giovedì 6 agosto 2015

Bhutan - La valle dei templi



Il Jambay Lakhang



Giovani di Bumthang
La valle di Bumthang è un punto topico per l'universo del buddhismo tibetano. Già perché i non credenti ignorano che c'è una gigantesca orchessa nell'universo (la femmina dell'orco e quindi di per se stessa molto più pericolosa), il cui scopo ultimo è la distruzione dello stesso. L'unico modo per impedirlo è riuscire ad immobilizzarne i punti vistali che le permettono, muovendosi, di svolgere il suo terribile compito. Grazie alle infinite preghiere ed alla forza morale di monaci santi, la malefica creatura è immobilizzata al suolo attraverso la costruzione di una serie di monasteri che le impediscono ogni movimento. Proprio il Jokang di Lhasa ad esempio, inchioda al suolo sotterraneo il suo cuore. Qui invece in questa valle solitaria al di qua dell'Himalaya, è fissato il suo piede sinistro attraverso il Jambay Lakhang, il più antico monastero del Bhutan. Proprio per questa sua vitale funzione viene mantenuto continuamente in buono stato, anche se ha subito una serie di spaventosi terremoti, si dice sia di certo l'orchessa che si scuote per cercare di liberarsi a provocarli. Così anche se appare quasi nuovo, ridipinto com'è all'esterno di bianca calce, non puoi fare a meno di guardare ammirato le alte pareti della sala di preghiera, con le antiche pitture annerite dal fumo delle lampade a burro e puoi fermarti anche un attimo in più a considerare la mappa che segna la forma della bestia orrenda che sta inchiodata sotto di noi, con i punti chiave, i veri e propri chiodi che la immobilizzano, i monasteri posti sui piedi, sulle ginocchia e su tutti gli altri punti vitali. 
Jambay Lakhang

Poi è tutto un peregrinare nella valle da un monastero all'altro, uno più bello dell'altro, come il Kurje Lakhang, dove proprio Guru Rimpoche si fermò a meditare nella sua marcia verso il Tibet. Nel più antico dei tre gompa del tempio, quello costruito attorno alla grotta in cui svolse le sue meditazioni, puoi ancora vedere nella roccia la forma impressa del suo dorso, poi, puoi perderti nella reiterazione infinita delle statue dei 1000 Buddha, che chiamano alla continua ripetizione del mantra salvifico Om mani padme um, scritto e riscritto milioni di volte in ogni mulino, in ogni bandiera, in ogni pietra che ti circonda e ripronunciato a bocca semichiusa da qualunque fedele che, pur volgendo attorno gli occhi, quasi sconcertato da tanta bellezza, non dimentica di continuare quasi meccanicamente il rituale verbale. La fila di chorten bianchi che circondano la corte continuano il ritmo, lo rendono quasi automatico, un loop dal quale nessuno riesce a liberarsi, come la serie infinita delle rinascite di questa dolorosa vita. Così anche i monaci santi, seguitano a reincarnarsi, alcuni perché santi non lo sono stati a sufficienza, altri, pochissimi, perché hanno deciso di rinunciare all'interruzione del ciclo per dedicarsi alla salvezza del resto dell'umanità, come Kema Ling Po, reincarnazione di Padmasambava, che nel 1501, ritornò qui per fondare il Tamshing Lakhang, un altro monastero di singolare fascino. 

Rocce e chorten di Kurje Lakhang
All'interno hai la possibilità di ammirare una serie di dipinti antichi, alcuni addirittura dell'epoca della fondazione, che, anche se un poco malridotti, mostrano la qualità e lo stile dei primi artisti dimenticati. Tutti gli altri risalgono comunque ad almeno due secoli fa. I corridoi sono stretti e bui, li percorri come catacombe alle luci dei lumini delle lampade che via via due vecchie donne accendono, compito della loro devozione quotidiana. In un angolo, un monaco prega muovendo il capo ritmicamente, ogni tanto dà un tocco al tamburo con una bacchetta arcuata, nell'altra mano la campanella. L'altare principale è ancora scuro, ma, al suono dei colpi ritmati, puoi indovinare la grande figura di Guru Rimpoche con i suoi baffetti sbarazzini e i suoi occhi sporgenti, inquisitori e  la statua della sua reincarnazione, il fondatore del tempio. Dopo di lui le reincarnazioni sono proseguite. Le ultime sono state addirittura tre (come nel film Il Piccolo Buddha) una per il corpo, una per la voce, una per la mente. 

Kurje Lakhang
Si vede che nei tempi moderni bisogna essere davvero multitasking, con tutte le cose a cui si deve badare, social network compresi. Per la verità uno dei tre monaci, la mente, è morto recentemente e dopo la sua permanenza di 49 giorni nel Bar Do, una sorta di limbo dove rimangono le anime prima di ricevere una nuova ricollocazione, a quest'ora deve essere già nato e si trova da qualche parte, aspettando che i monaci incaricati lo trovino, lo sottopongano alle prove canoniche di riconoscimento degli oggetti appartenuti al trapassato e lo accolgano nel tempio. La reincarnazione del corpo, invece, lo abbiamo visto ieri al festival di Bumthang, che accompagnava la regina madre, come massima autorità religiosa, mentre quella della voce è in giro a predicare, d'altra parte proprio questo è il suo compito. In fondo alla valle, tra pascoli verdi, altre costruzioni. Non è però l'ennesimo tempio tempio, ma una fattoria svizzera che, grazie ad una settantina di robuste bruno alpine, produce formaggi, assolutamente biologici e dai campi di orzo, la famosa birra Red Panda, altrettanto biologica se non di più, che lo spirito conta, ma anche il corpo vuole la sua parte. Anche questo è Bhutan.
La Regina madre con la reincarnazione del Corpo di Kema Ling Po

SURVIVAL KIT

Tamshing Lakhang - Monastero del 1500. Tutte le pitture sono antiche, alcune addirittura originali. Non ci sono indicazioni in tal senso, stante il disinteresse della religione verso il lato artistico delle opere. Per il poco che capisco, mi sembrano originali solo quelle del corridoio di destra, le altre le farei risalire al 1700/1800. Attorno all'altare principale, la serie delle otto manifestazioni di Padmasambava (Guru Rimpoche). Fuori le statue dei quattro guardiani. Il monastero è molto raccolto, ad un solo piano, davvero intimo.

Tamshing Lakhang
Jambay Lakhang - Questo è il gompa più antico del Bhutan che risale al VI secolo. Ricostruito nel 1600, contiene all'interno dipinti del 1700 molto anneriti. Struttura ad un solo piano. Posto in uno dei punti del reticolo che immobilizza l'orchessa che distruggerà il mondo. Da vedere la mappa degli altri punti.

Kurje Lakhang - Anche questo gompa è molto antico risalente all'VIII secolo, addossato ad una collina contiene la grotta di meditazione di Guru Rimpoce con la sua impronta, a cui si accede attraverso una serie di scale. Bellissima parete scolpita e magnifiche statue. E' completato da altre due costruzioni, una dell'inizio 900 e una più recente di una trentina di anni fa. Il cortile è circondato da alti chorten.

Il venerabile Padmasambava


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