domenica 24 maggio 2009

Zhèng

L'ideogramma che esaminiamo oggi ci può essere molto utile per comprendere come, sempre, il modo di scrivere questa lingua sia molto descrittivo della mentalità e della cultura del paese. Come la maggior parte dei caratteri cinesi è composto da due segni più semplici. Quello di sinistra significa "raddrizzare, correggere", mentre quello di destra, che rappresenta una mano stilizzata che tiene un bastone (pu) è il concetto di "battere, picchiare" ed è presente in molti altri ideogrammi. Ad esempio unito a maestro e allievo dà "insegnare, istruire" (Jiao) in quanto si ritiene che il solo modo utile per il docente di fare assimilare i concetti allo studente sia quello di dargli delle mazzate in testa. Tanto per capirci. Ma torniamo al nostro Zhèng. Cosa significherà mai "picchiare col bastone per correggere, raddrizzare (le idee ed i comportamenti naturalmente)" ? Ma non è difficile arrivarci. Significa pari pari "governo" o come concetto "l'arte di governare, politica, buona amministrazione". Un governo saggio e buono, per ottenere buoni risultati, deve usare il bastone (senza carote, non sono previste, per questo si usa un altro ideogramma) per correggere e raddrizzare le schiene dei sudditi birichini che pretendono cose che il buon governo non può dare. Sicurezza sul lavoro, dignità sociale, soluzioni ad un precariato mortificante e così via. Bastone, anzi, ronde con il manganello per dare più sicurezza, dare in testa ai clandestini (quei pochi che si vedono e quindi possono dare testimonianza, delle migliaia di altri chi se ne frega), privatizzare l'acqua (tanto chi se ne accorge), inserire con emendamenti nascosti nelle leggi un bavaglio alla libertà di internet, pericolosissimo elemento difficilmente bastonabile, tanto i parlamentari votano tutto senza discutere se no non verranno più cooptati (nei tempi antichi si eleggevano scegliendoli, come dire si esprimeva una preferenza). Anzi, visto che sono inutili, tanto varrebbe ridurli a un centinaio (o anche eliminarli completamente, no?). Ah! questi cinesi....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah, io la vedrei diversamente: la parte a sinistra è semplicemente fonetica (zhèng), e la parte destra, che tu dici essere il bastone, a me sembra un più banale e comune wén, letteratura, cultura.
Poi sul perché siano stati scelti proprio questi due elementi, possiamo discutere per ore...

Nino

Enrico Bo ha detto...

Caro Nino, concordo con te che le interpretazioni sono sempre vaghe e multiformi. a me, come avrai notato piace cercare qualcosa che stimoli la fantasia, che parli di mondi così lontani e diversi dal nostro, poi non è detto che le cose siano più semplici.

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