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Un terrazzino, l'ombra del muro di sassi, la brezza del monte piena di sentore della resina dei pini verde scuro. Peperoncini rossi ripieni di capperi e tonno, acciughe al verde e tomini bianchi spruzzati di bagnetto verde e rosso, un delizioso pizzicore, i gusti li sentiamo ancora in barba al Covid; insomma ci stiamo preparando per la partita, coi colori del cuore. Il cielo poi è azzurro carico senza una nube, ci sono i presupposti per una bella serata e che importa se si perderà, con un avversario degno, non è mai una sconfitta. Poi basta vedere come rosicano quelli che erano dati per favoriti ed è già una bella soddisfazione. Qui l'estate è scoppiata appieno, la gente è ancora poca ma già si stanno preparando le polveri, il clima è già perfetto e siamo pronti per arroventare le griglie. Avrete notato che faccio di tutto per allontanare da me l'amaro calice della aborrita ristrutturazione che tuttavia procede tra ostacoli generici fissi ed imprevisti previsti, con una rogna nuova tutti i giorni, telefono in una mano per contattare i fornitori ritardatari e l'altra al portafoglio perché, capirà, tutto aumenta, le materie prime, il tecnezio e i microchip, no, non si possono fare sconti, i cinesi, le materie prime, la soia brasiliana, poi meglio finire prima che parta la terza ondata. Insomma tutto regolare, direte voi, secondo i canoni previsti dall'andamento generale dell'economia. Però mi sembra che sulla valle spiri una sorta di energia creativa, tutti si agitano e corrono a destra e a sinistra, cantieri e gru da ogni parte, camion che vanno e vengono.
Chissà, d'altra parte dopo il diluvio viene sempre il sole e quindi mi sento anche io positivo, d'altra parte il cardiologo, dopo avermi esaminato pochi giorni fa, mi ha detto che ho il cuoricino come quello di un bimbo, quindi c'è di che essere ottimisti. Inoltre oggi è anche la giornata mondiale degli UFO, anzi degli UAP come si chiamano adesso, visto che è l'anniversario dell'incidente di Roswell, e il mio amico ufologo è in fibrillazione, mentre a tutti gli altri non può fregare di meno, anche se ormai il Pentagono ne ha ammesso l'esistenza non terrestre. Questo disinteresse generale di un evento che dovrebbe essere epocale per tutta l'umanità, lo fa imbestialire, ma ci sta, in fondo stasera c'è la partita, cosa molto più coinvolgente, quindi alleluia su tutta la linea. L'unica cosa che mi sta stretta, ma non lo dico come lamentela, perché se mi lamento io, sarei da bastonare, è che mi sono mangiato due anni di viaggi e speriamo siano solo due, e questa, per me che vedo lo striscione del traguardo ad occhio nudo, ormai troppo vicino, è cosa estremante fastidiosa, perché si tratta di una condizione che non si risolve ne con soldi, né con volontà, ma che come dicevano i nostri padri, è in grembo a Giove. Vado giù a comprare le trote per lunedì, le salcicce, quelle, all'ultimo momento.
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