Essendo oggi la festa della Repubblica, bisognerà essere un pochino più seriosi del solito, quindi invece del solito cazzeggio a cui vi ho abituati, vi illustrerò quelle che secondo me sono le ragioni per votare sì al referendum costituzionale di ottobre e se non sono convincente, pazienza, come si dice nelle lettere ufficiali, la presente solo per notificarvi quello che farò io. Dunque ci sono due aspetti da considerare che comunque mi riportano alla medesima conclusione. Il primo è nel merito del contenuto del referendum stesso, se accettare o no le modifiche apportate alla costituzione e quindi anche alla legge elettorale. Qui, considerato che mi sembra molto evidente che da diversi decenni si cerca di ottenere questo risultato e poiché appare anche chiaro che in un clima di permanente litigiosità in cui ad ogni partito al governo, tutti gli altri sono contro a prescindere, anche quando vengono proposte cose simili a quelle proposte precedentemente dagli oppositori stessi, per puro spirito di battaglia e rivalsa, non sarà mai possibile, qualunque sia il governo di turno ottenere quanto sarebbe giusto cambiare tutti insieme. Ogni tentativo in questo senso è fallito in passato, perché i vari contendenti hanno fatto saltare il tavolo e sarà sempre così, è inutile farsi illusioni. Troppe sono le pulsioni anche e soprattutto in termini di perdita di consenso, perché le cose vadano diversamente. Quindi io, che sono fondamentalmente un pragmatico e voglio il più possibile tenermi lontano dalle ideologie, credo che questo risultato, in cui il punto preminente sia l'eliminazione del bicameralismo perfetto e una legge elettorale che dia un governo stabile per 5 anni, sia il meglio che si possa ottenere ed anche se in qualche punto posso non trovarmi d'accordo o avrei fatto in modo diverso, in linea con la teoria che in Italia ci sono 60 milioni di commissari tecnici e altrettante formazioni tutte diverse tra di loro, penso che sia molto meglio rinunciare a qualche cosa, grande o piccola che sia in cambio di raggiungere finalmente il risultato utile.
Il secondo motivo per votare sì, però è a mio parere di gran lunga il più importante, tanto da far scomparire anche le ragioni del primo se fossero contrarie. Infatti, a prescindere dai contenuti, la vittoria di una delle due posizioni determinerà la vita del governo stesso. Chiarisco quello che del resto è già noto a tutti. In caso di vittoria del no, il governo cadrebbe e si andrebbe presumibilmente ad elezioni nella primavera del 2017, cosa che arresterebbe, con una altalena di battaglie politiche sterili e dannosissime economicamente, la già debole ripresina in atto. Non solo ma il successivo voto, che sarebbe fatto secondo la vecchia legge elettorale, essendo attualmente l'Italia tripartita in parti uguali, darebbe un risultato di totale ingovernabilità, essendo a priori una delle tre parti contraria per principio ad ogni alleanza e le altre due, qualora decidessero una cosiddetta, già sperimentata malamente, Grosse Koalizione, sarebbero criticate ad oltranza alla voce inciuci vari, perché purtroppo la folla bruta, spinta dai populisti di turno, come sempre non capisce nulla. Una situazione di blocco pessima oltremodo per l'economia in generale, come quella che si sta verificando in Spagna priva di governo da un anno proprio per lo stesso motivo (lì addirittura siamo a quattro fazioni in lotta) e che si ripeterebbe all'infinito distruggendo il nostro già martoriato e debolissimo paese. Questo a mio parere va evitato assolutamente e se questo significa rinunciare a Principi assoluti che ognuno coltiva in se stesso, per cui non si deve cedere su nulla al prezzo di non fare mai nulla, bisogna ricordare che la democrazia, purtroppo secondo alcuni, funziona così, tramite accordi e compromessi. In caso di vittoria del sì invece, il governo rimarrà presumibilmente fino a scadenza naturale e le elezioni si terranno nella primavera 2018. In questo caso per quasi altri due anni si continuerà a lavorare nella direzione attuale cosa che dovrebbe continuare a produrre una, se pur lenta ma reale, uscita dalla situazione di crisi economica, pur considerati i molti cigni neri che volano nel teatro economico internazionale. E questo secondo me, è bene o comunque il minore dei mali, la soluzione migliore e più auspicabile ed è per questo che voterò sì cercando di convincere quelli con cui ragiono a farlo.
Ma c'è un bug in questo ragionamento, di cui ancora non vi ho parlato? Purtroppo sì ed è una cosa che mi preoccupa molto in verità, anche se non mi farà demordere dalla mia decisione. Infatti, il voto con la nuova legge, che darà la vittoria ad un partito permettendogli di governare, ha grandi probabilità, stando almeno a tutti i sondaggi attuali, didare il successo al ballottaggio ai grillini, sia contro la destra che contro la sinistra, per il classico motivo che nel nostro tafazziano paese, pur di non darla vinta al nostro naturale avversario si preferisce mandare tutto a puttane, come si dice "per fargliela vedere". Tutto questo, vedere il mio paese in mano a questa gente, mi fa davvero orrore, oltre che una vera e propria paura per il disastro economico che ne conseguirebbe, sempre a mio parere naturalmente. Infatti credo che questi personaggi, che tutt'altro sono che stupidotti in libera uscita, dalle false faccine pulitine come vogliono apparire, la situazione ce l'hanno ben chiara e non penso che vorranno perdere l'unica occasione che hanno di prendere il potere. Quindi penso che continueranno un tipo di falsa e blanda campagna per il no, nella speranza che vinca proprio quel sì che garantirebbe loro il futuro successo. Il fallimento di questo disegno, per me davvero esiziale per il paese, è l'unico che nel caso di successo del no, mi farà essere un pochino meno triste il giorno dello spoglio. Quindi diciamo, che come sempre accade ai partiti italiani, il giorno dopo le elezioni avrò sempre vinto o avrò sempre perso a seconda della sensazione di ottimismo o di pessimismo del momento. Voi, miei amati lettori, e mi rivolgo soprattutto a quelli che sono solamente accecati dall'odio di parte verso questo governo che nel bene o nel male è riuscito a fare molte cose (in cui ripeto, spesso non mi trovo molto d'accordo), ma le ha fatte e per fortuna continua a farle al contrario di tutti gli altri, alla fine fate un po' come vi pare. E Viva la Repubblica Italiana.
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