto ingenuo sfatto dalla dura fatica di una terra avara, ma amico della natura e non del suo portafogli, coronato dalla sua scelta di abbandonare una città covo del Male. Ci ha risparmiato, la Gaba, un primo piano sul volto rugoso e cotto dal sole e sulle mani callose che tenevano la marra (non la vanga, strumento troppo moderno e già testimonial di un'Agrikoltura Cattiva, della Kimica, della Plastika). Che delusione dalla mia giornalista preferita! Sono certo che il governo, sentendo l'aria del consenso, varerà provvedimenti a favore e sostegno dell'agricoltura biologica (comincia a farmi orrore questo termine privo di significato), mentre toglie quelli a favore di chi investe in energia alternativa. Di questo non ne parla nessuno, si vede che non fa notizia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella la musichetta di sottofondo....
FEROX

Anonimo ha detto...

Me lo sentivo che non avresti resistito. Cosa ti fa specie del biologico, l'odore di truffa? Ma la chimica, e in queste dosi, è veramente inevitabile? Senza quantali di antiparassitari mi si raddoppia il prezzo del pomodorino?

Enrico Bo ha detto...

Ma no, io mi innervosisco solo quando mi si vuol far credere che gli asini volano da parte di adepti acritici (come è normale per i neoconvertiti) e sacerdoti interessati di tutte le religioni e allora mi estremizzo anch'io. Se invece c'è un dialogo serio e non preconcetto, come mi sembra che tu faccia, allora si discute. E il mio parere è che il discorso è molto complesso e varia da caso a caso. Ovviamente concordo che : le ditte cercano di rifilare qualunque schifezza pur di far soldi, che meno antiparassitari si usano e meglio è, che ricercare (scientificamente non con la chiacchiera o col sentito dire) strade il più possibile compatibili con l'ambiente è non necessario, ma obbligatorio,che i costi vanno comunque tenuti presenti perchè l'agricoltura è una attività economica, non una missione caritativa,che in ogni caso l'agricoltura è una attività contro natura e quindi in un modo o nell'altro forza la natura stessa, che non tutto quello che è naturale fa bene, ed infine che l'uomo (e questo bisogna accettarlo) è ontologicamente un parassita che inquina il suo substrato fino ad ucciderlo e non un simbionte. Partendo da questo, bisogna ammettere che con i vegetali esistenti all'epoca dei cacciatori raccoglitori, la terra poteva ospitare al massimo 50/60 milioni di individui; l'uomo ha trasformato piante ed animali in circa 8000 anni in quello che vediamo oggi, animali e piante di cui la natura farebbe giustizia facendole scomparire in un paio di generazioni se (artificiosamente ) l'uomo non proteggesse la loro debolezza dai molti parassiti. Siccome gli antiparassitari, fanno male sicuramente, è opportuno studiare come ridurli il più possibile o usarli il meglio possibile (certo se la ricerca la lasciamo solo al privato questo non ha molto interesse in questo senso). Ad esempio provando molecole meno tossiche, o riducendo le dosi con giuste alternanze e rispettando i tempi di carenza (periodo in cui la molecola naturalmente grazie a luce o ossidazione si dissolve in componenti non nocivi come l'acqua) o con opportune rotazioni del terreno come diceva giustamente il servizio. O anche (e qui la lingua batte)studiando (come è stato fatto in altri modi magari, per tutte le varietà oggi esistenti) delle varietà migliorate che necessitino di meno quantità di antiparassitari (OGM?). Per limitarli giustamente il più possibile. Perchè è male cercare di migliorare (come è stato fatto per 8000 anni) le varietà in modo che producano di più e meglio (non peggio , questo non è miglioramento genetico ), per es. se produco un riso OGM con una percentuale doppia di vitamina A, perchè faccio male?
Passiamo poi ai concimi; qui il discorso è tutto un altro e non bisogna confonderli tra di loro. Una mela, un kilo di frumento o un cespo di insalata, asportano dal terreno una precisa e calcolata quantità di Azoto, Fosforo e Potassio + un po' di microelementi. Questi o glieli rimette qualcuno o ci deve pensare Gesù Bambino e per le colture agricole ci mette un centinaio di anni alla volta. Noi possiamo aiutare con un po' di corrette rotazioni a leguminose , es. soya (OGM naturalmente al 90%)ma poi N, P e K vanno messi in proporzione di quanto tolto se no il terreno diventa sterile e ciao bella. Il buon selvaggio col metodo taglia e brucia fa la stessa cosa e non compra i concimi kimici, peccato che in questo modo distrugga la foresta e la renda sterile cento volte più rapidamente che i disboscatori delle multinazionali (per fortuna ormai sono pochi, ad eliminarli ci pensano materialmente le multinazionali stesse).
Questo è solo l'inizio del discorso, il cui succo finale è (secondo me, naturalmente che non pretendo di avere la Verità)che riducendo il consumo della carne e cercando soluzioni scientificamente valide di riduzione di impatto in agricoltura e puntando tutto su solare e rinnovabili nell'energia, la terra potrebbe sostenere anche un 10 miliardi di persone, ma quando saremo 20 miliardi, non basterà di nuovo consumare la metà ognuno e siamo al punto di prima. Il parassita uomo se non riesce ad autolimitare il proprio numero, come un virus è destinato a distruggere il suo substrato e quindi a perire esso stesso (vedi il mio post sull'isola di Pasqua). I topi ci riescono, quando sono in numero eccessivo in un ecosistema chiuso, diminuiscono le nascite fino a farle cessare, le femmine non vanno più in calore e il sistema si autoregola, forse ce la faremo così anche noi, bisognerebbe dirlo alle nostre femmine.
Con stima

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