venerdì 21 agosto 2015

90 + 1 motivi per fare un viaggio nell'India del Nordest e in Bhutan


Un tagliatore di teste


Questo è un post ripetitivo, ma in qualche modo riassuntivo di quanto vi ho raccontato fino ad ora sull'India del Nordest, quindi, prima del post conclusivo con le considerazioni finali sul viaggio in questione, vado ad elencare, così senza un ordine preciso, una serie di momenti per cui questo viaggio è da fare.

India - West Bengala


Per le vie di Kolkata
  • Attraversare le strade di Kolkata all'alba, lasciandosi aggredire dall'odore dell'India.
  • Mordere di gusto una coscia di tandoori chicken tikka e sentire la lingua e l'esofago fiammeggianti.
  • Farsi largo tra la folla a gomitate attorno al New Market.
  • Passare dalla tomba di Madre Teresa alle statue di Kali rosse della polvere della festa di Holy.
  • Sentire le preghiere in un tempio Jain.
  • Prendere un black tea in una coffee house tradizionale al book market.
  • Leggere le lapidi dei residenti inglesi a St. John.
  • Calpestare i tappeti di petali di rosa al flowers market guardando l'Howrah bridge sopra di te. 
  • Chiacchierare coi ragazzi indiani turisti al Victoria Memorial e fare un giro in carrozza nei giardini.
  • Percorrere in auto la tortuosa strada verso Darjeeling, lungo i binari del toy train.
  • Perdersi nelle vie, i mercati, i negozi ed i templi della città, tra tea factory e rifugiati tibetani.
  • Andare alla Tiger Hill alle 4 di mattina per ammirare l'alba che colora il Kanchengjunga e vedere soltanto nebbia.
  • Guardare gli animali himalayani allo zoo e godersi le vecchie foto delle spedizioni antiche al museo della montagna.
  • Fare una degustazione dei migliori thé di Darjeeling in una tea house.
  • Nascondersi tra le bandiere di preghiera colorate al tempio di Mahakala.
  • Cercare di passare in Sikkim da una frontiera chiusa da un giorno e rifarsi 4 ore di strada nella foresta.
  • Trascorrere una serata a Jaigaon, tra mercato notturno, ristoranti vegani e la semifinale del mondiale di cricket.
  • Fare gli ultimi acquisti alle bancarelle notturne prima di partire.


India - Assam


Una famiglia Sikh
  • Salire al tempio di Visnu a Guwahati senza inorridirsi alla decapitazione delle caprette e alle file di fedeli ingabbiati.
  • Andare all'alba in elefante nel parco di Kaziranga a cercare rinoceronti, tigri e buceri.
  • Sorseggiare un Assam tea sulla terrazza di un vecchio resort inglese mentre tramonta il sole.
  • Mangiare un laddoo offerto dalle donne di un villaggio Asamish che tessono scialli.
  • Ballare danze assamesi al chiaro di luna con le ragazze Mishing.
  • Comprare frutta ad un mercato lungo la strada.
  • Seguire le donne che offrono latte al lingam di Shiva di un tempio di campagna.
  • Nutrire le tartarughe del tempio con biscotti sperando in una vita longeva.
  • Passeggiare al buio tra le strade polverose di North Lakhimpur in cerca di un internet cafè e finire in un negozio di tende e parati.
  • Passare il Bramaputra con i piccoli traghetti locali.
  • Essere benedetti al tempio di Shiva a Sibsagar e accettare dolci da una famiglia Sikh.
  • Aspettare in un bar lungo la strada che riparino il pneumatico mangiando un thali.
  • Andare tra le donne che raccolgono il thé in una piantagione lungo la strada.
  • Perdersi a comprare spezie al mercato di Dibrugarh, tra vacche e ladruncoli.
  • Prendere il treno di notte per New Jalpaiguri e chiacchierare di marò e di delfini del Bramaputra con un biologo fluviale.


India - Arunachal Pradesh

UNa donna Apatani
  • Chiacchierare con una famiglia di Nishin al bar del passo.
  • Andare di villaggio in villaggio nella valle di Ziro.
  • Parlare con le vecchie Apatani dai nasi forati.
  • Rimanere in silenzio in luogo sacro tra i totem pieni di uova delle radure della foresta.
  • Essere ospitati in una long house del villaggio di Hadi
  • Assistere al sacrificio di un mitun a Dutta tra l'eccitazione dei giovani del villaggio ed i canti dello sciamano.
  • Percorrere strade impossibili tra valli perdute e foreste impenetrabili.
  • Visitare i villaggi Galo attraversando pericolosi ponti tibetani di bambù.
  • Mangiare noodles in brodo in una capanna sulla strada mentre le bambine giocano a campana.
  • Andare ad una riunione politica al villaggio di Kabu, ma rifiutare le bevande offerte.
  • Partecipare ad una messa interreligiosa a Darka con canti e prediche ecologico- politiche.
  • Trascorrere una serata a casa del maestro del villaggio di Adi Min Jong con nonno che fa la danza dei tagliatori di teste.
  • Essere invitati al festival dell'etnia Mishi, tra balli e costumi sgargianti.
Un tagliatore di teste
India - Nagaland
  • Arrivare a Mon alla sera e passare un ora alla stazione di polizia al buio per farsi registrare.
  • Visitare un museo in un villaggio di tagliatori di teste.
  • Fare foto alla gente in costume per l'inaugurazione di una nuova strada e sparare in aria col fucile.
  • Essere ricevuti dal nuovo re di Long Wa mentre discute con un capovillaggio birmano e fuma oppio.
  • Partecipare ad un matrimonio conoscendo l'ultimo guerriero che ha tagliato una testa.
  • Ammirare i tatuaggi ed i piercing facciali dei vecchi guerrieri.
  • Ammirare le sculture di legno nelle case dei giovani a Tang Nyu.
  • Parlare del passato col re di Hong Phoi ed i suoi vecchi amici mentre intessono cesti di vimini.
  • Fermarsi al posto di polizia al confine e raccontare al capitano cosa ci ha portato da quelle parti.

