mercoledì 15 novembre 2017

Usa 7 - Da Portland a Camden


Pemaquid lighthouse

La scogliera
Portland è una cittadina davvero graziosa che incontri risalendo la costa, adagiata su una collina digradante lentamente verso il mare. Una interminabile distesa di case e casette di fine ottocento o di inizio secolo in mattoni rossi, proprio quello che ti aspetti da un antico, e per l'America quando dici antico intendi questo, insediamento del New England. Dalla cima dell'osservatorio, una torre a tronco di cono, nel centro città, sulla cima dell'altura, hai una splendida vista dell'oceano vicino, imbronciato ma tuttavia apparentemente tranquillo data la protezione dei capi che formano la grande baia. Il waterfront, come in tutte questi insediamenti è ormai diventato luogo di passatempo e di sport popolari, un parco giardino cittadino dove la gente corre su e giù con una dedizione ammirevole, d'altra parte questa moda sconsiderata ci è arrivata proprio dagli Stati Uniti. Qualcuno, ma pochi passeggia anche con il cane e anche se l'aria che tira è piuttosto gelida, nessuno pare curarsene, addirittura per i pochi che indossano felponi o piumini, molti ostentano tenute sportive e maniche corte. Situazione abbastanza tipica per gli autoctoni dei climi severi per il resto dell'anno, approfittare anche del minio raggio di sole. 

Una saletta del museo dei pescatori
Di qui in avanti la costa diventa un andirivieni di insenature profondissime ricoperte di boschi infiniti tra cui si nascondono le case, molte in verità. In effetti una larga parte della popolazione vive, per così dire, sparsa per la campagna, anche in queste zone che non si possono, dato il clima severo, definire agricole. Quindi l'aspetto del territorio è di una grande piacevolezza naturalistica, con moltissima avifauna di terra e di mare, considerato che l'abbondanza di acque interne che scendono verso il litorale forma di continuo moltissime zone umide ricoperte di canneti e bassa vegetazione e che tutto il territorio è posto proprio sul passaggio di grandi rotte migratorie. Il senso di pace e di natura libera pervade l'ambiente, anche se questo non risulta essere affatto spopolato. Le strade in effetti sono gremite di auto e non potrebbe essere diversamente, l'auto è un bisogno primario per questa gente che diversamente avrebbe grosse difficoltà a spostarsi, date anche le grandi distanze. Ogni insenatura porta, attraverso contorte stradine fino a capi gettati nell'Atlantico, solitari e di selvatica bellezza. Basta prendere una deviazione dalla strada nazionale, quasi a caso e difficilmente sarai deluso.

La lanterna del faro
La nazionale 1 prosegue verso nord ed è una strada famosa al pari della ormai notissima 66, che procede lungo tutta la costa dal Canada credo fino al sud della Florida. Mi diceva un vecchio amico, maritato ad una indigena, una quarantina di anni fa, che era chiamata anche From pines to palms, ma non so se si riferisse alla nuova autostrada anche perché il ricordo è un po' svanito nel tempo quando si parlava di viaggi e di terre lontane inframmezzando alla chiacchiera, le discussioni sui prezzi di concimi e sementi. Già, ricordatevi sempre che sono nato con le aspirazioni del poeta, ma il destino mi ha voluto paracontadino nei fatti, che ci volete fare. Comunque se arrivate da queste parti spingetevi fino al Pemaquid point, lasciando la 1 all'altezza di Newcastle e proseguendo prima sulla 129 e poi 130 fino alla punta estrema di questa lunga e corposa penisola. Qui troverete un faro, il Pemaquid Lighthouse, classificato secondo l'uso delle liste di merito molto consuete quaggiù, come uno dei dieci posti più belli del Maine. A strapiombo sul mare, qui finalmente libero e non costretto da baie e protezioni, potrete camminare sulle rocce di una scogliera bellissima che rivela, attraverso erosioni di grande bellezza, la sua tormentata ed antichissima storia, mentre le acque imponenti si frangono contro le rocce. 

Camden - Scale
Una panchina solitaria difronte al mare vi potrà regalare un momento di solitudine e di raccoglimento anche se non sarà facile mantenerlo non appena la successiva frotta di turisti chiassosi in cerca di selfies, ma sordi di fronte alla forza della natura, non arriverà alle vostre spalle in attesa che vi togliate dai piedi per avere uno scenario più accattivante. D'altra parte c'è poco da lamentarvi, voi avrete fatto la stessa cosa con i visitatori che vi hanno appena preceduto. Il faro e la casetta sottostante sono davvero scenici e valgono il biglietto di ingresso. Se volete, a lato c'è anche un ristorantino che offre accattivanti lobster rolls, tanto per togliervi la più grossa, anche se di aragosta ce n'è ben poca. Poi la strada prosegue decisa lungo la costa un poco più rettilinea. Il mare è sempre alla tua destra e davvero in questo tratto è corretto definirla una Scenic Byway, come vengono segnalate da queste parti i luoghi paesaggisticamente imperdibili. In una quarantina di miglia arrivi a Camden, paesino che non riesco a definire in altro modo che delizioso. Una piccola insenatura che forma un porto naturale circondato da due alture su cui si aggregano le casette di legno, ben tenute. Alla fonda bei velieri alla fonda, dai cui alberi indovini le molte vele da dispiegare nelle traversate. 

Un angolodi Camden
Questi erano i luoghi privilegiati nell'era dei clipper, forse le più belle navi che abbiano solcato i mari. Erba verde e praticelli magnifici, qui piove sempre e non sarà difficile tenerli così bene come appaiono, formano i giardini cittadini. Un sacco di turisti che si aggirano per i mercatini che vendono le solite giargiattole, ma in cui passeggi volentieri, buttando di tanto in tanto l'occhio verso il mare più in basso dove qualche vela prende il largo. Anche qui potresti fare tante cose, le scogliere, altri fari suggestivi, un giro in barca a vedere la pesca delle aragoste, una fissa continua di tutta questa area, scendere fino alle spiagge, un po' grigie invero con quell'aria da mari del nord che è tristemente fascinosa ma che è poco apprezzata da noi solari mediterranei, passeggiare nel porto a sceglierti un localino dove gustare un astice, alla fine deludente oppure goderti il tempo senza far  nulla, girolando senza meta intorno e gustandoti gli scorci che compariranno all'improvviso tra le case, quinte inconsapevoli di uno scenario magnifico. Insomma ce n'è per innamorarsi e magari decidere di fermarsi un giorno ancora, ma non di più mi raccomando, se non fosse che la strada da fare è ancora tanta e bisogna muoversi. Dura la vita del viaggiatore on the road.

Il porticciolo

SURVIVAL KIT

Pemaquid point Lighthouse park - Piccolo parco sul mare a circa 70 miglia da Portland con il bel faro visitabile e piccolo museo dei pescatori. Bella vista. Ingresso 3 $. Vale almeno un'oretta di visita.


Un'insegna

Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 116 (a seconda dei calcoli) su 250!