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Rododendron |
Giugno è il mese più bello per la montagna e anche per molti altri posti per la verità, ma quando sali in quota in questo mese dalla luce intensa che ti fa piegare l'occhio verso il basso, quasi volessi rendere omaggio a questo splendore, mentre in realtà, non riesci a sopportarne la vivida forza, gli spettacoli che ti si pongono davanti sono davvero unici. La fioritura di questo mese, in particolare è assolutamente spettacolare e trasforma i pascoli alti in una tavolozza di colori così fitti e variegati da illustrare davvero bene il motivo per cui il disegno grafico di certi tappeti iraniani viene detto del "prato fiorito". Quella distesa, uniforme ma differenziatissima di piccoli punti e di mille colori, che in automatico ti muove a pensieri positivi. Nel giro esplorativo che ho fatto ieri, anche se il clou è passato da qualche giorno, confermo che lo spettacolo è stato davvero emozionante. Qui da noi i rododendri sono tutti rosa carico e hanno forma di bassi cespugli che invadono come la gramigna, le balze dei monti. Oltre i 1500 metri non hanno il portamento altero, arborescente che puoi vedere nei parchi del biellese dove si levano facilmente ai due metri o la spettacolarità di certi boschi himalayani dove formano vere e proprie impenetrabili foreste, ma qui coprono il monte come cuscini spessi e morbidi, radunati a fasce cordonate quasi fossero piantagioni di thé fiorite e lasciate crescere brade. I prati all'intorno invece sono ancora coperti di viole che stanno a poco a poco appassendo; tra l'impunturato viola, compaiono più rade quelle bianche e gialle dal profumo intenso.

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2 commenti:
''le infiorescenze impudiche della Nigritella niger''
ma lei non si vergogna a usare questo nome rassista !!!!
...scherzo, buone passeggiate.
Ciao Caro, è che mi scappano dalla penna senza accorgermene
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