India - Sikkim
    Monaci del monastero Bon
  • Fare un trekking al monastero di Shangachoeling e sentire la preghiera dei monaci.
  • Sentire le storie dei Cappelli Rossi passando da un gompa all'altro.
  • Rimpiangere di non poter fare fotografie ai meravigliosi affreschi all'interno dei templi.
  • Fermarsi a guardare i fedeli sulla riva del lago sacro di Khechuperi.
  • Girare un mulino di preghiera prima di arrivare al trono dell'incoronazione.
  • Conoscere un giovane monaco di un monastero Bon e farsi amico con lui su Facebook.
  • Salire le strade del mercato di Gangtok e passeggiare nella via pedonale.
  • Ascoltare la storia delle lotte dei Capelli Neri al monastero di Rumtek che si prepara alla festa.
  • Fare una Kora intorno al grande Chorten girando tutti i mulini di preghiera.
  • Andare fino al Tashi view point speranzosi, ma vedere il Kanchengjunga solo in fotografia.
  • Rimanere estasiati al flowers show per la infinita varietà di orchidee.

Bhutan
Il corteo reale al festival di Paro

  • Passare il confine e guardare l'India da un paese diverso.
  • Rincorrere le scimmie cappuccine che scappano nella foresta.
  • Ammirare il paesaggio del Bhutan, coi paesini e le case tradizionali sui fianchi delle montagne.
  • Visitare gli dzong del paese,monasteri fortezza, tutti diversi, tutti spettacolari.
  • Passeggiare tra i monaci dello dzong di Simtaka.
  • Assistere all'alzabandiera al palazzo reale di Thimphu con la nonna del Re.
  • Festeggiare l'inatteso passaggio del turno del Bhutan nella prossima coppa del mondo di calcio coi ragazzi della città.
  • Fermarsi su ogni passo della strada perdendosi tra le bandiere di preghiera che sventolano ed i chorten.
  • Curiosare nei negozi di Sopsokha che vendono solo falli di ogni dimensione e forma.
  • Sedersi sotto il banan del cortile dello dzong di Punakha e aspettare il corteo che accompagna la nonna del Re.
  • Chiacchierare con una donna Laya che arriva a piedi dal lontano Lunana col suo strano cappellino.
  • Evitare di essere caricato da una mandria di yak salendo verso il passo di Pelle La.
  • Godersi il sole della valle di Trongsa dal Ta dzong a picco sul fiume.
  • Fermarsi coi ragazzi del paese che fanno una gara di tiro con l'arco.
  • Partecipare al festival di Bumthang per i 60 anni del vecchio Re con la Regina madre.
  • Fare un pellegrinaggio tra i monasteri più antichi del Bhutan,  nella valle di Bumthang per vedere i luoghi dove hanno meditato Padmasambava e le sue reincarnazioni.
  • Ammirare gli affreschi più antichi del Bhutan al Tamshing Lakhang.
  • Riposare in un alberghetto coi bungalow sparsi nel giardino tra fiori e cascatelle e mangiare momo fritti.
  • Visitare il museo di Paro e fare una foto con le muratrici che lo restaurano.
  • Salire al Tiger Nest (a cavallo) e scoprire che ci sono ancora 700 gradini da fare a piedi, ma poi ricevere una sciarpa benedetta dal monaco.
  • Girare per la valle tra antichi monasteri, dzong distrutti e fattorie tradizionali provando i costumi bhutanesi e l'arak locale.
  • Partecipare al festival di Paro, con la Regina madre e alti dignitari, tra maschere colorate, costumi fastosi, monaci danzanti ed un pubblico entusiasta.
  • Riuscire finalmente a vedere la cima del Chomolhari illuminata dal sole, incespicando per l'emozione nei cespi di marjuana.
  • Abbracciare Tashi commosso e seguire il suo consiglio di sedersi nei sedili di destra dell'aereo per poter avere una spettacolare visuale della catena himalayana mentre ce ne andiamo per sempre.

  • ed infine lasciare questa India incredibile, almanaccando di ritornarci al più presto.

Ponte tibetano



Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:







Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!