venerdì 24 maggio 2019

Malta 4 - I templi megalitici di Ta Hagrat


Ta Hagrat - Il portale del tempio - 3600 a.C.

Mgarr - Chiesa dell'Assunzione
Se hai l'auto e te ne vai in giro per questo territorio, dove gli spazi tutto sommato sono molto contenuti ed i chilometri sempre pochi, anche se hai un itinerario in mente, alla fine la visuale del territorio che ti circonda, ti stimola spesso a divagare, a raggiungere quel monticello vicino dove vedi  un rudere, quella torre che si erge su una scogliera lontana, quel campanile che emerge in mezzo alla massa di case di qualche paesino più isolato. E' in caso di Mgarr, paese ad un paio di chilometri dalla costa, circondato da campi sassosi, suddivisi in tanti quadretti separati dai muretti alti un metro che decidono confini e proprietà, che in teoria non avrebbe molto da dire. Anche in questo caso è la grande cupola che troneggia da lontano imponendo la sua presenza all'intorno, come pezzo nobile ed apparentemente non in sintonia con un luogo da contadini. Ci arrivi attraverso le solite vie strette e un poco contorte, dove devi farti strada tra la fila di auto parcheggiate e quelle che ti arrivano di fronte in un andirivieni affannato per il quale queste strade non erano state di certo previste. Poi, quando sei al centro, in una bella piazzetta in discesa dove una gradinata ovaleggiante fa da contorno al sagrato, ecco spuntare orgogliosa una grande chiesa, dalla facciata neoclassica contornata da due campanili, niente di particolare intendiamoci, roba degli anni '30, ma rimani sempre stupito da tanta maestosità e dimensione in un paesino così piccolo dove anche qui, gli abitanti volevano evidentemente vincere la gara, del "noi siamo un po' di più di loro", che si è alla fine dispiegata nella grandissima ed inusuale cupola ovale che ha fatto sì che questa Chiesa dell'Assunzione fosse denominata proprio Egg Church. 

La cupola dell'Egg Church
Certo è nella vista dal di dentro che questa opera dispiega tutta la sua maestosità; così rimani un po' a testa in su sotto il grande uovo, costruito grazie alle donazioni popolari, a pensare quanto muove la fede e il furore campanilistico, specialmente tra chi ne ha pochi anche per mangiare. Ma in questo paesello siamo venuti anche e soprattutto per vedere due altre famose vestigia, due cosiddetti templi che risalgono ad epoche neolitiche tra i 5000 e i 3000 anni fa. Roba vecchia insomma, messa su dalle cosiddette civiltà megalitiche, delle quali è rimasto qualche cosa proprio perché si trattava di pietre grosse, ma tanto grosse che il problema è riuscire a spiegare come cavolo le spostassero per costruire questi insiemi, dalla difficile interpretazione, religiosa, di potere, difensiva o chissà di quale altro genere. Va detto che questi due non sono i più importanti dell'isola, ne vedremo molti altri e di maggiore respiro, ma intanto cominciamo a dare un primo morso all'argomento.  Si tratta dei due siti, quello di Ta Hagrat, di dimensioni e forme più complete e Skorba, il più minuscolo. Al di là del fatto che non si tratta in questo caso di resti di grande portata, bisogna comunque rilevare che di fronte al gigantesco portale, un dolmen di tre lastre di imponente spessore che risale almeno al 3600 a.C. e che va annoverato tra i più antichi manufatti litici conosciuti, si rimane colpiti.

Skorba - Tempio 1
Tutto ti porta a fare dei ragionamenti sulle capacità progettuali e costruttive che già erano presenti in tempi così lontani, in particolare su quanto riguarda la movimentazione di masse di queste dimensioni. Già in epoche simili le abilità di serrarsi, formando comunità organizzate e complesse erano presenti nelle civiltà fiorite nella valle dell'Indo ad Harappa e Mohenjo Daro, ma laggiù, si trattava di utilizzare mattoni e materiali molto più maneggevoli. Per trovare popolazioni capaci di movimentare pietre di queste dimensioni, dobbiamo far scorrere le lancette del tempo di almeno 1500 anni ed arrivare all'età del bronzo, con le civiltà nuragiche e quelle della valle del Nilo. La stessa Stonehenge, che pure prese avvio subito dopo il 3000, giunse al suo apice almeno 1000 anni dopo, per non parlare delle costruzioni di Tirinto e Micene. Insomma un luogo questo, che assume una particolare rilevanza temporale nella storia dello sviluppo dell'uomo, curiosamente cresciuto su un'isola così lontana da altre terre, per lo meno col metro di quei tempi. Il cosiddetto tempio di Hagrat, sorse quindi qui, dove oggi si è sviluppato l'abitato di Mgarr, di certo su di un insediamento preesistente e mostra la sua presenza di certo visibile da lontano, essendo in un punto da cui si dominava la valle sottostante. Qui non sono state trovate pietre particolarmente raffinate o ornate di sculture o graffiti, come in altri insediamenti successivi, salvo manufatti di ceramiche e simili, che risalgono all'abitato preesistente.
Il modellino di tempio ritrovato - Da Wikipedia

