lunedì 5 ottobre 2015

Umbria 5: Spoleto

 
Spoleto - Il Duomo


Fortezza Albornoz - Il ponte delle Torri
Spoleto è una città tutta da godere, un poco un riassunto di questa Umbria immersa nella natura e nella storia. Intanto te la puoi guardare dall'alto della magnifica fortezza, già raccontata da Goethe, che da un lato ti farà da balcone sulla città e dall'altro ti conduce, attraverso l'antico ponte delle Torri, diritto nei boschi selvatici del monte. Solo allora puoi scendere verso il centro e la storia, passando di chiesa in chiesa, dopo aver sostato all'antica casa romana ed i suoi mosaici, fino alla piazza palcoscenico dove, passato il teatro, vieni attirato magneticamente verso il basso dalla facciata della Cattedrale, dove devi concederti almeno un'oretta di estatica ammirazione davanti agli affreschi di Lippi e del Pinturicchio. Poi girare, camminare, andare su e giù senza sosta per tutto il giorno, vincendo la fatica delle discese e delle risalite e va già bene che c'è un ricco sistema di scale mobili, senza perdersi il museo con l'antico teatro romano a fianco, anche qui stupenda commistione di vestigia di due millenni diversi. Quanta roba ragazzi! Insomma una città magnifica misurata credo sia per viverci che per fare il turista, con dintorni ancora più straordinari. Non ultimo devo dire che nelle due sere che mi ci sono fermato, ho avuto due esperienze gastosensoriali che, di questo spessore, non avevo da qualche tempo, diciamo assolutamente rimarchevoli. Non so se qui intorno il cibo è sempre interpretato in questo modo ed a questo livello, ma accidenti, qui davvero non verresti più via. 

S. Pietro - Altorilievi della facciata
Un inno alla qualità globale, dall'ambiente, alla forma, alla bontà del cibo e non ultimo il prezzo. Direi da venirci apposta solo per questo, non fatemi dire di più se no sembra che faccia una marchetta da travel blogger pagato. Magari eh, anzi se qualcuno vuol farmi delle proposte, si faccia pure avanti senza vergogna! Uscendo dalla città per tornare al vostro agriturismo disperso nel verde, non fatevi mancare una piccola sosta per gustarvi la facciata della Basilica di San Pietro extra Moenia, ricoperta da magnifici altorilievi del XII secolo, con scene della vita del Santo, raccontate con deliziosa naiveté, come quelli del lupo studente e della volpe finta morta, forse la più bella facciata dell'Italia centrale. Da rimanervi incantati a guardarla, anche senza entrare, l'interno barocco essendo poco interessante se non per la sua cupola ellittica, unica nel suo genere da queste parti, che all'epoca avrà di certo suscitato commenti del tipo piramide del Louvre. Queste contaminazioni ci sono sempre state, riconosciamolo. Sarebbe interessante sapere come le prendevano i contemporanei. Se fossero criticoni scontenti come i no-tutto di oggi, contrari ad ogni inserimento del nuovo nell'antico, con la parziale scusante della perdita di armonicità, come se fosse possibile rifare una cosa con lo stesso stile del passato, cosa ancor più stonata e finta, oppure se plaudissero incondizionatamente alla novità come in quelle epoche in cui bisogna buttar via tutto perché "vecchio", bruciando magari nel camino i mobili dell'800 per sostituirli con quelli di lucente "fòrmica", come ricorderete certo, accadeva negli anni '50. Mah, ogni epoca ha le sue, di magagne. Noi oggi, per fortuna, possiamo star qui dopo secoli a godercele.

Spoleto - Cortili
SURVIVAL KIT

Nella fortezza
Spoleto - Una delle più belle città del'Umbria, a prescindere dalle manifestazioni culturali. Godetevi i vari monumenti storici della città che è dotata di ben 8 scale mobili per agevolare le visite a piedi, dopo aver lasciato l'auto nei comodi parcheggi di periferia. Meglio cominciare la visita dall'alto, dalla fortezza Albornoz e scendere via via lungo le vie della città. C'è un biglietto cumulativo che consente l'ingresso al museo ed in altri punti di interesse principale. Comunque da non perdere appunto, il complesso del Museo e del teatro romano, la Cattedrale, la casa romana, tenendo conto che per i ricchi della capitale dell'epoca questa era terra di vacanza fresca e salubre e la fortezza Albornoz. Fermatevi a cena, è un consiglio importante.

Villa Rosa Country House - "Agriturismo" in posizione è magnifica. 70 € la doppia. informarsi per tempo se c'è posto perché qui staziona per parecchio tempo, la troupe di Don Matteo, quando girano in zona. A soli 3 km dalla città vi sentirete assolutamente in campagna nel verde. Molto nuovo, pulito, il verde all'interno deve ancora crescere un po', camere ampie e discretamente arredate. Colazione abbondante, free wifi, ampia piscina, dotato di ristorante se non avete voglia di uscire.

Una scalinata
Ristorante Al tempio del Gusto - Via Arci di Druso 11. - Frutto del lavoro di 3 generazioni, davvero un gran ristorante! Con circa 30 € abbiamo avuto, intanto con una presentazione spettacolare (ricordatevi che si mangia anche con gli occhi e che la maggior parte delle persone, bendata non distingue il formaggio dal semolino), un delizioso preantipasto (paté, pappa al pomodoro e bocconcino di salmone), poi una serie di piatti che non starò qui ad elencare per non farvi stare male dal desiderio, se volete date un'occhiata alle foto qui e tanti vi basti, ma andateci mi raccomando.

Ristorante Apollinare - Via S. Agata - Attorno ai 35 euro. In una viuzza laterale alla piazzetta dove eventualmente si può anche parcheggiare, ecco un ristorante di grande tradizione. Tanto per risognare: Pappa al pomodoro e crema di zucchini, caramella con caciotta e tartufo nero/ uovo morbido con crema di patate, gnocchetti con le vongole e salsa di zucchini delicatissimi o passata di lenticchie. Secondi assolutamente straordinari: scamone o agnello cotti a bassa temperatura di una tenerezza e sapidità mai sentiti o maialino in rete di lardo. Tralascio i dolci (crescionda locale, sfera di cioccolato e altro, slurp). Rapporto qualità prezzo eccellente. Assolutamente imperdibile se siete in zona e anche per andarci apposta, in particolare per le carni.

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