da Il cuore del Tai Ji di Maurizio Gandini. |
L'apprendimento del Tai Ji, come quello di tutte le altre arti avviene per gradi. Di solito la prima è quella che consiste nel memorizzare una o più sequenze fisse di tecniche diverse, imparate ad una ad una. Questo è lo sforzo mnemonico che un principiante deve fare per avere un minimo bagaglio iniziale con cui svolgere una pratica costante. Naturalmente questa fase comprenderà, la conoscenza accurata delle tecniche singole, del loro nome ed eventuale applicazione marziale, tutte fasi che aiuteranno l'apprendimento mnemonico. Ottenuto tutto questo, si otterrà la capacità di eseguire correttamente, senza errori "tecnici", usando una giusta tempistica, ogni movimento o posizione richiesto e codificato della forma da eseguire. A questo punto però, confrontandola con un praticante più esperto si noterà una differenza notevole nelle esecuzioni, pur se i movimenti saranno in linea di massima uguali. Si noterà nel principiante una certa meccanicità del movimento, una mancanza della cosiddetta "fluidità" e di quella sensazione di forza che viene dal di dentro che nota anche un osservatore non competente nell'esecuzione di un maestro. La seconda fase dell'apprendimento consiste allora nell'inserire nella forma una corretta tecnica respiratoria, una respirazione profonda e addominale, con un ritmo costante e rilassato. Si osserverà quindi che ogni tecnica, che si esegue sempre contemporaneamente ad uno o più cicli respiratori, acquisirà una maggiore consapevolezza, una maggiore stabilità ed un incremento notevole della sensazione di efficacia.
Fondamentali nell'apprendimento di una corretta respirazione sono i molti esercizi che stanno alla base del Qi Gong e che risultano utilissimi nella vita quotidiana e che stanno alla base di una buona esecuzione di tutte le arti marziali orientali. Questo tipo di respirazione piena e controllata, risulta altresì utilissima nel raggiungimento di un buono stato di tranquillità mentale e di benessere fisico in generale, discorso che va al di là di quanto stiamo indagando oggi nell'ottica del Tai Ji. Una buona tecnica respiratoria, contribuisce anche ad apprendere come scaricare completamente il proprio peso verso terra, ad ancorarsi completamente sulla superficie di appoggio, migliorando in questo modo il senso di equilibrio generale che è anche uno dei maggiori benefici salutistici del Tai Ji stesso. Di certo quando si sarà raggiunto questo stadio di pratica, ognuno raggiungerà anche una buona capacità di percepire le piccole sensazioni interne al proprio corpo che prima la contrazione nervosa, sia fisica che emotiva, dovuta alla necessità di ricordare o eseguire correttamente le tecniche e le stesse posture di ogni giorni impedivano di ascoltare. A questo punto, una delle crescite successive dell'apprendimento, in luogo di imparare altre forme più complesse, puntando su un ulteriore sforzo mnemonico improduttivo, può essere quella di iniziare ad esercitare la percezione della "forza (o energia) a spirale" (Zhan Si Jin) attraverso gli Esercizi del bozzolo di seta (纏絲功 - Chan Si Gong, appunto Avvolgere il filo di seta), una forma di energia che deve essere presente in ogni tecnica di TaiJi, così come in altre forme di stili interni come il Ba Gua o il Xing Yi. Come tutti i movimenti del Tai Ji anche questi rinvigoriscono il corpo e la flessibilità delle articolazioni stimolando la circolazione sanguigna, oltre a migliorare, rafforzandolo, l'atteggiamento posturale.