L'unica cosa davvero particolare è il modellino di un tempio similare, che bene mostra la struttura completa di copertura. A Skorba, pochi chilometri più avanti un tempio ancora più semplice e forse ancora più antico, poche pietre, meno coinvolgenti tuttavia del precedente. E' vero, sono solo pietre, diciamo pure pietroni, ma quando sali gli alti gradoni e passi sotto il portale e alzi lo sguardo su quella grande roccia squadrata, corrosa dai millenni, scavata in mille bolle taglienti, hai un fortissimo senso della presenza di quegli uomini, così antichi eppure così vicini, nelle loro probabili pulsioni, in particolare, il potere che era in grado di dare un luogo come questo, il desiderio di comunicare con il mondo extrasensoriale, le spinte a spiegare i fenomeni che ancora nessuno poteva ancora essere in grado di comprendere. Meraviglia il solo fatto che si potesse pensare e progettare, prima ancora che costruire un luogo di queste caratteristiche, per genti armate di bastoni e pietre, che a stento avevano cominciato il processo agricolo e di allevamento che li affrancava dalla necessità quotidiana della ricerca di prede da cacciare e di bacche da raccogliere tra i cespugli. In questi luoghi nascevano le società organizzate e si formavano le stratificazioni sociali, chi comandava, chi eseguiva; i re e i servi; gli dei da pregare e le guerre da combattere in loro nome. Il mistero dello svilupparsi della storia umana comincia forse proprio da qui.

Ta Hagrat  - Le rovine
Il tempio è fatto per mostrare la sua potenza e la necessità di inchinarsi di fronte a lei, riconoscendola come superiore comunque, alla miserabile forza del singolo. Non si spiegherebbe altrimenti lo spreco di risorse fisiche ed economiche per erigere edifici, altrimenti inutili al vivere quotidiano, che vennero innalzati unicamente con il fine di stimolare e sancire la necessità dell'obbedienza della comunità a chi in quel momento detiene il potere. Credo che questo meccanismo, diverso nelle forme, ma identico nello sviluppo e nei risultati, sia la costante presente in ogni civiltà che l'uomo ha sviluppato in ogni parte della terra, pur senza contatti contaminanti. Forse è una caratteristica della nostra razza, forse è la ragione del nostro sviluppo, la prevaricazione della forza dei singoli sulla debolezza dei molti. I tanti spunti nella storia umana che sono intervenuti per temperare, mitigandola, questa temperie di violenza e di forza insensata, sono da un lato la dimostrazione stessa della sua realtà innegabile e costantemente presente, dall'altra il contrappeso che forse ne impedisce l'autodistruzione. Una sorta di andamento sinusoidale che alterna violenza a mitezza in fasi successive, che fanno procedere l'umanità a scatti, dando tuttavia la sensazione che la forza violenta ed irragionevole dei supposti eroi soldati sia sempre destinata a bruciarsi rapidamente in un fuoco effimero di onore e di gloria (raccontata così dai vincitori per lo meno), mentre alla distanza chi resiste è sempre l'umile, il debole, l'immarcescibile contadino. E con questa sparata di filosofia da bar, vi saluto. A domani.

Skorba - Tempio 2

SURVIVAL KIT

Da Wikipedia - Pianta di Ta Hagrat
Templi di Ta Hagrat e Skorba - Il primo a Mgarr, lo trovate, un po' nascosto in fondo una viuzza laterale a destra (Triq S. Pietru) che si stacca dalla principale Triq Fisher arrivando dalla cattedrale. Ingresso 5 € (per i due). Chiudono alle 17. Il secondo è nel villaggio vicino di Zebbiegh a neanche 500 m dal primo in linea d'aria. Sebbene apparentemente meno impressionante del primo, è in realtà il meno manipolato e presenta ancora la sua piccola struttura di tre stanze nella situazione originale. Del secondo tempio e delle capanne neolitiche presenti a poca distanza, rimane poco. Diciamo che questi siti sono per appassionati  o per chi ha il tempo di fare un giro completo dell'isola. Per gli altri la visita rimarrà limitata ai templi maggiori.

Cattedrale dell'Assunzione di Mgarr - Detta anche Egg church per la forma anomala ed ovale della sua cupola. Di dimensioni come sempre eccessive rispetto all'abitato rimane una curiosità senza molto altro da dire. Ingresso gratuito. Di fronte sulla piazza è possibile visitare gli Mgarr shelter i rifugi in cui si nascondevano gli abitanti durante la seconda guerra mondiale.

Heritage Malta multisite pass - Una considerazione importante di cui tenere conto, è che i biglietti di ingresso nei vari siti che visiterete sono piuttosto cari e che se vi fermerete qualche giorno sull'isola alla fine ammonteranno ad una cifra piuttosto considerevole, dato che vanno dai 12 € per i più importanti ai 3 € per i più scalcagnati, anche se per over 60 (senior e ragazzi) la riduzione va dal 20 al 40%. Una soluzione che vi consiglio assolutamente è il Multisite pass (Costo 50 €, 36 € per senior e ragazzi) che consente di vedere 27 siti, sia a Malta che a Gozo, entro un mese dal primo ingresso. Vero è che da questi mancano le cattedrali di Valletta e Mdina, l'Hypogeum e il palazzo Falsen, che dovrete pagare a parte e che sono imperdibili ed è anche vero che se non fossero già pagati in alcuni di questi non andreste, ma tenete conto che la somma di tutti questi 27 ingressi supera abbondantemente i 200 €. Dunque mi sembra che valga la pena. Si compra solo nei siti principali e dovrete tenere lo scontrino apposito col codice a barre che vi consentirà l'ingresso in tutti gli altri.


Skoba - Pietra di una parete laterale


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