mercoledì 9 agosto 2017

Recensioni - Severgnini - Signori si cambia



Ennesimo libro di questo intelligente giornalista, che sa sfruttare al massimo il suo lavoro, lavora viaggiando perché si diverte, ci fa trasmissioni televisive e articoli di giornale, alla fine dato che nel viaggio, come per il maiale non si butta via nulla, alla fine ci esce anche un libro. Insomma un po' quello che piacerebbe fare a me, senza riuscirci, purtroppo. Stavolta si parla del viaggio in treno, visto come categoria esistenziale, nel racconto di alcuni viaggi effettuati attraverso l'America, l'Australia, L'Europa e perché no, l'Italia. Ma il file rouge del libro, non è quanto avviene in questi viaggi, ma proprio il senso stesso che li accomuna, quello stare sul treno, quel contatto inevitabile con gli sconosciuti compagni di viaggio, quel mondo che sfila continuamente dietro quello schermo fisso che è il finestrino. Ricordo inestinguibile dei miei tanti e lunghi viaggi in treno in una Russia che non esiste più, salvo solo forse in quell'ambiente anomalo che corre all'infinito su quelle due rette parallele da Mosca a Vladivostok e non solo. Insomma un libro che può interessare solo lettori particolari e che se ne va via in un paio d'ore, il tempo giusto di arrivare da Milano a Firenze.


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1 commento:

Blogger ha detto...
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