L'esercizio consiste nell'utilizzo della forza che parte dal Dan Tian (punto posto qualche centimetro sotto l'ombelico) come punto di partenza e traino per tutti i movimenti successivi, come se gli arti ed il resto del corpo non fossero mossi dalla propria muscolatura, ma come trascinati dal movimento di questo punto di energia interna. I movimenti eseguiti dal corpo e dalle braccia consistono in spirali delle braccia e delle mani in senso orario ed antiorario, con un solo od entrambe le braccia, in posizione statica o camminando, con cerchi di grande e piccola dimensione legati l'uno all'altro con movimento continuo e fluido come se si stesse avvolgendo o srotolando il sottile filo di un bozzolo di seta. Ecco dunque il senso di non effettuare movimenti di forza o troppo bruschi che potrebbero spezzare il filo, ma neppure troppo molli o fiacchi per non farlo aggrovigliare. Naturalmente la metafora che sottende il nome illustra bene l'immagine del bruco che nella sua evoluzione tecnica e spirituale, diventa finalmente farfalla; che poeti questi cinesi! Come abbiamo detto il movimento nasce dal Dan Tian e si sviluppa verso gli arti seguendo lo schema della nota figura che rappresenta lo Yin e lo Yang, attraverso grandi cerchi che rimpiccioliscono a poco a poco fino alle cosiddette forme della goccia e con lo spostamento del peso che bascula sulle gambe. Sono codificati 11 esercizi del bozzolo di seta, che per vostro piacere, vi allego (come li descrive Wikipedia da cui vi allego anche un video di stile Chen in cui sono eseguiti dal maestro Wu Tian Cai, molto adatto ad illustrare la tecnica):
A) Rotazione del dantian da destra a sinistra su un asse immaginario passante per l'ombelico e perpendicolare al busto.
- Zhan Zhuang (palo eretto): esercizi statici che rilassano il corpo e consentono di concentrare la mente ed il corpo sul dantian
- Zheng Mian Chan Si (Movimento a Spirale con un braccio frontale): pensando al dantian, si sposta il peso da una gamba all'altra in un movimento che guida anche quello delle braccia
- Heng Kai Bu (Movimento a Spirale con un braccio frontale con passi laterali): a partire dal precedente esercizio, si estende il movimento dei passi, prima a sinistra e poi destra
- Shuang Shou Chan Si (Movimento a spirale a due mani): altro esercizio semi-stazionario, ma questa volta i movimenti sono eseguiti su entrambi i lati, simultaneamente e lungo direzioni diverse
- Qian Jin Bu (Movimento a spirale a due mani con passi): esercizio di movimento con passi in avanti
- Hui Tui Bu (Passi indietro): muovendosi all'indietro, questo esercizio completa i movimenti lungo tutte le direzioni cardinali
B) Rotazione del dantian dalla parte frontale del corpo verso quella posteriore. È come se il dantian ruotasse intorno ad un asse passante per i fianchi. È un movimento di apertura e chiusura.
- Chuan Zhan Chan Si (Movimento a spirale diretto): allena la precisione dei movimenti di braccia e gambe
- Ce Mein Chan Si (Movimento a spirale con un braccio laterale): allena la mobilità dei polsi e la flessibilità delle gambe
- Dan Shou Xiao Chan Si (Piccolo Movimento a spirale con una sola mano): allena i movimenti interni della colonna vertebrale e del petto con piccoli movimenti esterni del corpo
- Shuan Shou Xiao Chan Si (Piccolo movimento a spirale a due mani): maggiore enfasi sui movimenti interni della colonna vertebrale
- Tui Bu Chan Si (movimento a spirale delle gambe): allena il coordinamento delle gambe con la forza derivante dall'addome e dal petto
Certamente non è facile riuscire ad afferrare il concetto che questi movimenti sottendono. Può darsi che ci si continui ad esercitare meccanicamente per mesi o anche per anni, senza riuscire a "sentire" questa forza avvolgente che nasce dentro di noi e si sviluppa fino alla punta delle dita, che muove la colonna vertebrale ruotandola su se stessa e facendo arrivare fino alle dita una sorta di movimento di frusta pieno e potente, fino a che un giorno, senza che ci sia stata una particolare attenzione, si avvertirà il cambiamento, come una vibrazione interna che si propaga a poco a poco per tutto il corpo, nato da quel piccolo e impercettibile movimento all'interno delle anche, che avvolgerà tutto il resto del corpo come un sottile ma robustissimo filo di seta e che si spanderà potente in tutto il corpo fino alle sue estremità. Da quel momento la vostra pratica del Tai Ji sarà sicuramente cambiata e si trasformerà in un'altra cosa, molto più utile e soddisfacente. Vi sarà sufficiente conoscere anche una sola forma di Tai Ji (come la 24 Yang che vi ho descritto passo a passo) ed eseguire solo quella per tutta la vita, ma con la corretta respirazione e con l'applicazione ad ogni movimento dell'energia a spirale, per ottenere la maggior parte dei benefici fisici e psicologici che promette il Tai Ji. Auguri!
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